Fiumicino, “Opera sproporzionata e fuori norma”: nuovo affondo contro il porto crocieristico di Fiumicino

Fiumicino, “Opera sproporzionata e fuori norma”: nuovo affondo contro il porto crocieristico di Fiumicino

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Il capogruppo regionale Claudio Marotta (SCE) chiede chiarezza sul progetto del porto crocieristico di Fiumicino e interroga la Regione Lazio sulla legittimità dell’iter.

Prosegue il confronto istituzionale e territoriale sul controverso progetto del porto crocieristico di Fiumicino. A rilanciare la questione è il capogruppo regionale di Sinistra Civica Ecologista, Claudio Marotta, che ha depositato un’interrogazione formale all’Assessore regionale al Mare, Pasquale Ciacciarelli, per chiedere chiarimenti sulla legittimità dell’iter autorizzativo e sulle competenze coinvolte.

Al centro del dibattito c’è la ripartizione delle responsabilità amministrative. Secondo Marotta, la gestione del procedimento da parte del Comune di Fiumicino sarebbe frutto di un’interpretazione non corretta della Legge Regionale 1/2020, che definisce competenze e poteri per opere di rilievo strategico. “Come può un Comune autorizzare un progetto con impatti economici, ambientali e infrastrutturali di portata nazionale e internazionale?”, si chiede il consigliere.

Dubbi istituzionali e rilievi delle autorità di garanzia

La posizione di Marotta trova sponda anche nelle recenti osservazioni critiche mosse da due enti nazionali: la Corte dei conti e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Entrambi gli organismi hanno evidenziato anomalie procedurali e criticità di merito legate al progetto. L’AGCM, in particolare, ha sottolineato come la funzione del porto debba essere valutata non solo in base alla destinazione d’uso delle superfici, ma anche considerando infrastrutture, traffico previsto e volume d’affari generato.

Altro nodo centrale è la mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale, elemento che, ad oggi, impedisce una lettura completa dei potenziali effetti sull’ecosistema costiero. “L’urgenza del porto, sbandierata per il Giubileo, è ormai smentita”, afferma Marotta, “l’opera non sarà ultimata in tempo e si procede in assenza di elementi fondamentali”.

A fronte di tutto questo, il consigliere regionale torna a chiedere una presa di posizione chiara da parte della Regione Lazio, chiamata a “ristabilire trasparenza e primato dell’interesse collettivo”. Per Marotta, è necessario che l’amministrazione regionale eserciti appieno il proprio ruolo di indirizzo e vigilanza, facendo luce sulle criticità che i comitati e le associazioni locali denunciano da anni.

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