Il lago di Como affronta da anni la pressione del turismo eccessivo, capace di mettere a rischio ambiente e qualità della vita. In risposta, operatori privati e amministrazioni locali si uniscono per gestire il flusso dei visitatori, puntando a un modello turistico più sostenibile che porti vantaggi anche alle comunità. A guidare questo progetto è l’associazione North Lake Como, che coordina attorno al lago una rete di imprese e enti pubblici per valorizzare il territorio e contenere gli impatti negativi dell’overtourism, diffondendo un turismo distribuito nel tempo e nello spazio.
La nascita di north Lake Como e l’alleanza tra pubblico e privato
North Lake Como è una realtà nata per unire le forze di ristoratori, albergatori, guide, agenzie di viaggio e altre attività legate al turismo nell’alto ramo del lago di Como. Attualmente conta quasi 200 soci e coinvolge otto comuni delle sponde orientali: Cremia, Colico, Dervio, Dongo, Geria Lario, Gravedona ed Uniti, Trezzone e Varcana. A questi si aggiungono il Consorzio Valchiavenna e la Riserva naturale del Pian di Spagna e del Lago di Mezzola. L’obiettivo è semplificare la programmazione turistica e unire intenti e risorse per un turismo responsabile. La partecipazione di enti pubblici insieme a privati rende la gestione più equilibrata e flessibile.
L’associazione si propone anche di ampliare il numero di aderenti, includendo altre realtà locali come i comuni di Dorio, Sueglio e Valvarrone. Questi territori, vicini all’area già interessata, offrono occasioni di sviluppo turistico che possono alleggerire i carichi sulle zone più battute, favorendo una differenziazione dell’offerta.
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Il contributo di tutti per un progetto condiviso
L’obiettivo è creare una rete forte e collaborativa dove tutti gli attori del territorio possono portare il proprio contributo, aumentando così le possibilità di successo e la sostenibilità delle iniziative.
Obiettivi e strategie per un turismo distribuito e sostenibile
Il presidente di North Lake Como, Guido Dell’Era, spiega chiaramente che l’intento è promuovere la destinazione “Alto Lago di Como” attraverso una coordinazione condivisa e una gestione che agisca collettivamente. Solo collaborando sarà possibile controbilanciare gli effetti negativi dell’overtourism, come l’affollamento eccessivo e la saturazione delle infrastrutture. L’obiettivo finale è ottenere un turismo che generi ricchezza e benessere, e non solo un sovraccarico per le comunità locali.
Il successo di questa strategia dovrà affrontare anche la stagionalità del turismo. La distensione dei flussi in periodi meno frequentati rappresenta un punto cruciale per evitare la congestione estiva e offrire opportunità tutto l’anno. Non è un caso che l’assessore al Turismo di Dervio, Giovanni Luca Mainoni, abbia sottolineato il valore del partenariato tra pubblico e privato per far decollare una gestione turistica più organizzata e razionale.
Strategie per preservare il territorio e migliorare l’esperienza turistica
Puntare su una distribuzione nel tempo e nello spazio delle presenze turistiche rappresenta una leva fondamentale per un turismo sostenibile, in grado di preservare il patrimonio culturale e naturale.
Dati sul turismo nell’alto Lario e nuove iniziative improntate alla valorizzazione
I numeri confermano la portata dell’industria turistica in Alto Lario. Oltre un milione di presenze all’anno si distribuiscono nei principali centri. Colico conta più di 170mila pernottamenti, mentre Dervio supera i 60mila, a Dorio sono circa 15mila. Questi dati evidenziano quanto il territorio sia apprezzato e quanto urgente sia una gestione attenta per evitare stress ambientali e sociali.
Tra le azioni già avviate figura la creazione di un portale internet che ha raggiunto 2 milioni di visualizzazioni e funge da vetrina per la zona. Si stanno inoltre diffondendo strumenti come mappe, brochure informative e la partecipazione a eventi fieristici per aumentare la visibilità e l’attrattività. La coordinatrice dell’associazione, Claudia Fumagalli, ha indicato tre priorità: migliorare servizi e offerta turistica, favorire la destagionalizzazione e promuovere il decentramento. Il progetto mira anche a costituire un consorzio di promozione turistica che riunisca gli operatori privati insieme alle istituzioni pubbliche, consolidando così il lavoro iniziato.
Iniziative innovative per un futuro sostenibile
L’adozione di strumenti digitali e di comunicazione rappresenta una leva essenziale per favorire l’informazione e una migliore organizzazione turistica.
Un approccio integrato per il futuro del lago di Como
Questa alleanza tra soggetti privati e amministrazioni locali rappresenta una risposta concreta e mirata per contrastare il turismo scellerato che ha segnato il territorio negli ultimi anni. L’esperienza di North Lake Como dimostra come il coordinamento e la pianificazione condivisa riescano a gestire meglio le risorse turistiche, assicurando vantaggi più equi per chi vive e lavora sul territorio.
L’estensione della rete a nuovi comuni sottolinea la volontà di costruire un sistema turistico variegato, che valuti il contributo di ogni realtà locale senza sovraccaricare aree specifiche. L’attenzione alle stagioni e la diversificazione dell’offerta potrebbero portare più visitatori in periodi meno affollati, migliorando la qualità della permanenza per residenti e turisti.
L’Alto lago di Como potrà così conservare l’attrattiva mantenendo un equilibrio sostenibile, evitando i danni diffusi dell’overtourism e garantendo una crescita del settore che non sacrifichi né l’ambiente né il tessuto sociale locale.