Brigitte bardot a 90 anni parla dei rimpianti, della vita reclusa e della battaglia per gli animali

Brigitte bardot a 90 anni parla dei rimpianti, della vita reclusa e della battaglia per gli animali

Brigitte Bardot, a 90 anni, vive isolata nella villa La Madrague a Saint-Tropez, critica il cinema contemporaneo e continua la sua battaglia contro la caccia alla volpe come attivista per i diritti degli animali.
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Brigitte Bardot, a 90 anni, riflette sulla sua vita isolata a Saint-Tropez, critica il cinema odierno e si impegna attivamente nella difesa degli animali, mantenendo un ruolo pubblico diverso da quello di attrice. - Gaeta.it

Brigitte Bardot, icona del cinema e nota attivista per i diritti degli animali, si è aperta in un’intervista a Bfm Tv raccontando la sua attuale condizione di vita, lontana dai riflettori, e i rimpianti nati nel corso degli anni. A 90 anni, l’attrice che ha segnato la storia del cinema francese riflette sul passato, critica il presente artistico e sottolinea l’impegno costante contro la caccia alla volpe.

La vita isolata nella villa di saint-tropez e il desiderio di normalità

Brigitte Bardot vive quasi da reclusa nella sua villa “La Madrague”, situata a Saint-Tropez, località della Costa Azzurra dove si è ritirata da tempo. La scelta di una vita appartata nasce da una volontà precisa: evitare il clamore e preservare l’intimità. In questa condizione di isolamento volontario, la simpatica attrice ha confessato di rimpiangere una semplice esperienza quotidiana come andare in un bistrot a bere un caffè, un gesto che per lei rimane irraggiungibile a causa della sua stessa esclusione dal mondo esterno.

Un animo in parte prigioniero di se stesso

L’intervista ha svelato un animo in parte prigioniero di se stesso. Bardot ha ammesso apertamente una sorta di autocostruita clausura, che non ha mai smesso di alimentare. La villa di Saint-Tropez rappresenta quindi sia una protezione che un limite, definendo ogni giorno la sua routine. La battaglia contro la caccia alla volpe è per lei un motivo di coinvolgimento concreto, spesso vissuto come un atto contro la brutalità umana verso la natura.

Le critiche di brigitte bardot al cinema e alla televisione contemporanei

Dopo un lungo silenzio televisivo durato più di dieci anni, Bardot si mostra distante e poco interessata rispetto all’attualità cinematografica e televisiva. La sua opinione sul cinema di oggi è dura e senza giri di parole. Lo definisce “noioso” e privo della capacità di far sognare. Secondo lei, la narrazione contemporanea sembra concentrarsi su tematiche sociali senza riuscire a coinvolgere emotivamente e a offrire intrattenimento.

La televisione e i film del passato

Un ulteriore punto critico riguarda la televisione, che non propone i film del passato, compresi quelli in cui la stessa Bardot ha recitato. Tra tutte le sue opere, vorrebbe che venisse ritrasmesso “L’ours et la poupée” , realizzato nel 1970. Lo considera un film fresco, semplice e divertente, che si distingue dalla tendenza attuale di puntare sulle star e sulle tematiche complesse, ma spesso meno godibili. Il lavoro con Jean-Pierre Cassel, definito straordinario, rimane una delle esperienze più piacevoli del suo percorso artistico.

Un addio deciso al cinema e il riconoscimento legato alla sua carriera

Brigitte Bardot non si concentra più sulla sua carriera di attrice, che ha lasciato nel 1973. Ribadisce di non pentirsi della decisione di abbandonare il grande schermo, scelta maturata per non essere “lasciata” da un settore in crisi creativa. Nel corso degli ultimi anni, infatti, aveva constatato la mancanza di sceneggiature coinvolgenti, storie forti e direttori artistici con una visione chiara.

Il ruolo diverso di bardot

Il suo ritiro non rappresenta un distacco dal pubblico, bensì la conquista di un ruolo diverso. Rivendica con orgoglio che proprio grazie alla fama ottenuta come attrice è riuscita a costruire una riconoscibilità globale, che le permette di essere oggi una voce nota nella tutela degli animali. La notorietà le ha aperto le porte di un dialogo pubblico che ora usa per portare avanti iniziative legate all’ambiente e agli esseri viventi.

Il racconto di Brigitte Bardot a 90 anni si rivela una narrazione dove la riflessione sul proprio passato si intreccia con la denuncia verso un presente considerato insoddisfacente, oltre alla volontà di mantenere un ruolo attivo su temi di grande attualità, come la protezione della fauna selvatica e il contrasto alla caccia.

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