Rinvenuta una necropoli merovingia nel centro di bordeaux durante i lavori urbani di riqualificazione

Rinvenuta una necropoli merovingia nel centro di bordeaux durante i lavori urbani di riqualificazione

Nel centro di Bordeaux, la scoperta di una necropoli merovingia con 59 sarcofagi vicino alla chiesa di Sainte-Croix rivela oltre mille anni di storia religiosa e funeraria, integrata nel progetto urbano.
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A Bordeaux è stata scoperta una necropoli merovingia risalente tra V e VII secolo, con 59 sarcofagi e strutture funerarie ben conservate, offrendo nuove testimonianze sulla storia e la continuità religiosa della città. - Gaeta.it

Nel cuore di Bordeaux, durante interventi per rinnovare un’area vicina alla chiesa di Sainte-Croix, è stata scoperta una necropoli risalente all’epoca merovingia. Questo ritrovamento offre un’occasione rara per esplorare aspetti della vita e della morte in una città che ha attraversato secoli di trasformazioni storiche. La scoperta è diventata un punto di riferimento per gli studi archeologici regionali, mentre la città rimane al centro dell’attenzione culturale in Francia.

La necropoli merovingia e gli elementi funerari rinvenuti

Durante gli scavi, gli archeologi hanno identificato 59 sarcofagi databili tra V e VII secolo d.C., posizionati tra i 30 centimetri e 1,80 metri sotto il livello della strada. Questi sepolcri sono accompagnati da strutture murarie in pietra bianca, molte conservate in ottime condizioni, testimonianza della cura riservata a queste tombe. Ciò che rende il sito ancora più significativo è la presenza di strutture funerarie che si estendono oltre l’epoca merovingia, sovrapponendosi ad altre risalenti all’età moderna.

Dichiarazioni di Laurent Guyard

Laurent Guyard, capo del servizio archeologico di Bordeaux-Métropole, ha confermato che la prima fondazione della chiesa di Sainte-Croix risale proprio a quel periodo, evidenziando come la necropoli sia cresciuta e si sia mantenuta attiva fino al XVIII secolo. Trovandosi a poche decine di metri dalla chiesa, questa area svela quindi una continuità nell’uso religioso e funerario che copre oltre mille anni della storia di Bordeaux.

Il ritrovamento getta luce sul tessuto urbano medievale, dimostrando come la città antica si sia stratificata nel tempo attraverso spazi abitativi e sacri conservati fino ai giorni nostri.

La funzione e il significato dell’epoca merovingia a bordeaux

L’epoca merovingia, che va dal V all’VIII secolo d.C., rappresenta un periodo chiave dopo la caduta dell’impero romano d’occidente. La popolazione franca prese il controllo di molte regioni dell’Europa occidentale e fondò la dinastia dei Merovingi, che diede avvio a un nuovo ordine politico e culturale.

Re come Clodoveo I guidarono l’espansione francese e stabilirono il cristianesimo come religione dominante, trasformando profondamente le strutture sociali. Questi secoli videro anche la nascita e il consolidamento di pratiche funerarie complesse, che si riflettono nelle tombe e nei sarcofagi recentemente trovati.

Bordeaux come centro urbano

Bordeaux si inserisce in questo contesto come centro urbano che mantenne con continuità un ruolo religioso e civile, soprattutto grazie alla vicinanza di luoghi di culto come Sainte-Croix. Le necropoli merovingie, spesso scoperte nelle zone limitrofe alle chiese, documentano l’impegno della comunità verso i propri defunti e la persistenza di tradizioni sacre. Questi aspetti fanno luce su un periodo spesso definito “oscuro”, ma in realtà segnato da fermenti culturali evidenti.

Il progetto urbano e la gestione del sito archeologico

L’area interessata dagli scavi fa parte di un piano di rinnovamento urbano che punta a creare nuovi spazi verdi e a migliorare la qualità della vita nel centro di Bordeaux. La scoperta della necropoli ha portato alla sospensione delle opere per consentire approfondimenti archeologici.

Le autorità cittadine hanno deciso di mantenere visibile il sito al pubblico durante un periodo limitato. Dal sito, accessibile ogni mercoledì fino alla fine di maggio, si possono osservare i resti visibili direttamente dalla strada. Gli scavi proseguiranno fino all’estate 2026, quando l’area sarà nuovamente aperta alla città, integrando il patrimonio archeologico all’interno del tessuto urbano restaurato.

Questa scelta riflette l’intenzione di preservare e valorizzare il ritrovamento, offrendo al tempo stesso ai cittadini e ai visitatori l’opportunità di entrare in contatto diretto con un capitolo poco noto della storia locale.

L’impatto culturale della scoperta nella memoria di bordeaux

Il ritrovamento è emerso in un’area di circa 2.700 metri quadrati posta vicino al Port de la Lune, punto simbolico per Bordeaux. Le testimonianze scavate raccontano di una comunità antica, i cui modi di vivere si riflettono nelle tombe e negli oggetti funerari.

Questa scoperta aggiunge un nuovo livello al patrimonio della città, conosciuta anche come capitale mondiale del vino. La necropoli merovingia rappresenta una finestra su un passato che per lungo tempo è rimasto nascosto sotto l’asfalto.

Gli archeologi hanno iniziato le indagini già un anno fa, riuscendo a mettere insieme pezzi importanti di storia che finora mancavano nelle documentazioni ufficiali. Ogni tomba, ogni muro ritrovato serve a ricostruire una parte di quel complesso mosaico che è stata la vita in un’epoca segnata da grandi cambiamenti.

L’interesse suscitato dal ritrovamento conferma quanto la città abbia ancora molte storie da raccontare attraverso i suoi strati nascosti.

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