Pollutri piange la scomparsa dell'ex sindaco Carlo D'Agostino, figura storica della comunità

Pollutri piange la scomparsa dell’ex sindaco Carlo D’Agostino, figura storica della comunità

Pollutri piange la scomparsa di Carlo D’Agostino, ex sindaco e leader vitivinicolo, ricordato per il suo impegno civico e le importanti realizzazioni a favore della comunità e dell’ambiente.
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Pollutri piange la scomparsa dell'ex sindaco Carlo D'Agostino, figura storica della comunità - Gaeta.it

Pollutri si trova oggi in un momento di profondo dolore per la perdita di Carlo D’Agostino, ex sindaco amato e rispettato, venuto a mancare questa mattina. A pochi giorni dal suo compleanno, ecco che la comunità si ferma per ricordare una figura che ha segnato la vita politica e sociale della cittadina. D’Agostino è stato sindaco per tredici anni, dal 1980 al 1993, e verrà commemorato con i funerali previsti domani, 21 febbraio, alle ore 15.00 nella Chiesa del SS. Salvatore, a partire dalla sua abitazione.

I tratti distintivi di Carlo D’Agostino: vita personale e carriera politica

Carlo D’Agostino avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 25 febbraio, una vita ricca di esperienze e dedizione al territorio. Avvocato di professione, ha condiviso la sua passione per la formazione come insegnante in diverse scuole medie e nel liceo classico. La sua carriera politica è stata caratterizzata da un forte impegno civico, che i cittadini hanno saputo riconoscere e apprezzare nel corso degli anni.

La scomparsa di D’Agostino lascia un grande vuoto, non solo nella propria famiglia, composta dalla moglie Rosa e dai figli Piera e Fabio, ma anche nella comunità, che lo ricorda come un politico corretto e una persona di grande umanità.

Un leader nel settore vitivinicolo e un amministratore lungimirante

Oltre all’impegno politico, Carlo D’Agostino ha ricoperto un ruolo fondamentale anche nel settore vitivinicolo, quale presidente della Cantina Sociale “San Nicola” di Pollutri per quarant’anni, dal 1973 al 2013. Sotto la sua guida, la cantina è diventata non solo una fonte di reddito primaria per gli agricoltori locali, ma anche un simbolo di qualità e prestigio per la viticoltura nella zona. Questo aspetto è molto rilevante, considerando l’importanza dell’agricoltura per l’economia locale, che con D’Agostino ha saputo trovare una strada per affermarsi ancora di più.

Inoltre, il suo contributo non si è limitato a questo. Dal 1978 al 2004, ha svolto la funzione di Vice Presidente del Consorzio CITRA di Ortona. Questa esperienza ha consolidato la sua reputazione come leader nel rafforzare e promuovere le produzioni vitivinicole abruzzesi, contribuendo a creare opportunità di sviluppo per il territorio.

Realizzazioni municipali e legato alla natura

Durante il mandato come sindaco, Carlo D’Agostino ha portato avanti importanti iniziative, tre delle quali meritano particolare menzione. Nel 1986, sotto la sua guida, il Comune di Pollutri acquistò il casolare e il Bosco di don Venanzio, un’area ricca di biodiversità e storia, dalla famiglia Di Virgilio. Questo passo ha segnato un momento significativo nella gestione delle risorse naturali locali.

Grazie all’impegno di D’Agostino, è iniziato l’iter di riconoscimento della Riserva Naturale, che è stata ufficialmente istituita nel 1999. Questa realizzazione rappresenta non solo un punto di arrivo per la comunità, ma anche un’importante conquista in termini di preservazione dell’ambiente, un tema di crescente attualità e importanza.

Un’eredità che vive nei ricordi

La morte di Carlo D’Agostino ha suscitato un’onda di cordoglio tra i cittadini, che si sono uniti nei messaggi di supporto verso la famiglia. Politici, amministratori e comuni cittadini lo ricordano come un gentiluomo, un amministratore capace e un faro per l’intero territorio. La sua eredità resta viva, non solo nelle realizzazioni concrete che ha lasciato alla comunità ma anche nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

Pollutri oggi celebra una vita dedicata alla comunità e al bene comune, un testimone di valori che continueranno ad ispirare le generazioni future.

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