Un progetto fotografico che dà voce a 26 migranti, provenienti da 13 Paesi diversi, raccontando le loro storie e aspirazioni. L’iniziativa, promossa dall’associazione Pietralunare e firmata dal fotografo Roberto Grillo, si inserisce nella 731ª edizione della Perdonanza Celestiniana di L’Aquila, l’evento che anima la città ogni agosto con un carico di storia e tradizione.
Volti e sogni in strada: la mostra che parla di migrazione
“Quale futuro nei nostri sogni” è il titolo della mostra che espone i ritratti di uomini e donne ospitati in strutture come Il Cenacolo degli Angeli, Mani Tese, La Perla, Futuraquila e dalla cooperativa Realize. Sono 26 persone, otto delle quali donne, arrivate da Paesi come Afghanistan, Costa d’Avorio, Iraq e altri ancora.
Ma non sono solo fotografie: ogni ritratto è stato restituito ai protagonisti, che lo hanno personalizzato con disegni, parole e segni. Così, le immagini si trasformano in messaggi vivi e profondi.
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Le foto sono esposte all’aperto, nelle vetrine di Corso Vittorio Emanuele e via Verdi, e si potranno vedere fino al 7 settembre. Usare gli spazi della città in questo modo permette a chiunque di incontrare quegli sguardi e immergersi nei sogni di chi ha lasciato la propria terra in cerca di un futuro diverso.
La tecnica “Rughe/Righe” di Grillo: tra fotografia e disegno
Roberto Grillo, fotografo con oltre 40 anni di esperienza e autore di più di 30 libri, ha realizzato questi scatti seguendo la sua tecnica chiamata “Rughe/Righe”, nata dopo il terremoto del 2009. Questo metodo unisce il ritratto fotografico a interventi grafici, che diventano un modo per raccontare storie di speranza, dolore e resistenza.
Ogni tratto disegnato sulle foto è un gesto di affermazione da parte dei migranti, un modo per resistere alle difficoltà di viaggi spesso segnati da fuga, perdita e incertezza. Grillo ha sottolineato come questi volti raccontino vite sospese, ma anche desideri profondi che non si spengono mai. Il fotografo è conosciuto a livello internazionale, con collaborazioni per testate come New York Times, Time e Washington Post.
Pietralunare e i partner: un progetto nel cuore della Perdonanza
L’iniziativa nasce dall’associazione Pietralunare, realtà culturale fondata nel 2024 da giornalisti come Paolo Fallai , Sandro Fioravanti e Claudio Mele . Il progetto fa parte del programma ufficiale della 731ª Perdonanza Celestiniana, evento che dal 23 al 30 agosto 2025 porta migliaia di persone in città per celebrare tradizioni legate al perdono e alla riconciliazione.
A sostegno del progetto ci sono anche la Polizia di Stato, la Regione Abruzzo e la Comunità di Sant’Egidio, impegnate nell’accoglienza e nella tutela dei diritti dei migranti. Grazie a queste collaborazioni, la mostra diventa uno spazio di dialogo e confronto, raccontando attraverso immagini e segni le esperienze di chi attraversa i confini.
La Perdonanza Celestiniana: storia e significato
La 731ª Perdonanza Celestiniana unisce da secoli spiritualità e cultura. Nata nel 1294 con Papa Celestino V, che inaugurò il primo Giubileo cristiano della storia, è stata riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco nel 2019. Rappresenta un simbolo di pace e riconciliazione, richiamando ogni anno fedeli, turisti e intellettuali.
L’edizione del 2025 si svolge in una città che porta ancora i segni del terremoto e delle sfide sociali legate a quell’evento. La mostra di Grillo si inserisce in questo contesto, offrendo uno sguardo sulle esperienze di migrazione e sulle speranze di futuro. Le foto esposte lungo Corso Vittorio Emanuele e via Verdi sottolineano il valore del racconto personale e collettivo in una settimana di festa e memoria per L’Aquila.
Un progetto che unisce immagini e parole, volti e sogni, raccontando storie difficili ma piene di umanità, in uno spazio aperto al confronto durante la Perdonanza Celestiniana.