L’edilizia scolastica nella provincia dell’Aquila, specialmente a Sulmona e nel capoluogo, sta generando preoccupazione da parte della Flc Cgil, evidenziando problematiche di sicurezza e di adeguamento delle strutture. Le scuole della regione, segnate da una lunga storia, si trovano ad affrontare sfide importanti che mettono a rischio non solo l’istruzione, ma anche la sicurezza degli studenti. Questo articolo esplora le attuali problematiche che coinvolgono le scuole di Sulmona e dell’Aquila, ponendo l’attenzione sulle richieste del sindacato e sulle opinioni degli esperti.
La situazione delle scuole a Sulmona
Un tema centrale nella discussione sull’edilizia scolastica è il ritorno del Liceo Classico Ovidio nella sua sede storica a Sulmona, un evento salutato con favore. Tuttavia, non si può ignorare la condizione critica in cui si trovano molte altre scuole nella regione. Miriam Del Biondo, sindacalista della Flc Cgil, ha descritto la situazione come “disastrosa”, evidenziando la necessità urgente di intervento. Gli istituti scolastici del capoluogo peligno hanno vissuto un continuo spostamento degli studenti, spesso costretti a trasferirsi in spazi inadeguati, come ex confettifici o appartamenti Ater.
Negli ultimi anni, la situazione è risultata sempre più complessa. Gli studenti della primaria sono stati spostati in contesti non idonei e l’IC Radice Ovidio ha visto l’accesso ostacolato da transenne per motivi di sicurezza. Per non parlare del CPIA, che continua a cercare una sede stabile a Sulmona ma ha dovuto adattarsi a spazi temporanei presso diverse scuole. L’edificio dell’IIS Di Nino, un tempo fulcro di attività educative, versa in condizioni di abbandono, suggerendo la necessità di riflessione sulle politiche di edilizia scolastica.
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Sicurezza sismica nelle scuole dell’Aquila
Nella città dell’Aquila, l’attenzione è focalizzata sulla sicurezza sismica delle strutture scolastiche, alla luce delle recenti dichiarazioni di esperti del settore. L’ingegnere Antonello Salvatori, docente di costruzioni e area sismica dell’Università dell’Aquila, ha sollevato il campanello d’allarme riguardo a diversi edifici scolastici, fornendo dati preoccupanti sugli indici di vulnerabilità di scuole come Capocroce e Torrione. Questo mette in evidenza il rischio concreto per gli studenti e il personale docente, sollecitando una risposta tempestiva da parte delle autorità locali.
Durante una conferenza stampa tenuta al Senato dal senatore Michele Fina del Partito Democratico, Salvatori ha proposto interventi urgenti per migliorare la resilienza delle scuole a rischio. L’installazione di isolatori sismici è stata suggerita come una soluzione praticabile per rendere le strutture più sicure, con costi e tempistiche sostenibili. L’implementazione di misure di protezione adeguate è fondamentale per garantire un ambiente educativo sicuro e sereno, tenendo conto della particolare geologia della zona.
Ritardi nella ricostruzione e sfide future
Un altro aspetto critico è rappresentato dai ritardi nella ricostruzione degli edifici scolastici post-sisma. Gli alunni continuano a frequentare i Musp, moduli adibiti temporaneamente a scuole, un sistema che non può considerarsi sostenibile a lungo termine. I rappresentanti sindacali sottolineano che l’assenza di un piano chiaro e di investimenti significativi sta contribuendo a un aumento delle preoccupazioni tra i genitori e i docenti.
Il sindacato, rappresentato da Del Biondo, afferma che gli indici di vulnerabilità degli edifici scolastici di competenza provinciale non sono mai stati rassicuranti. Questa situazione non fa altro che alimentare l’ansia tra gli studenti e le loro famiglie, creando un clima di incertezza che spesso compromette la qualità dell’istruzione. Con migliaia di studenti ancora in attesa di un ambiente scolastico adeguato, le autorità locali e nazionali sono chiamate a prendere decisioni rapide e responsabili per garantire un’istruzione sicura e di qualità.
L’attenzione va quindi rivolta non solo agli interventi immediati, ma anche a una pianificazione strategica a lungo termine che può riportare le scuole dell’Aquila e di Sulmona a livelli di sicurezza accettabili, per il bene delle future generazioni.