La guida ai 35 borghi imperdibili della campania per un turismo autentico e lento

La guida ai 35 borghi imperdibili della campania per un turismo autentico e lento

Una guida di Cristina Celli presenta 35 borghi della Campania, promuovendo un turismo sostenibile e consapevole con focus su storia, natura e cultura; evento di lancio il 6 maggio 2025 a Napoli.
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La guida "35 borghi imperdibili della Campania" propone un itinerario tra tesori nascosti e borghi autentici della regione, promuovendo un turismo sostenibile, culturale e rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali. - Gaeta.it

Una nuova guida racconta i tesori meno conosciuti della Campania attraverso 35 borghi selezionati per un’esperienza di viaggio lontana dall’overtourism. Questa pubblicazione offre una mappa dettagliata che unisce storia, natura e cultura, puntando su una fruizione del territorio più consapevole e rispettosa. Il volume sarà presentato il 6 maggio 2025 a Napoli, in un evento che coinvolge istituzioni e amministratori locali impegnati nella promozione di un turismo sostenibile.

Presentazione e contesto della guida 35 borghi imperdibili della campania

La guida “35 borghi imperdibili della Campania” è in procinto di debuttare ufficialmente il 6 maggio presso la libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri a Napoli. Cristina Celli, giornalista e autrice, firma questo percorso narrativo che va oltre le mete più affollate, proponendo una visione alternativa del viaggio in regione. L’evento di lancio vedrà la presenza di vari rappresentanti istituzionali tra cui Teresa Armato, assessora al turismo del Comune di Napoli, e Vincenzo Cirillo, consigliere delegato alla promozione territoriale della città metropolitana di Napoli.

Protagonisti dell’evento

Parteciperanno anche Alessandro Fimiani, commissario straordinario dell’agenzia Campania Turismo, insieme ai sindaci di Monteverde e Trentinara, rispettivamente riconosciuti per l’accessibilità e il turismo sostenibile. Questa scelta evidenzia l’attenzione rivolta non solo alla valorizzazione paesaggistica ma anche ai temi dell’accessibilità e della rigenerazione sociale. Capricorno Edizioni, casa editrice torinese con una collana dedicata ai borghi italiani, pubblica il volume come parte di un progetto nazionale che punta a far emergere gli angoli più autentici del paese.

Il viaggio attraverso i borghi: territori e tesori nascosti della campania

La Campania raccontata nei 35 borghi taglia trasversalmente la regione grazie a un itinerario che spazia da Napoli e i Campi Flegrei fino alle aree interne dell’Irpinia e del Sannio. La guida include anche le zone vulcaniche della provincia di Caserta, senza trascurare le coste della Costiera Amalfitana e del Cilento, offrendo così un quadro completo del territorio regionale. Ogni borgo è descritto con un’attenzione particolare al patrimonio culturale, storico e paesaggistico, esaltando curiosità e tradizioni poco note al turismo di massa.

Per esempio, nelle notti d’agosto a Casamale si possono ammirare i riflessi caldi delle lucerne sulle pietre antiche, mentre ad Anacapri cattura l’attenzione un mosaico iconografico del Paradiso terrestre. Ad Atrani si respira il fascino del mare e a Gesualdo si celebra la fortezza, simbolo di una storia che si conserva sapientemente. Ogni borgo emerge con le sue peculiarità: Guardia Sanframondi con le sue tradizioni legate ai riti locali, San Lorenzello per l’artigianato del legno o Roccamonfina per la lavorazione delle castagne.

Meraviglie naturali e archeologiche

I Campi Flegrei, con Baia e il fenomeno del bradisismo, portano a conoscenza meraviglie naturalistiche e archeologiche sommerse, un richiamo forte per chi cerca un contatto diretto con ambienti unici. Questi borghi restituiscono uno spaccato di una vita più lenta e autentica, dove il viaggio si fa esperienza e sosta riflessiva, lontano dal ritmo frenetico delle mete tradizionali.

Cambiamenti nel modo di viaggiare e il ruolo dei piccoli borghi in campania

Il turismo in Campania si sta trasformando insieme ai suoi viaggiatori. La tendenza globale verso un turismo meno massificato, più esperienziale, tocca anche questi borghi intimisti con un impatto che va oltre l’aspetto economico. Cristina Celli sottolinea come “l’attenzione si sposti sulla relazione tra viaggiatore e luogo, dove il viaggio diventa occasione di incontro, scoperta e appartenenza.”

I piccoli centri della regione, e in particolare le aree interne, vengono rivalutati non solo come luoghi da visitare, ma come comunità da abitare temporaneamente o come spazi dove si costruisce un dialogo tra vecchio e nuovo. Sono proprio i modelli di turismo che si basano su rigenerazione sociale, partecipazione e sostenibilità a tornare protagonisti. In questo quadro, la storia e la natura diventano risorse per progetti di accoglienza inclusiva, promozione di eventi culturali diffusi e turismo accessibile.

Un pubblico più variegato

Questi cambiamenti coinvolgono un pubblico variegato: famiglie, studenti, lavoratori in mobilità si ritrovano a preferire soggiorni più lunghi e contatti diretti con comunità locali. Il modello del turismo “mordi e fuggi”, basato su visite rapide e superficiali, lascia spazio a esperienze più radicate e profonde. I piccoli borghi della Campania mutano quindi in centri di scambio culturale, dove l’ospitalità si trasforma in racconto e cura concreta del territorio.

Metodologia partecipativa e prospettive per il turismo nei borghi campani

La realizzazione della guida si basa su un metodo partecipativo e inclusivo: Cristina Celli ha coinvolto attivamente istituzioni locali, Pro Loco, fotografi e abitanti per ogni tappa del viaggio dentro la Campania. Questa scelta permette di superare i confini della semplice promozione turistica per instaurare un dialogo sul turismo responsabile, inteso come esperienza rispettosa di ambiente, cultura e comunità.

Le suggestioni emerse nel libro sono nate dalla collaborazione diretta con chi conosce e vive queste realtà quotidianamente. Ogni borgo racconta quindi una storia intrecciata con chi lo abita. Il progetto apre così a forme di turismo che puntano su relazioni di fiducia, sostenibilità sociale e ambientale. Il coinvolgimento degli amministratori e di esperti del settore, testimoniato dalla presentazione ufficiale, conferma l’interesse verso strategie che vanno al di là del semplice afflusso di visitatori.

Una proposta culturale radicata

Attraverso questa prospettiva, i borghi campani offrono non solo itinerari di viaggio, ma una proposta culturale che si radica nel rispetto e nella valorizzazione delle identità del territorio. Il racconto va incontro alle esigenze di un turismo che si misura con la complessità dei luoghi e delle comunità, immaginando modi di vivere e visitare che durano nel tempo.

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