Il lungomare di Trapani si è animato oggi con il corteo della XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno, un’importante iniziativa organizzata dall’associazione Libera. Questo evento commemora le vittime innocenti delle mafie, un tema che continua a essere cruciale per la società italiana. In prima fila al corteo, si è notato la presenza di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, affiancato dai familiari delle vittime di mafia provenienti da ogni angolo del paese. Il significativo appuntamento non ha visto solo una folla impegnata, ma anche la partecipazione di figure di spicco.
Un evento carico di significato
L’atmosfera del corteo è stata caratterizzata da un forte senso di unità e determinazione. A sostenere don Ciotti, c’erano diversi vescovi, tra cui Pietro Maria Fragnelli della diocesi di Trapani, Angelo Giurdanella di Mazara del Vallo, Alessandro Damiano di Agrigento e Gualtiero Federico Isacchi di Monreale. Questi esponenti della Chiesa hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alle famiglie colpite dalla violenza mafiosa. L’importanza della partecipazione di figure ecclesiastiche è evidente; la Chiesa, infatti, si impegna a promuovere una cultura di legalità e giustizia.
L’evento ha visto anche la presenza del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha sottolineato l’importanza del lavoro e della legalità nel contrastare le mafie. Anche il prefetto di Trapani, Daniela Lupo, ha preso parte al corteo, ribadendo la necessità di un impegno collettivo nella lotta contro la criminalità organizzata. Allo stesso modo, Antonella Cracolici, presidente della commissione regionale antimafia, ha voluto esprimere il suo supporto a questa manifestazione, sigillando un messaggio di ferma condanna verso tutte le forme di violenza.
Il percorso del corteo e la commemorazione
Il corteo ha preso avvio lungo il lungomare di Trapani, snodandosi attraverso le principali vie della città. Questo percorso non è solo un tragitto fisico, ma rappresenta anche un cammino simbolico per la memoria e la giustizia. La destinazione finale del corteo è stata piazza Vittorio Emanuele, un luogo significativo dove si è svolta la cerimonia di commemorazione.
In piazza, una volta arrivati, si è proceduto alla lettura dei nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie. Questo momento è stato particolarmente toccante, con i presenti che hanno potuto rendere omaggio a coloro che hanno perso la vita a causa della violenza e dell’ingiustizia. Ricordare questi nomi non è solo un atto di memoria, ma serve anche a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a un fenomeno che, purtroppo, continua a far parte della realtà italiana. La giornata di oggi si configura così come una lezione di coraggio e speranza, un invito a costruire un futuro libero dalla criminalità.