“La città sta sprofondando troppo velocemente”: l’allarme degli esperti sul Comune italiano

“La città sta sprofondando troppo velocemente”: l’allarme degli esperti sul Comune italiano

Bologna Bologna
La città italiana che sta sprofondando: l'allarme degli esperti - Gaeta.it

Gli esperti lanciano l’allarme su questa famosissima, e amatissima, città italiana: rischia di sprofondare velocemente. Cosa sta succedendo. 

Negli ultimi anni, il fenomeno della subsidenza ha iniziato a farsi sentire anche in Italia, e in particolare a Bologna e nelle aree circostanti. Non si tratta solo di una questione geologica, ma di un problema complesso che coinvolge l’ambiente, l’economia e la sicurezza dei cittadini.

Durante un recente convegno organizzato da Confindustria Emilia-Romagna, esperti come Giovanni Martinelli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e il geologo Andrea Dadomo hanno lanciato un allarme significativo riguardo alla rapidità con cui il suolo bolognese sta sprofondando. Queste preoccupazioni sono emerse in un contesto di crescente attenzione verso le politiche di gestione delle risorse idriche.

L’allarme degli esperti su Bologna: cosa potrebbe succedere

La subsidenza, che si verifica quando il terreno si abbassa a causa di vari fattori, è un fenomeno già noto nei Paesi Bassi, ma ora anche Bologna sta affrontando questa sfida. I dati indicano che in alcune aree il terreno sta cedendo a un ritmo allarmante, che supera i due centimetri all’anno. Questo fenomeno è in gran parte dovuto a fattori antropici, tra cui l’attività di estrazione delle acque sotterranee, che ha un impatto devastante sui terreni argillosi. Gli esperti avvertono che l’estrazione eccessiva di acqua contribuisce a una disidratazione irreversibile di queste aree, portando a un incremento del rischio di alluvioni.

La situazione è complicata ulteriormente dall’alternanza tra periodi di siccità e intense piogge. Come evidenziato da Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente, le criticità del sistema idrico bolognese sono evidenti. Negli ultimi decenni, molte zone del bolognese hanno registrato un abbassamento del suolo di circa tre metri, un dato che sottolinea la gravità della situazione. La necessità di un approccio sistemico e integrato per la gestione delle risorse idriche è diventata sempre più urgente. Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, ha sottolineato l’importanza di realizzare rapidamente un piano di interventi infrastrutturali per garantire la sicurezza della popolazione e la stabilità del tessuto produttivo locale.

Uno dei progetti che emerge dalla discussione è la creazione di “grandi invasi”, strutture che potrebbero contribuire a soddisfare il fabbisogno idrico della regione. Tuttavia, la realizzazione di tali opere è stata finora insufficiente; dal 1970 a oggi, sono state costruite solo due dighe significative, quelle di Ridracoli e di Conca. Questo ritardo nella progettazione e nella costruzione di infrastrutture adeguate è un chiaro segnale della mancanza di una visione strategica a lungo termine per la gestione delle acque.

Bologna
Bologna Sprofonda, L’Allarme Degli Esperti: Cosa Potrebbe Accadere – Gaeta.it

Il presidente della regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha espresso la necessità di una strategia unitaria per affrontare questa crisi. La recente esperienza delle alluvioni ha evidenziato fragilità che devono essere affrontate con un approccio collettivo e coordinato. De Pascale ha sottolineato che è fondamentale che i vari livelli di governo collaborino per sviluppare soluzioni efficaci. Tuttavia, la mancanza di un nuovo decreto governativo per il 2024 rende la situazione ancora più incerta. Questo decreto è atteso per avviare misure di supporto alla ricostruzione post-alluvione, affidando la gestione delle emergenze al Commissario straordinario, Fabrizio Curcio.

La questione della subsidenza non è solo una preoccupazione per l’ambiente, ma ha anche risvolti economici significativi. Le aree colpite dalla subsidenza rischiano di vedere un decremento del valore immobiliare, oltre ai costi diretti legati ai danni causati da alluvioni e frane. Gli agricoltori e le industrie locali, che dipendono da un approvvigionamento idrico regolare, potrebbero trovarsi in difficoltà se non verranno adottate misure adeguate. È evidente che la gestione delle risorse idriche deve diventare una priorità per la regione, non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per la sostenibilità economica a lungo termine.

In aggiunta, è importante considerare l’educazione e la sensibilizzazione della popolazione riguardo a questi temi. Le comunità locali devono essere informate sui rischi legati alla subsidenza e sulle pratiche sostenibili per l’uso delle risorse idriche. Iniziative educative potrebbero aiutare a promuovere un uso più responsabile dell’acqua, incoraggiando comportamenti che possano mitigare l’impatto della subsidenza. Il fenomeno della subsidenza rappresenta una sfida complessa per Bologna e il suo territorio circostante. Con l’aumento dei rischi associati a questo fenomeno, la città deve affrontare la questione con urgenza, pianificando interventi infrastrutturali e sviluppando strategie di gestione delle acque che siano sostenibili nel lungo periodo. La collaborazione tra istituzioni, esperti e comunità locali sarà cruciale per affrontare questa emergenza e garantire un futuro sicuro e sostenibile per la regione.

Change privacy settings
×