Un giovane studente di 15 anni ha perso la vita in un incidente nelle campagne tra Ragusa e Chiaramonte Gulfi. La tragedia si è consumata all’interno dell’azienda agricola di famiglia, dove il ragazzo è rimasto coinvolto in una manovra finita male con un trattore. Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari ma purtroppo ogni tentativo di salvarlo è stato vano. Le autorità hanno aperto un’indagine per chiarire i fatti.
Tragico incidente agricolo in Provincia Di Ragusa coinvolge un adolescente
Venerdì 22 agosto nelle campagne iblee un ragazzo di soli 15 anni è stato vittima di un gravissimo incidente all’interno dell’azienda agricola gestita dalla sua famiglia. L’evento si è verificato tra Ragusa e Chiaramonte Gulfi, in una zona lontana dal centro urbano, dove il giovane si trovava nella proprietà dei genitori. Non sono ancora state ufficialmente diffuse le dinamiche precise, ma la prima ricostruzione indica che il ragazzo è stato trovato privo di sensi all’esterno di una stalla, segno che qualcosa di grave era accaduto durante un’attività lavorativa o rurale. Immediatamente è stato allertato il 118 per prestare soccorso.
L’ambulanza ha raggiunto la località in tempi rapidi; viste le condizioni critiche del ragazzo è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso. Quando l’elicottero è atterrato sul posto, il personale medico ha già constatato l’irreversibilità della situazione. Il giovane, purtroppo, è morto sul luogo. Il dramma ha lasciato sotto choc l’intera comunità locale, abituata a conoscere l’azienda e la famiglia, che ora si trova a fronteggiare una perdita dolorosa.
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Il ruolo del trattore: manovra fatale Nell’azienda di famiglia
La vittima, Andrea Passalacqua, era il figlio del titolare dell’azienda agricola e frequentava l’istituto Fabio Besta di Ragusa. Secondo i primi accertamenti, la causa dell’incidente sarebbe una manovra errata con un trattore, uno dei mezzi agricoli più pericolosi se non maneggiati con attenzione. Non è ancora stato chiarito chi fosse al volante al momento dell’incidente: resta aperta la possibilità che Andrea stesso possa aver tentato di guidare il mezzo o che l’incidente sia avvenuto in altra circostanza con il trattore in movimento.
Le indagini sono affidate alla magistratura e coordinate dal magistrato di turno, intervenuto con i carabinieri sul luogo del fatto. L’obiettivo è ricostruire l’esatta dinamica, valutare le responsabilità e capire le condizioni di sicurezza nell’azienda. Parallelamente, lo Spresal, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, è stato coinvolto per verificare che siano state rispettate le normative vigenti riguardo l’impiego di minori in aziende agricole e l’uso dei mezzi pesanti.
La reazione della comunità e l’appello per la sicurezza sul lavoro
La notizia della morte di Andrea ha sconvolto la città di Ragusa e le aree vicine. Il sindaco Peppe Cassì ha rivolto un messaggio pubblico di cordoglio attraverso Facebook, manifestando la vicinanza alla famiglia e a tutti gli amici del ragazzo. Ha sottolineato come questa tragedia lasci sgomenta l’intera comunità, mettendo in luce la fragilità e il dolore che un evento simile provoca.
Il caso di Andrea riporta una discussione più ampia che riguarda la sicurezza sul lavoro soprattutto in agricoltura. L’attività nei campi espone frequentemente lavoratori anche minorenni a rischi elevati, perché in molti casi le misure di prevenzione non sono sufficienti o non vengono applicate con rigore. Gli incidenti con trattori rappresentano una delle principali cause di infortuni gravi e fatali in ambito rurale, e questo episodio richiama la necessità di interventi più stringenti e controlli accurati.
L’aumento degli incidenti mortali sul lavoro in Sicilia nel 2025
I dati più recenti confermano una crescita preoccupante degli incidenti sul lavoro in Sicilia. Nel 2025, secondo numeri Inail citati dall’Ansa, nei primi quattro mesi si sono registrati 22 infortuni con esito mortale, contro i 13 dello stesso periodo dell’anno precedente, pari a un incremento del 70%. Nel primo semestre le vittime sul lavoro sull’isola sono arrivate a 43, superando il totale del 2024, che era di 41 nello stesso intervallo.
Una percentuale significativa di questi incidenti avviene durante gli spostamenti abituali, cioè nel tragitto casa-lavoro, indicati come eventi “in itinere”. Questo dato segnala problematiche anche nella sicurezza dei trasporti dei lavoratori, oltre che nell’ambiente lavorativo stesso. La situazione fotografata in Sicilia evidenzia l’urgenza di un’azione concreta per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e le procedure operative, soprattutto nei settori più esposti come l’agricoltura.
L’incidente che ha tolto la vita ad Andrea Passalacqua conclude un triste elenco che continua a segnare un territorio impegnato a tutelare la vita dei suoi cittadini al lavoro, ma che deve fare i conti con condizioni spesso difficili da controllare. Le indagini proseguono, con l’attenzione puntata sui dettagli che possano offrire risposte giuridiche e di prevenzione per evitare altre vittime.