Teramo, polemiche sul polo logistico di Protezione Civile a Notaresco: mozione contro il ridimensionamento

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Proteste a Notaresco per il ridimensionamento del polo logistico di Protezione Civile. - Gaeta.it

Sofia Greco

11 Settembre 2025

La provincia di Teramo si trova al centro di una discussione politica sulla sorte del polo logistico di Protezione Civile con sede a Notaresco. La questione nasce da indiscrezioni di chiusura del presidio, poi smentite ufficialmente ma accompagnate da un ridimensionamento che sposta alcune unità verso L’Aquila. La mozione presentata da Giovanni Cavallari punta a bloccare ogni riduzione per tutelare un servizio fondamentale nella gestione delle emergenze regionali.

Mozione in consiglio regionale contro la riduzione del polo logistico

Giovanni Cavallari, capogruppo di Abruzzo Insieme in Consiglio regionale, ha promosso una mozione per salvaguardare il polo logistico di Protezione Civile a Notaresco. L’atto nasce dopo la diffusione di notizie riguardanti la possibile chiusura del presidio. Cavallari ha precisato che la mozione è una reazione alla recente decisione di trasferire parte del personale verso la sede regionale dell’Aquila, una scelta che potrebbe indebolire la funzionalità dell’intero polo.

La mozione si basa su un tema centrale: l’importanza dei poli logistici locali nella risposta rapida a emergenze di varia natura. Il consigliere ha sottolineato che la presenza di centri operativi logisticamente strategici contribuisce a una gestione più efficace delle crisi. La mozione intende anche evidenziare la necessità di mantenere inalterate le risorse umane e materiali presenti a Notaresco per garantire tempi di intervento rapidi.

L’iniziativa, rivolta a ottenere un voto unanime, invita la Regione Abruzzo a evitare interventi che riducono capacità operative nei territori periferici. Cavallari ha fatto un esplicito riferimento a modelli positivi come quello del Veneto, che ha investito in modo sostanzioso nel rafforzamento dei suoi poli logistici di Protezione Civile.

La posizione dell’agenzia regionale e i rischi per la funzionalità territoriale

Maurizio Scelli, recentemente nominato direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, ha respinto la notizia della chiusura del polo logistico a Notaresco, ma ha confermato che alcune unità di personale verranno trasferite alla sede principale dell’Aquila. Si tratta di una riallocazione che, secondo Scelli, rientra in una ristrutturazione organizzativa.

L’agenzia ha sottolineato l’importanza di razionalizzare il personale per ottimizzare la gestione delle risorse, ma questa scelta ha raccolto contrasti a livello politico e sindacale. A preoccupare è il possibile indebolimento della presenza locale che potrebbe allungare i tempi di risposta in caso di emergenze nella provincia di Teramo.

Il polo logistico di Notaresco è stato individuato nel 2020 proprio per la sua posizione strategica, con vicinanza ai caselli autostradali e posizione centrale nel territorio regionale. Questa collocazione consente alla colonna mobile regionale di muoversi velocemente e intervenire in modo tempestivo sul territorio. Il trasferimento di personale rischia di compromettere questa capacità, creando un possibile vulnus nel sistema di Protezione Civile abruzzese.

Il rischio più evidente riguarda la gestione di nuovi eventi emergenziali, che negli ultimi anni hanno interessato l’Abruzzo in diverse forme. Un presidio logistico meno efficiente potrebbe rallentare operazioni di soccorso e supporto alla popolazione, mettendo a repentaglio la preparazione sul campo. Per questo, il tema è al centro di dibattiti istituzionali e sindacali.

Il valore strategico del polo logistico e la richiesta di potenziamento

Il polo logistico di Notaresco rappresenta un asset fondamentale per la gestione delle situazioni di emergenza nella Provincia di Teramo e più in generale in Abruzzo. La regione nel 2020 scelse l’immobile detto Villa Clemente proprio per rendere operativo un nuovo centro di raccolta e distribuzione di materiali, capace di assicurare un rapido intervento in caso di calamità naturali o eventi straordinari.

La funzione del polo logistico si basa sulla riduzione dei tempi di reazione, ottenuta grazie alla posizione centrale rispetto alle aree vulnerabili della regione e al collegamento diretto con il sistema autostradale. Questa configurazione logistica permette di organizzare in modo efficiente la colonna mobile, riducendo ritardi e facilitando la mobilitazione tempestiva di risorse e mezzi.

La mozione di Cavallari invita la Regione Abruzzo a non solo mantenere attivo il polo di Notaresco, ma anche a seguire l’esempio di altre regioni, come il Veneto, che ha stanziato risorse per ampliare le strutture di Protezione Civile. Il riferimento a Veneto illumina una strada diversa da quella del ridimensionamento, puntando invece al rafforzamento di presidi territoriali per garantire una risposta più efficace alle emergenze.

Il dibattito arriva in un contesto in cui la sicurezza civile è un tema essenziale per la comunità abruzzese. Mantenere e potenziare il polo logistico significa non solo conservare una struttura, ma garantire che il sistema di Protezione Civile possa operare in modo puntuale e coordinato ogni volta che la popolazione si trovi in difficoltà.

La discussione a livello regionale prosegue, ma finora la posizione dei sostenitori della mozione appare netta nel chiedere un’intervento deciso per mantenere integra la presenza e funzionalità del polo logistico a Notaresco, evitando spostamenti di personale e risorse che possano comprometterne il ruolo strategico.