Cina e Stati Uniti raggiungono un accordo per facilitare l’esportazione delle terre rare verso gli Usa, con rimozione di alcune restrizioni e possibili ritardi nei dazi europei.
L’amministrazione Trump adotta una strategia di disimpegno selettivo e interventismo mirato, concentrandosi sull’Indo-Pacifico e rinegoziando il rapporto con il Giappone per contrastare le crescenti minacce cinesi.
Eric Trump svolge un ruolo strategico e discreto nell’impero Trump, gestendo asset immobiliari e affari internazionali, mentre mantiene distanza dalla politica attiva rispetto a Ivanka e Donald Jr.
Le nuove regole doganali negli Stati Uniti e in Europa mettono a rischio il modello ultra fast fashion di Shein e Temu, aumentando i costi e rallentando le consegne, con possibili effetti positivi sulla sostenibilità.
Voice of America, emittente storica americana, sotto attacco dall’amministrazione Trump e Kari Lake, con tagli a Radio Free Europe e Radio Farda che mettono a rischio il soft power Usa in contesti geopolitici delicati.
Donald Trump intensifica gli attacchi contro la stampa libera, prendendo di mira giornalisti di Cnn e New York Times durante il vertice Nato all’Aja, minacciando la libertà d’informazione e le istituzioni Usa.
Il vertice Nato all’Aia evidenzia divisioni tra i 27 stati dell’Unione europea su spese militari, vincoli di bilancio e politica estera, con tensioni su energia, Ucraina e rapporti con Stati Uniti e Israele.
L’intesa tra Stati Uniti e Cina sospende per tre mesi alcune tariffe doganali, aprendo una tregua temporanea per negoziati commerciali e riducendo le tensioni economiche tra Washington e Pechino.
Durante la presidenza Donald Trump, il rifiuto delle valutazioni delle agenzie di intelligence USA su interferenze russe e legami criminali venezuelani ha compromesso la sicurezza nazionale e il coordinamento politico.