A Civitavecchia si accende la polemica dopo che la partecipata comunale Csp ha deciso di subappaltare una parte del servizio educativo Oepac alla cooperativa sociale Nuova Era. Si tratta di un servizio fondamentale, rivolto agli studenti con disabilità, una risorsa importante per la città. La scelta, arrivata subito dopo il consiglio comunale del 13 agosto, ha sollevato critiche forti da Fratelli d’Italia, che parla di una privatizzazione nascosta e di un danno sia per i lavoratori che per gli utenti.
Fratelli d’Italia contro il subappalto: “Un passo indietro”
Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con Massimiliano Grasso, Giancarlo Frascarelli e Simona Galizia, ha duramente criticato la decisione definendola un “passo indietro” dopo anni in cui il servizio era gestito direttamente da Csp. Durante il consiglio del 13 agosto avevano già espresso preoccupazioni sull’ipotesi di affidare fino al 30% del servizio a cooperative tramite subappalto. Avevano proposto un emendamento per bloccare questa possibilità, ma la maggioranza lo ha bocciato. Poche ore dopo è spuntata la determina che affida direttamente il servizio a Nuova Era, senza alcuna gara pubblica.
Secondo Fratelli d’Italia, questa scelta viola i principi di trasparenza e rischia di aprire la strada a una parziale privatizzazione che mette a rischio le professionalità interne a Csp e la qualità del servizio. Il gruppo teme anche che gli operatori subappaltati vedano peggiorare le loro condizioni contrattuali, finora paragonabili a quelle dei dipendenti diretti.
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Affidamento lampo, servizi a rischio
Il 14 agosto, un giorno dopo il consiglio, Csp ha ufficializzato l’affidamento a Nuova Era per oltre 108 mila euro. I consiglieri di FdI hanno definito la scelta “inaccettabile”. È solo il primo di una serie di subappalti che potrebbero arrivare a coprire il 30% del servizio Oepac, con un valore totale che supera i 300 mila euro per l’anno scolastico 2025/2026.
Una soglia che, in teoria, dovrebbe far scattare una gara pubblica, mai avviata finora. Evitare una selezione pubblica viene visto come un favoritismo verso Nuova Era e una violazione delle regole sugli appalti di questo tipo.
Affidare il servizio a una cooperativa esterna rischia di spezzare il rapporto consolidato in vent’anni tra operatori e utenti. Gli operatori subappaltati potrebbero trovarsi con condizioni di lavoro peggiori, a scapito della qualità dell’assistenza agli studenti con disabilità.
Un passato di gestione pubblica e le tensioni politiche in città
Fino a poco tempo fa, il servizio Oepac era completamente gestito da Csp, che negli ultimi vent’anni aveva garantito uniformità contrattuale e miglioramenti lavorativi, con benefici diretti per gli utenti. Tornare a un modello misto con l’ingresso delle cooperative sociali riporta alla mente un passato in cui il servizio era meno stabile e le condizioni di lavoro più fragili.
Fratelli d’Italia promette di tenere alta l’attenzione sulla vicenda per evitare che il subappalto porti a un peggioramento sociale e contrattuale. Sospettano che la scelta sia dettata da motivi economici, ma sostengono che a pagarne il prezzo saranno lavoratori e famiglie.
I consiglieri lanciano un appello ai sindacati: “non accettate in silenzio una svolta che riporta indietro la gestione del servizio di almeno vent’anni, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta.”
La vicenda resta aperta e mette in luce forti tensioni politiche a Civitavecchia. Solo un anno fa, esponenti della sinistra avevano approvato una delibera sul salario minimo, ma oggi non spiegano il perché di questa scelta di parziale privatizzazione, che sembra contraddire i principi sostenuti fino a poco tempo fa. Una situazione destinata ad alimentare nuove divisioni e dibattiti in città.