La Regione Toscana ha reso disponibile sul proprio sito un documento dedicato alla gestione degli invasi e laghetti presenti nelle aziende agricole. Questi specchi d’acqua, presenti in migliaia di esemplari, rappresentano una risorsa importante per il territorio, soprattutto in un contesto climatico che mette sotto pressione la disponibilità idrica. Il materiale pubblicato contiene indicazioni operative rivolte a tecnici e imprenditori agricoli per seguire le procedure previste dalla normativa vigente, agevolando la regolarizzazione e il recupero degli invasi di competenza regionale.
Il ruolo degli invasi agricoli nella gestione della risorsa idrica toscana
Gli invasi e i laghetti agricoli in Toscana costituiscono un patrimonio idrico significativo, fondamentale per l’agricoltura e la zootecnia. La Regione conta migliaia di questi bacini distribuiti nelle aziende agricole su tutto il territorio. Questi invasi consentono non solo l’accumulo e il prelievo di acqua, ma sostengono anche la produttività delle colture e degli allevamenti, in particolare durante i periodi di siccità .
La pubblicazione degli indirizzi operativi si propone come strumento pratico per agevolare gli interventi di recupero e manutenzione di questi invasi. L’obiettivo è fornire ai gestori del settore agricolo indicazioni chiare sulle modalità di applicazione delle norme che regolano i prelievi di acque pubbliche e la messa in regola delle strutture esistenti. Questa iniziativa risponde anche alle richieste di diverse organizzazioni agricole che da tempo chiedevano procedure più accessibili e trasparenti.
Leggi anche:
Il clima e l’acqua: sfide per il mondo agricolo toscano
Negli ultimi anni la Toscana ha registrato gli effetti dei cambiamenti climatici, con variazioni irregolari nelle portate dei fiumi e una crescente pressione sulla risorsa idrica. Periodi prolungati di siccità e precipitazioni irregolari hanno compromesso la disponibilità d’acqua per l’agricoltura, settore particolarmente sensibile a queste condizioni. Una gestione efficace degli invasi diventa quindi fondamentale per garantire la continuità produttiva e la competitività delle aziende agricole regionali.
Laghetti e invasi rappresentano non solo un mezzo per immagazzinare acqua, ma anche un elemento della strategia regionale per adattarsi al cambiamento climatico. La loro regolarizzazione e il recupero contribuiscono a stabilizzare l’approvvigionamento idrico, riducendo gli effetti negativi sul comparto agricolo e zootecnico. Le nuove linee guida rispondono alla necessità di un quadro normativo aggiornato e accessibile, in grado di semplificare i processi autorizzativi che coinvolgono diverse procedure ambientali e paesaggistiche.
Un approccio integrato tra enti e operatori agricoli
Il documento pubblicato dalla Regione è il risultato di un lavoro tecnico svolto in collaborazione tra più soggetti e settori. La Direzione Agricoltura ha coordinato il lavoro insieme ai dipartimenti Difesa del Suolo e Geni Civili, oltre ai settori competenti per le valutazioni ambientali e paesaggistiche. A questo si è aggiunto il confronto con le principali associazioni agricole e professionali del territorio.
Questa collaborazione tra enti e mondo agricolo evidenzia un metodo condiviso per affrontare le questioni legate agli invasi regionali. Il documento tratta anche le procedure obbligatorie che si affiancano a quelle specifiche sulle concessioni, come la Valutazione di Impatto Ambientale , la Valutazione di Incidenza Ambientale e le verifiche paesaggistiche e urbanistiche. Questi passaggi sono fondamentali per completare i processi di regolarizzazione nel rispetto delle norme vigenti.
La pubblicazione è disponibile online dalla fine del 2024 e sarà presto distribuita anche in formato cartaceo, per raggiungere più facilmente tutti gli operatori del settore.
Linee guida per una gestione più chiara degli invasi e strumenti per l’agricoltura
Gli indirizzi operativi offrono a tecnici e imprenditori agricoli una guida dettagliata sulle procedure da seguire per la regolarizzazione degli invasi di competenza regionale. Questo facilita le pratiche autorizzative e contribuisce a semplificare un iter spesso complesso e poco chiaro.
Il documento fornisce un supporto tecnico per orientarsi tra regolamenti e normative aggiornate, con particolare attenzione al contesto regionale e agli adempimenti ambientali necessari. Ciò favorisce interventi di recupero e manutenzione degli specchi d’acqua, elementi essenziali per il sistema agricolo toscano.
Questa iniziativa contribuisce a garantire una gestione più efficace e sostenibile delle risorse idriche, indispensabile per mantenere la capacità produttiva delle imprese agricole della Toscana oggi e in futuro.