Durante un controllo a Riola Sardo, piccolo centro in provincia di Oristano, il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha scoperto un’ampia coltivazione illegale di canapa indiana. L’indagine ha portato all’individuazione e al sequestro di migliaia di piante di cannabis, oltre a ingenti quantità di prodotti pronti alla vendita illegale. L’operazione rappresenta un colpo importante nella lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti nella regione.
Indagine e scoperta di una vasta coltivazione illegale a riola sardo
Nel corso di un’attività investigativa svolta a Riola Sardo, in provincia di Oristano, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria si sono imbattuti in una piantagione non autorizzata composta da oltre 2.500 piante di canapa indiana. L’area di coltivazione, di dimensioni rilevanti, è stata accuratamente monitorata per documentare l’entità dell’attività illecita. La presenza di tale numero di piante indica una produzione su larga scala destinata al mercato illegale.
L’impegno del reparto è stato fondamentale per rintracciare questa coltivazione nascosta, collocata in una zona probabilmente scelta per la sua privacy e per la possibilità di evitare controlli frequenti. La scoperta ha rappresentato un ulteriore avanzamento nelle indagini contro la produzione e il commercio illegale di sostanze stupefacenti nel territorio oristanese.
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Sequestro di prodotti e materiali per la lavorazione della droga
Oltre al ritrovamento delle piante, la Guardia di Finanza ha sequestrato circa 7 chilogrammi di infiorescenze di cannabis già pronte per la commercializzazione. Queste rappresentano una fase avanzata del ciclo di produzione della sostanza stupefacente, indicativa del tentativo di immissione sul mercato illegale. Il sequestro comprende anche 40 chili di residui di lavorazione, materiale spesso utilizzato per estrarre altre sostanze o per produrre derivati più concentrati.
Parte dei beni confiscati comprende oltre 2 chilogrammi di kief, una polvere ricavata dai tricomi delle piante di cannabis, nota per la concentrazione elevata di principio attivo. Questo tipo di materiale viene solitamente impiegato per creare panetti di hashish, sostanza che raggiunge prezzi elevati sul mercato nero. Il ritrovamento di queste quantità conferma come la piantagione non fosse solo destinata alla semplice coltivazione, ma a tutta la filiera di produzione della droga.
Impatto Sull’attività di contrasto al mercato illegale in Sardegna
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Oristano segna un passo significativo nella repressione delle coltivazioni illegali di cannabis in Sardegna. La scoperta di un impianto di queste dimensioni denota la presenza di organizzazioni strutturate impegnate nella produzione e distribuzione di sostanze stupefacenti. Interventi mirati come questo contribuiscono a limitare la disponibilità di droga, danneggiando i canali di approvvigionamento attivi nella regione.
La capillare attività investigativa svolta in territorio sardo mostra l’attenzione delle forze dell’ordine verso fenomeni legati al narcotraffico, spesso collegati a reti più ampie. Il controllo di aree agricole consente di intercettare colture nascoste, spesso difficili da individuare senza un piano dettagliato. L’operazione a Riola Sardo si inserisce in una serie di iniziative volte a stroncare la diffusione della cannabis illegale, con ricadute positive sulla sicurezza locale e sul contrasto del crimine organizzato.