Negli ultimi anni, i monopattini elettrici sono diventati comuni sulle strade italiane, ma la loro crescente diffusione ha sollevato nuovi problemi legati alla sicurezza e al rispetto delle norme. Un episodio avvenuto ad Alessandria nel weekend scorso ha messo in luce questi rischi, con un giovane fermato dalla Polizia in condizioni di chiara ebbrezza mentre guidava un monopattino motorino sulla carreggiata.
Fermo notturno di un monopattino in stato di ebbrezza: i fatti di Alessandria
Durante un normale servizio di pattugliamento notturno, la Polizia di Alessandria ha bloccato un 26enne che procedeva con difficoltà lungo la strada a bordo di un monopattino elettrico. Il mezzo, caratterizzato da movimenti irregolari che attiravano l’attenzione, ha spinto gli agenti a sottoporre il guidatore all’etilometro. Gli esami hanno certificato un tasso alcolemico superiore di quasi tre volte al limite massimo consentito.
Questo controllo ha portato a una denuncia per guida in stato di ebbrezza nei confronti del giovane e a diverse multe amministrative per infrazioni al Codice della strada. La Polizia ha spiegato che il comportamento non era frutto di una semplice bravata, ma di una sottovalutazione delle regole che riguardano i veicoli leggeri. Il ragazzo, infatti, aveva assunto alcol pensando di poter guidare il monopattino senza conseguenze, ma la legge non prevede eccezioni in questi casi.
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Il caso è emblematico perché mette in evidenza una situazione diffusa soprattutto nelle ore serali e notturne, in cui l’abuso di alcol si somma alla guida di mezzi senza adeguata attenzione alla sicurezza. Lo scenario si complica per la facilità con cui questi dispositivi sono oggi accessibili e per l’assenza di un obbligo di patente o requisito equivalente per il loro uso, ma questo non solleva chi li guida dalla responsabilità.
La disciplina legale che vale anche per i monopattini elettrici: non solo biciclette
Il monopattino elettrico è inquadrato dalla legge come un mezzo leggero assimilabile alla bicicletta. Ciò significa che le norme relative alla guida sono sostanzialmente le stesse, includendo l’applicazione dell’articolo 186 del Codice della strada, che riguarda la guida in stato di ebbrezza. Le sanzioni variano in base al livello di alcolemia e possono comportare multe salate, oltre a procedimenti penali.
Una differenza importante riguarda la patente: per guidare un monopattino non serve, quindi non è possibile che questa venga sospesa o revocata. Questo però non elimina la responsabilità penale e civile del conducente, che rischia sanzioni e denunce qualora guidi in stato di alterazione. Il quadro normativo chiarisce che la strada è uno spazio condiviso e che le regole devono essere rispettate da ogni tipologia di veicolo, senza eccezioni.
L’errore più comune riguarda la percezione del monopattino come un mezzo “innocuo” o privo di rischi. In realtà, la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze può compromettere la capacità di controllo e mettere in pericolo sia il conducente sia chi si trova nei paraggi. Incidenti anche gravi dipendono spesso da distrazioni o da manovre sbagliate eseguite senza lucidità.
Impatto sulla sicurezza urbana e comportamenti a rischio nella micromobilità
L’intervento della Polizia di Alessandria ha acceso i riflettori su un problema attuale legato alla sicurezza della micromobilità urbana. I monopattini, soprattutto nelle grandi città, sono diventati un mezzo molto utilizzato per brevi spostamenti cittadini, considerati più sostenibili rispetto all’auto privata. Nonostante i vantaggi ambientali, emergono criticità che coinvolgono la scarsa prudenza di alcuni utenti.
Tra queste, l’uso improprio notturno senza casco o dispositivi di protezione, la guida sotto l’influsso di alcol e l’indifferenza verso i rischi che queste azioni comportano. Incidenti e ferimenti si verificano non solo per carenza di attrezzatura, ma proprio perché i conducenti non rispettano i limiti di velocità o si mettono in condizioni pericolose.
Il caso di Alessandria non è isolato, ma parte di un contesto più ampio in cui la polizia locale intensifica i controlli per reprimere comportamenti scorretti. I momenti di maggiore attenzione, soprattutto in periodi festivi o di fine estate, coincidono con un aumento degli spostamenti serali e delle occasioni di consumo di alcol, che amplificano il rischio.
L’esigenza di una cultura della responsabilità per utenti della mobilità leggera
Le norme esistono in modo chiaro, ma manca spesso un atteggiamento responsabile da parte degli utenti di monopattini e biciclette. È frequente la convinzione che piccoli mezzi elettrici non possano causare danni seri, ma esperienze e dati sulla sicurezza mostrano tutt’altro. Basta una caduta o un impatto a velocità moderata per provocare lesioni.
Le autorità, anche attraverso comunicati pubblici come quello diffuso in seguito all’arresto di Alessandria, ricordano che rispetto delle regole e sobrietà sono fondamentali. Ogni persona che guida, qualunque sia il mezzo, deve tenere conto che la strada è condivisa con pedoni, automobili e altri veicoli. L’attenzione alla sicurezza non è mai un optional.
Oltre alla repressione, emerge la necessità di campagne di sensibilizzazione mirate in grado di modificare comportamenti e aumentare la consapevolezza dei rischi. Non bastano solo le multe o le denunce per fermare l’imprudenza, serve un cambiamento nella percezione della mobilità, che coinvolga l’intera comunità urbana.