“Personaecore“, la pièce che ha catturato l’attenzione del pubblico e della critica, è pronta a tornare in scena al Teatro Tedér di Napoli. Questa opera, che si svolgerà dal 14 dicembre al 13 gennaio, si inserisce nel programma culturale promosso dal Comune, con il fine di offrire a tutti l’opportunità di assistere a una rappresentazione che affronta tematiche di grande attualità. Attraverso un mix di comicità e dramma, la pièce racconta la solitudine della modernità e il fragile tessuto delle relazioni interpersonali.
Un’opera che tocca il cuore
Il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli, Sergio Locoratolo, ha voluto sottolineare l’importanza di “Personaecore” nel promuovere riflessioni approfondite sui temi della disabilità e del disagio sociale. Dopo il suo debutto al Teatro Stabile di Napoli, l’intento è sempre stato quello di toccare corde profonde, in particolare durante il periodo natalizio, un momento che invita alla comprensione e all’accoglienza. Secondo Locoratolo, l’arrivo di “Personaecore” al Teatro Tedér rappresenta non solo un’opportunità per il pubblico di confrontarsi con la realtà di chi vive ai margini, ma anche un momento per il teatro di fungere da ponte tra diverse realtà sociali.
Il teatro, visto come uno strumento culturale e di socializzazione, permette di creare un legame empatico tra attori e spettatori. “La nuova apertura di spazi come il Teatro Tedér è un passo importante per la cultura cittadina”, ha aggiunto il coordinatore, esprimendo il desiderio di continuare a promuovere una programmazione di alta qualità nei vari teatri di Napoli, sia quelli comunali che quelli privati.
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Una narrazione intensa e riflessiva
Ambientata in una sala d’attesa di un ufficio per invalidi, “Personaecore” rappresenta una varietà di personaggi che, in momenti di vulnerabilità, si incontrano e interagiscono. Tra questi, spicca Gloria, una giovane donna con disabilità mentale, e Bobsignore, un anziano che ha trasformato l’ufficio in un rito sociale. Il loro scambio, complicato e carico di emozioni contrastanti, si muove tra il gioco di manipolazione e il vittimismo, portando il pubblico a un finale inaspettato che mette in discussione ogni certezza.
La struttura della pièce, con un linguaggio essenziale e un ritmo incalzante, riesce a trasformare la quotidianità in un dramma avvincente. La sala d’attesa, inizialmente vista come uno spazio anonimo, si evolve in un vero e proprio tribunale dell’esistenza umana, in cui le ombre delle esperienze individuali emergono prepotentemente. “Personaecore” non teme di esplorare le difficoltà economiche e sociali di chi vive ai margini, offrendo uno spaccato universale del vivere contemporaneo, un tema sempre più rilevante nelle società moderne.
L’arte e il talento di Sandro Dionisio
Sandro Dionisio, regista e autore della pièce, vanta una carriera diversificata e prestigiosa nel mondo del cinema e del teatro. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma nel 1987, ha diretto opere di grande rilevanza. La sua preparazione e il suo background artistico si riflettono in “Personaecore“, che ha fatto il suo debutto al Teatro Stabile di Napoli nel 2023. Gli attori coinvolti nella produzione, tra cui Roberto Maria Azzurro, Nadia Carlomagno, Francesca Fedeli e Tina Femiano, contribuiscono alla creazione di personaggi memorabili, mentre i costumi firmati da Marianna Carbone e le scene ideate da Renato Lori e Gilda Cerullo arricchiscono ulteriormente l’esperienza visiva.
Oltre alla sua attività nel mondo dello spettacolo, Dionisio si dedica anche all’insegnamento. È professore presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Accademia di Firenze, dove tiene corsi di regia e sceneggiatura. Le sue esperienze, sia sul palcoscenico che in aula, rendono “Personaecore” non solo un’opera teatrale importante, ma anche un’opportunità per riflettere su temi sociali cruciali e sulle esperienze umane in tutte le loro sfumature.
La rappresentazione al Teatro Tedér non è solo un’occasione per assistere a un’opera di qualità, ma un invito a immergersi in una dimensione di comunicazione e di comprensione profonda delle differenze e delle somiglianze umane.