L’associazione nata per gli appassionati di tartufo all’Aquila sta crescendo a ritmo sostenuto. Al momento conta quasi 60 iscritti, tra fondatori e nuovi aderenti. Il consiglio direttivo è al lavoro per rafforzare la comunità dei cercatori e valorizzare la tartuficoltura del territorio. L’obiettivo è chiaro: superare le 100 adesioni entro la fine del 2025.
Il consiglio direttivo: una squadra ben radicata nel territorio aquilano e ovest
Il consiglio direttivo è formato da un gruppo di persone molto impegnate, tutte con un forte legame con la zona Ovest e la città dell’Aquila. A guidarlo c’è Pierluigi Del Signore, supportato dal vicepresidente Daniele Mazza e dal segretario Andrea De Nuntiis. Il ruolo di tesoriere è affidato a Orlando Aliucci. Completano il gruppo i consiglieri Silvio Carnicelli, Cesare Cipriani, Tito Paolelli, Aldo Di Mario, Sergio Coletti, Simone Fiamma e Stefano Masucci.
Ognuno porta competenze specifiche e un interesse condiviso per la tartuficoltura. L’obiettivo è rappresentare concretamente le esigenze e le potenzialità del territorio, per garantire un’azione efficace e coordinata a favore dei tartufai locali.
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Obiettivi e iniziative: promuovere amicizia, tutela e partecipazione attiva
L’associazione vuole rafforzare i legami tra i cercatori di tartufi e sostenere la ricerca libera, sempre nel rispetto delle regole e delle zone riconosciute come tartufigene. Il presidente Del Signore ha sottolineato che si darà spazio a momenti di confronto e a occasioni per rafforzare l’amicizia tra i soci.
La tutela del territorio e della libera cerca resta una priorità, insieme all’impegno a partecipare a eventi legati al settore, sia a livello locale che nazionale. Ogni iniziativa sarà pensata per rispondere alle esigenze degli associati e per valorizzare la cultura del tartufo.
Le sfide legislative: libertà di ricerca e nuove regole da rispettare
Tra le questioni più delicate c’è la nuova bozza di legge sulla tartuficoltura, che ha acceso un acceso dibattito tra gli appassionati. Il presidente Del Signore ha ribadito la ferma posizione dell’associazione a favore della libertà di ricerca, da garantire senza troppe restrizioni.
Allo stesso tempo, però, si chiede un maggiore rispetto per la materia e tutele più chiare per tutti gli operatori. Il confronto sulle normative richiede attenzione e un impegno costante da parte di chi lavora sul campo, per trovare un equilibrio tra regole e diritto alla libera cerca del tartufo.