Scontro A San Giuliano Milanese per abbattimento di conigli e nutrie nel Parco Dei Giganti

Intervento della polizia provinciale per abbattere conigli e nutrie invasive nel Parco Dei Giganti a San Giuliano Milanese, tra critiche per la mancata comunicazione e dibattito sulla gestione della fauna urbana
Scontro A San Giuliano Milanes Scontro A San Giuliano Milanes
Conflitto a San Giuliano per l’abbattimento di conigli e nutrie nel parco. - Gaeta.it

Nel Parco dei Giganti di San Giuliano Milanese, nella serata di ieri, la Polizia Provinciale ha eseguito l’abbattimento di alcuni conigli e nutrie, intervento che ha scatenato una forte reazione tra i residenti. L’operazione rientra in un piano regionale per il contenimento delle specie invasive, ma ha sollevato discussioni sull’opportunità e le modalità della gestione degli animali selvatici nelle aree verdi urbane. Il sindaco Marco Segala ha voluto chiarire che la sicurezza pubblica non è mai stata in pericolo e che le istituzioni hanno seguito le normative vigenti, ma i cittadini hanno espresso critiche soprattutto sulla comunicazione mancata.

Intervento della polizia provinciale per contenere specie invasive nel Parco Dei Giganti

La Polizia Provinciale ha effettuato l’abbattimento di conigli e nutrie nel Parco dei Giganti sulla base del piano regionale per il controllo delle specie considerate invasive. Queste ultime, come le nutrie, rappresentano una minaccia per l’ambiente e per l’integrità delle alberature del parco. La presenza di questi animali provoca danni alle radici degli alberi e alle infrastrutture, minando la stabilità delle aree verdi e mettendo a rischio i frequentatori del parco.

L’azione svolta ieri sera, accompagnata dalla presenza di carabinieri e polizia locale per la sicurezza e il controllo, non ha coinvolto situazioni di emergenza o rischio diretto per i cittadini. Il sindaco Segala ha evidenziato che gli interventi vengono svolti seguendo rigide indicazioni regionali e nazionali, che individuano le specie invasive e prescrivono le modalità di contenimento, quando necessarie. Regioni e Città Metropolitana coordinano questi interventi per limitare gli effetti negativi provocati dagli animali fuori controllo all’interno degli spazi pubblici.

Questo tipo di operazioni rientra in una strategia più ampia di gestione del territorio che mira a bilanciare la tutela dell’ambiente con l’uso e la salvaguardia delle aree frequentate dalla popolazione. Le nutrie, in particolare, sono da anni sotto osservazione per il loro impatto sull’ecosistema e sugli argini di fiumi e canali, che possono subire erosione a causa del loro comportamento.

Ruolo delle autorità locali e regionali nella gestione delle specie selvatiche invasive

La gestione della fauna invasiva a San Giuliano Milanese si svolge nel quadro delle norme regionali e nazionali che regolano la tutela dell’ambiente e la sicurezza pubblica. L’intervento di abbattimento annunciato dal sindaco Marco Segala si inserisce in un contesto di responsabilità condivisa tra Città Metropolitana, Regione e Polizia Provinciale, che decidono quali specie debbano essere contenute e come farlo.

Regione Lombardia, seguendo direttive nazionali, identifica le specie di animali da considerare invasive in base al loro impatto sugli ambienti naturali e urbani. Quindi stabilisce le modalità per intervenire, affidando a enti come la Polizia Provinciale il compito di mettere in pratica le operazioni di controllo, anche attraverso metodi che includono l’abbattimento.

Il sindaco ha voluto ribadire che l’obiettivo non è il maltrattamento degli animali, ma la protezione sia delle piante del parco che della popolazione che ne usufruisce. Gli spazi pubblici necessitano di equilibrio tra la presenza della fauna e la loro sicurezza. La sorveglianza da parte di carabinieri e polizia locale durante l’operazione dimostra la volontà delle istituzioni di mantenere tutto sotto controllo, evitando situazioni di pericolo o panico tra i cittadini.

Le istituzioni si trovano spesso a dover mediare tra esigenze di conservazione e di benessere animale, inserendosi in un dibattito più vasto che coinvolge enti ambientali e opinione pubblica.

Polemica e reazioni della comunità locale sull’abbattimento nel parco

L’operazione notturna ha colto di sorpresa molti residenti di San Giuliano Milanese che hanno criticato la mancanza di una comunicazione preventiva da parte delle autorità. Commenti sui social hanno sottolineato la crudezza del metodo utilizzato per contenere conigli e nutrie, definito “un modo orrendo e assolutamente crudele”, indipendentemente da quale ente sia responsabile.

Le lamentele comuni riguardano anche la sensazione di essere stati esclusi dal processo decisionale, con la popolazione che avrebbe gradito un coinvolgimento o almeno un avviso prima dell’intervento. Qualcuno ha ironizzato sull’effetto sorpresa, anticipando che, se fossero stati avvisati, «scapperebbero tutti» gli animali da abbattere.

Questa reazione riflette un dibattito più ampio, presente in molte città italiane, che mette a confronto la necessità di gestire specie invasive con la volontà di rispettare la vita animale. Organizzazioni ambientaliste spesso esprimono critiche verso azioni che prevedano abbattimenti, proponendo alternative come la cattura o il trasferimento, modalità che richiedono però risorse e tempi più lunghi.

Il dibattito coinvolge non solo questioni tecniche ma anche etiche, con cittadini, enti e associazioni che cercano un equilibrio tra la protezione degli ambienti pubblici e la tutela della fauna. San Giuliano Milanese rientra in questa complessa realtà, dove il confronto sulle modalità di gestione della natura urbana prosegue senza soluzioni definitive.