Teramo, incontro di studi su difformità edilizie e norme Abruzzo 2025 tra critiche e proposte

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Teramo, confronto su difformità edilizie e futuro delle norme Abruzzo 2025 - Gaeta.it

Donatella Ercolano

13 Settembre 2025

L’Università di Teramo ha ospitato un confronto tecnico-giuridico sul decreto edilizio nazionale e la nuova legge regionale abruzzese, con l’obiettivo di evidenziare difficoltà e possibili vie per una corretta applicazione delle norme. L’evento ha raccolto esperti del campo urbanistico, giuristi, tecnici comunali e rappresentanti istituzionali per discutere le implicazioni pratiche dei provvedimenti legislativi in vigore.

Il contesto dell’evento e i protagonisti della discussione

Il 12 settembre 2025, presso il Campus “A. Saliceti” di Teramo, si è svolta una giornata di studi dedicata alle difformità edilizie, con particolare attenzione al D.P.R. 380/2001 e alla recente legge regionale abruzzese n. 19 del 24 giugno 2025, nota come “Salva Casa”. L’iniziativa è stata promossa dal professor Diego De Carolis, docente nell’ateneo teramano, in collaborazione con gli Ordini professionali di Architetti, Ingegneri e Geometri della provincia, oltre a UNITEL, l’Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali.

Il dibattito ha coinvolto accademici come Stefano Scoca, del Dipartimento di Scienze Politiche dell’università, insieme a Salvatore Di Bacco, funzionario comunale e membro del Comitato Scientifico UNITEL. Hanno partecipato, inoltre, magistrati e dirigenti regionali: Tommaso Capitanio del TAR Marche, Anna Caporale e Maria Laura Simeoni del Servizio Legislativo della Regione Abruzzo, Raffaele Di Marcello presidente regionale di UNITEL, e Donato di Ludovico, docente dell’Università dell’Aquila e presidente INU Abruzzo e Molise.

La conclusione dei lavori è stata affidata a Claudio Contessa, presidente della VII sezione del Consiglio di Stato, dopo un confronto partecipato e ricco di spunti che ha coinvolto la platea di tecnici e rappresentanti istituzionali presenti.

Le criticità evidenziate sul quadro normativo nazionale e regionale

Gli interventi di Salvatore Di Bacco e Raffaele Di Marcello hanno messo in luce le persistenti difficoltà generate dal quadro legislativo nazionale, originato con un decreto legge destinato a regolare il vasto patrimonio edilizio italiano. Le norme, a distanza di anni, risultano poco operative nella pratica, complicando l’azione sia dei professionisti che degli enti locali.

Di Marcello ha evidenziato come la complessità normativa crei una situazione di incertezza per i tecnici liberi professionisti. Essi infatti faticano a distinguere con chiarezza quali difformità rientrino nelle categorie di abuso edilizio e quali siano le sanzioni effettive da applicare. Analogamente, gli ufficiali tecnici dei comuni si trovano a dover svolgere ruoli di consulenza e interpretazione oltre il loro mandato istituzionale.

Questa confusione è aggravata dal modo in cui le disposizioni regionali si devono confrontare con le indicazioni statali, oltre che con le richieste del Governo e le valutazioni della Corte Costituzionale. In Abruzzo, quindi, il percorso per applicare correttamente la nuova norma “Salva Casa” risulta particolarmente articolato, un rischio che può rallentare le procedure o generare interpretazioni difformi sul territorio.

Lo scambio istituzionale e il ruolo formativo di unitel e degli enti locali

Unitel ha sottolineato il valore dell’incontro come momento di dialogo tra soggetti pubblici, professionisti e accademici, teso a favorire un raccordo operativo sui temi edilizi. Di Marcello ha ringraziato la Regione Abruzzo per la disponibilità mostrata a recepire proposte e osservazioni provenienti dagli enti locali e dai tecnici, imprescindibili per affinare le applicazioni legislative. Ha riconosciuto inoltre l’importanza dell’apporto fornito dall’Università di Teramo e dagli ospiti intervenuti.

Oltre all’aspetto di dibattito, durante la giornata si è avviato un percorso formativo organizzato dal Centro studi UNITEL, guidato da Di Bacco. Questa iniziativa punta a offrire agli operatori pubblici un programma di aggiornamento per assolvere agli obblighi formativi previsti per i dipendenti pubblici. Le attività formative verranno svolte in partnership con gli Ordini professionali e l’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Tra i temi futuri, sono previsti ulteriori appuntamenti dedicati alla normativa edilizia e urbanistica, che coinvolgeranno le quattro province abruzzesi. L’obiettivo è estendere il confronto e il coordinamento tra i vari soggetti istituzionali e professionali, con particolare attenzione alle specificità territoriali.

Contributi accademici e riflessioni dal Consiglio Di Stato

La presenza di accademici e giudici ha arricchito il confronto con elementi di approfondimento giuridico e tecnico. Il professor Stefano Scoca ha fornito un quadro di analisi politica, mentre la dirigente regionale Anna Caporale e la funzionaria Maria Laura Simeoni hanno illustrato le questioni legislative nel dettaglio.

L’intervento di Tommaso Capitanio, consigliere del TAR Marche, ha portato sotto i riflettori il ruolo giurisdizionale nel dirimere controversie legate a difformità edilizie, un aspetto cruciale vista la complessità normativa attuale.

Il dibattito si è chiuso con l’intervento di Claudio Contessa, presidente della VII sezione del Consiglio di Stato, che ha sintetizzato i punti principali emersi e ribadito l’importanza di una condivisione tra enti e professionisti per dare una risposta concreta e omogenea all’attuazione delle normative.

Questa giornata di studio conferma come in Abruzzo ci sia una spinta a costruire strumenti e relazioni per affrontare con maggiore chiarezza e praticità le tematiche edilizie, cruciali anche per la sicurezza e la gestione del territorio.