Stop ai cellulari in classe e nuove regole sulla condotta: tutte le novità scuola 2025-2026

La scuola italiana introduce dal 2025 divieto di cellulari in classe, nuove regole sul voto di condotta, modifiche all’esame di maturità e aggiornamenti ai programmi scolastici dal 2026.
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Cellulari vietati in classe: le nuove regole per la scuola 2025-2026 - Gaeta.it

La scuola italiana si prepara ad affrontare un anno scolastico con numerose novità che riguardano studenti di ogni ordine e grado. Divieti, nuove regole sul voto in condotta, modifiche all’esame di maturità e aggiornamenti che arriveranno nel 2026 per i programmi alle elementari e medie. L’obiettivo delle nuove disposizioni è orientato a migliorare l’attenzione in classe, rafforzare il senso di responsabilità e rimodulare le procedure dell’esame di Stato.

Divieto di cellulari in classe in tutti gli istituti: esteso anche alle superiori

Da settembre 2025 tutti gli studenti, dalle elementari alle scuole superiori, non potranno più utilizzare il cellulare in orario scolastico durante le lezioni. Il ministero dell’Istruzione ha confermato il blocco che già era attivo per le scuole del primo ciclo e ora si estende anche alle superiori. Questa misura è stata comunicata ufficialmente tramite una circolare diffusa a giugno.

Il divieto riguarda l’uso del cellulare durante lo svolgimento delle attività didattiche ma si applica anche al resto delle ore di presenza a scuola. La decisione nasce dalla necessità di ridurre le distrazioni e favorire un clima più concentrato in aula. Per la prima volta viene introdotta una restrizione uniforme che coinvolge tutti gli istituti, senza eccezioni per ordine o grado.

La misura rende esplicito che i telefoni devono rimanere spenti o in modalità silenziosa durante la permanenza a scuola, non solo durante le lezioni ma anche negli spazi comuni dove si svolgono attività didattiche. Se gli studenti violano il divieto, si prospettano provvedimenti disciplinari già stabiliti nelle norme interne di ogni istituto.

Nuove regole sul voto di condotta e impatto sulla promozione scolastica

Sempre da settembre cambiano le regole sul voto in condotta. In particolare, un 5 in condotta comporterà l’obbligo di ripetere l’anno scolastico. Nel caso del voto 6 alle superiori, invece, lo studente sarà “rimandato a settembre” e dovrà superare una prova specifica su valori di cittadinanza per poter essere promosso. Questo sistema mira a dare peso reale al comportamento e alla partecipazione responsabile nella vita scolastica.

Il voto di condotta torna a essere espresso in decimi anche nelle scuole medie e concorrerà alla media finale dello studente insieme agli altri voti. Inoltre, il voto coprirà il rendimento complessivo di tutto l’anno scolastico e non più solo del quadrimestre, come accadeva in passato.

Queste modifiche si inseriscono in una riforma più ampia che vuole riconoscere il ruolo degli atteggiamenti e delle responsabilità individuali, spostando il focus dall’aspetto meramente didattico alle qualità comportamentali. Gli insegnanti dovranno valutare il comportamento dello studente in modo più articolato e tenere conto di episodi isolati così come dell’andamento generale.

Modifiche all’esame di maturità e nuovi criteri nell’attribuzione dei crediti

Per gli studenti dell’ultimo anno di superiori cambiano anche le modalità dell’esame di Stato. Una delle novità più rilevanti riguarda il colloquio orale, che diventa multidisciplinare e valuta le competenze acquisite durante tutto il percorso scolastico. L’elaborato scritto che coinvolge temi di cittadinanza attiva e solidale, introdotto già da tempo, sarà parte integrante dello svolgimento del colloquio.

Chi rifiuterà di sostenere l’esame orale, comportamento emerso in alcuni casi lo scorso anno, non sarà promosso. Questo rafforza la logica che l’esame è un momento obbligatorio di verifica e non qualcosa di opzionale. La prima prova scritta rimarrà invariata con il tema di italiano, mentre la seconda prova, legata a materie specifiche del percorso di studi, potrebbe subire modifiche nei prossimi anni.

Il voto di comportamento influirà sui crediti scolastici per accedere all’esame. Solo gli studenti con un voto in condotta pari a 9 potranno ricevere il massimo punteggio all’interno della fascia di credito maturità. Con queste regole si vuole accentuare il legame tra comportamento e valutazione finale.

Nuove sanzioni e misure per migliorare il clima scolastico

Tra le regole che entrano in vigore ci sono anche nuovi sistemi di sanzioni per gli studenti. La sospensione superiore a due giorni comporta l’obbligo di svolgere attività di cittadinanza solidale in strutture convenzionate con la scuola. Se la sospensione è inferiore ai due giorni, sono previste invece attività di approfondimento sui temi legati al comportamento che ha causato la punizione.

Questa scelta sposta l’attenzione dalle punizioni punitive a iniziative formative che richiedono un coinvolgimento attivo dello studente. Nello stesso ambito, si sono rafforzate le pene per chi aggredisce il personale scolastico, includendo anche arresto in flagranza.

Da già dallo scorso anno scolastico sono stati introdotti nuovi contenuti nell’educazione civica e nelle materie che riguardano le relazioni, con l’obiettivo di sviluppare una cultura di rispetto e responsabilità fin dai primi anni di scuola.

Anticipazioni sui programmi scolastici elementari e medie a partire dal 2026

Per ora si guarda anche oltre il 2025, con un importante aggiornamento previsto per il prossimo anno scolastico 2026-2027. In quell’anno saranno aggiornati i programmi scolastici delle scuole elementari e medie.

I dettagli delle nuove materie e dei contenuti rimangono ancora da approfondire ma l’attenzione è puntata sulle materie di base e sulla loro capacità di rispondere meglio alle esigenze formative degli studenti di oggi. Si prevede, comunque, una revisione studiata per agevolare un apprendimento più solido e coerente.

Tra le novità annunciate anche nuove misure per i lavoratori della scuola. Nei prossimi progetti di edilizia residenziale sociale saranno messi a disposizione alloggi a prezzi calmierati per chi lavora nel mondo scolastico. Questa misura punta a facilitare la mobilità di personale docente e non docente che si trasferisce per motivi di lavoro.

Tutte queste modifiche segnano una fase di attenzione intensa verso la qualità del percorso scolastico e le condizioni di lavoro degli operatori coinvolti. Saranno i prossimi mesi a mostrare come queste regole influiranno nella pratica nelle scuole italiane.