Il turismo a Bergamo ha registrato un aumento significativo nel corso del 2024, con numeri da record sia in città che nella provincia. Gli arrivi hanno superato abbondantemente quelli del 2019, mostrando un’accelerazione che ha portato un nuovo profilo al territorio. La maggior parte dei visitatori arriva dall’estero, mentre le zone di montagna conservano margini importanti di sviluppo turistico.
Predominanza del turismo straniero e caratteristiche dei visitatori
Gli stranieri costituiscono il 53% degli arrivi, con una concentrazione particolare in città dove superano di gran lunga i turisti italiani. La composizione dei visitatori stranieri vede una larga presenza di polacchi, seguiti da tedeschi e francesi. I polacchi godono di un forte legame con il territorio, favorito da una tradizione decennale legata agli sport invernali, specialmente a Foppolo. Questi turisti sono considerati “alto spendenti“, anche se dietro agli americani, arrivati in numero minore ma con una spesa giornaliera più alta.
Gli stranieri tendono a fermarsi più a lungo rispetto agli italiani, mediamente due giorni e più, mentre i turisti nazionali fanno soggiorni più brevi spesso legati a motivi di lavoro. Il calo negli arrivi italiani, soprattutto nella pianura e in alcune zone come Isola, sembra collegato alle mutate abitudini professionali e al taglio delle ferie. Per questo si punta ora a sviluppare forme di turismo legate a fiere ed eventi business, settore che negli anni scorsi ha avuto difficoltà principalmente per la scarsità di posti letto adeguati.
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Crescita sostenuta del turismo a Bergamo e aumento delle presenze
Nel 2024 Bergamo ha visto un balzo del 9,8% negli arrivi alberghieri e dell’11,9% per le presenze, dati che superano di molto la media nazionale ferma al 2,5%. Complessivamente, la provincia ha ricevuto oltre 1,5 milioni di visitatori, con un picco a luglio e agosto. Le presenze notturne hanno raggiunto oltre 3 milioni, un numero mai toccato prima. Non si contano però gli ingressi mordi e fuggi, soprattutto in città, dove molti turisti si limitano a qualche ora in Città Alta senza registrarsi. Visit Bergamo prova a misurare anche questi dati grazie alle rilevazioni delle sim telefoniche.
Il 2024 ha segnato quindi il terzo anno consecutivo di crescita, superando i risultati pre-pandemia. Visit Bergamo è ora un marchio riconosciuto nel mondo turistico, capace di attrarre visitatori di diverso tipo. La stessa presidente Leda Canfarelli ha sottolineato come Bergamo si sia posizionata in modo solido, diventando una destinazione di riferimento in Italia.
Espansione dell’extra alberghiero e criticità per il centro storico
L’offerta ricettiva ha visto un aumento generale, con 249 alberghi attivi e un boom del 31% nelle strutture extralberghiere, che ormai rappresentano il 60% del totale. La legge sul Codice identificativo nazionale ha permesso di una maggiore trasparenza, obbligando ogni appartamento a registrarsi singolarmente. Questo ha fatto emergere una vasta disponibilità di affitti brevi che, però, crea una competizione complessa con gli hotel tradizionali.
Il presidente della Camera di commercio Carlo Mazzoleni ha espresso preoccupazioni rispetto a questa crescita “sfrenata,” soprattutto per la tutela di Città Alta. Qui il rapporto tra alloggi turistici e residenza fissa è al 12,8%, e il Comune vuole evitare che la soglia del 15% venga superata per salvaguardare l’identità del centro storico. La sindaca Elena Carnevali ha richiamato l’attenzione sulla necessità di governare questi flussi, sottolineando che si introducono strumenti come il check-in in presenza per i b&b e la promozione di criteri di ospitalità consapevole.
Differenze tra la città e la provincia e margini di crescita nelle valli
I dati provinciali mostrano una composizione diversa rispetto al centro città: prevalgono gli italiani con 563 mila arrivi contro 337 mila stranieri. Alcune aree come la Val Seriana, la Val di Scalve e l’Altopiano di Selvino registrano numeri elevati, seguite dalla Val Brembana, dove l’incremento è stato particolarmente significativo .
La Valle Imagna è una delle poche zone in cui il turismo si è ridotto leggermente. L’ufficio turismo della Provincia, nella persona di Gloria Cornolti, ha spiegato come l’intero territorio bergamasco trai vantaggio dalla spinta turistica di Bergamo città, ma ogni zona risponde in modo diverso. La strategia punta allo sviluppo delle Orobie, con investimenti su prodotti locali, ricettività e formazione degli operatori. Christophe Sanchez ha indicato proprio nelle montagne l’area con più potenzialità da valorizzare nel medio termine.
Andamento nel 2025 e impatto del traffico aereo
Nel primo trimestre del 2025 la crescita ha rallentato, con un +2,7% negli arrivi e un +8,4% nelle presenze. Questo rallentamento si lega al calendario, con una Pasqua spostata ad aprile che ha influenzato le presenze nei primi mesi dell’anno. Il traffico dell’aeroporto di Orio al Serio ha avuto un andamento più contratto, fattore chiave per la dinamica del turismo estero.
I legami tra turismo bergamasco e l’aeroporto rimangono molto stretti. Eventuali ripercussioni sul traffico aereo si riflettono immediatamente sugli arrivi, soprattutto quelli internazionali. Ci si aspetta una ripresa marcata nei mesi centrali del 2025 secondo gli operatori, ma non mancano attenzioni sulle modalità di gestione per evitare sovraccarichi e preservare il territorio, in particolare la parte storica.