Donald Trump si è presentato nello Studio Ovale della Casa Bianca durante una conferenza stampa insieme al presidente della Fifa, Gianni Infantino, indossando un cappello rosso con la scritta “Trump was right about everything”. L’incontro, che ha riguardato i prossimi Mondiali di calcio del 2026, ha visto momenti di simpatia e scambi informali tra i due leader, con Trump che ha scherzato prendendo in mano il trofeo della Coppa del Mondo.
Il cappello rosso di trump e il clima della conferenza stampa
La scena ha catturato l’attenzione per il messaggio evidente stampato sul cappello rosso indossato da Donald Trump. La frase “Trump was right about everything” era ben visibile mentre Trump sedeva nello storico studio al centro del potere americano. Un dettaglio che ha subito attratto i media, inserendo un elemento personale in quella che era una conferenza pubblica ufficiale. Trump non ha rinunciato a un tono scherzoso: mentre sosteneva il trofeo della Coppa del Mondo, ha chiesto a Infantino se poteva tenerla, una battuta leggera in un contesto istituzionale.
Questa immagine ha offerto un contrasto tra la formalità del luogo e la spigliatezza del leader americano. La presenza di Infantino ha aggiunto un ulteriore risalto mediatico alla scena, dato il ruolo centrale del presidente Fifa nell’organizzazione del Mondiale che sta avvicinandosi. I dettagli della conferenza hanno enfatizzato il legame tra il calcio e la politica statunitense in vista dell’evento sportivo più atteso a livello mondiale.
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Gianni Infantino e il passaggio simbolico del trofeo della Coppa Del Mondo
Gianni Infantino è intervenuto durante la conferenza per consegnare simbolicamente la Coppa del Mondo a Donald Trump. Nel suo discorso ha ricordato che, ufficialmente, solo chi vince il torneo può sollevare il trofeo, sottolineando così il carattere simbolico di quel gesto. Ha invitato i tifosi a visitare gli Stati Uniti in occasione dei Mondiali del 2026, un invito rivolto alla vasta comunità calcistica internazionale.
Durante la presentazione, Infantino ha mostrato un atteggiamento cordiale e ha descritto l’entusiasmo legato a un evento che si terrà in tre paesi: Stati Uniti, Canada e Messico. Il presidente Fifa ha inoltre annunciato che il sorteggio dei gironi per la competizione avverrà il 5 dicembre al Kennedy Center di Washington, un luogo scelto per la sua rilevanza culturale. L’evento si preannuncia come un momento cruciale per la definizione dei match e per una nuova fase di avvicinamento al torneo.
I mondiali di calcio 2026 e la loro organizzazione trilaterale nordamericana
L’edizione 2026 dei Mondiali di calcio si terrà in una forma inedita, ospitata da tre nazioni: Stati Uniti, Canada e Messico. Questo modello condiviso rappresenta un tentativo di ampliare la portata dell’evento sportivo e di coinvolgere milioni di appassionati in Nord America. La decisione di organizzare il torneo in questi tre paesi crea aspettative elevate sia per gli organizzatori che per i tifosi.
Il 5 dicembre è la data stabilita per il sorteggio ufficiale dei gironi, che si svolgerà al Kennedy Center di Washington. Sarà un momento importante perché definirà il quadro delle sfide che si giocheranno, portando il pubblico a seguire con attenzione le scelte delle squadre. L’organizzazione coinvolge molteplici enti e attori, tuttavia l’attenzione resta alta nei confronti della capacità delle nazioni ospitanti di coordinare questo evento su vasta scala.
Gli Stati Uniti, come paese ospitante principale, si preparano ad accogliere migliaia di tifosi da tutto il mondo e a garantire la sicurezza e l’efficienza delle strutture usate per il calcio. Questo significa investimenti negli stadi, nei trasporti e nei servizi legati all’accoglienza internazionale. Lo spirito di questa edizione rispecchia una nuova dimensione del torneo, dove la collaborazione internazionale è al centro e rappresenta una vera sfida logistica e organizzativa.