Il recente tentato omicidio avvenuto a Prato ha sollevato un velo sulle dinamiche sommerse di illegalità che affliggono il distretto della Chinatown locale. Un uomo di nazionalità cinese, vittima di un’aggressione con arma da taglio, è stato ricoverato in gravi condizioni ma è riuscito a raccontare la sua tragica esperienza. La vicenda si sviluppa all’interno di una stamperia di abiti da donna, dove si concentrano attività lavorative illecite e condizioni di sfruttamento.
I fatti dell’aggressione
La notte tra sabato e domenica, in via Pistoiese, un uomo è stato colpito da diverse coltellate all’interno di una stamperia che impiega una trentina di lavoratori. Dopo le prime cure all’ospedale Santo Stefano, il ferito è stato operato e, una volta stabilizzato, ha fornito deporre sugli eventi che hanno portato alla brutale aggressione. Secondo quanto riferito dalla vittima, l’aggressore sarebbe un suo collega di lavoro, per il quale sarebbe scattata la caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine.
L’operazione dei Carabinieri
Nel corso della notte, i carabinieri hanno eseguito un blitz nel laboratorio e nei relativi dormitori. La perquisizione ha rivelato una situazione allarmante: tra i dodici lavoratori rinvenuti, vi erano cinque persone senza permesso di soggiorno, sistemate in condizioni precarie nei dormitori sopra agli uffici della stamperia. La situazione è stata ulteriormente complicata dalla presenza di un sistema di videosorveglianza e di una via di fuga non autorizzata, che permetteva ai lavoratori di lasciare il luogo di lavoro indisturbati.
Leggi anche:
Sfruttamento e arresto del titolare
Il titolare della stamperia è stato arrestato in flagranza di reato, accusato di sfruttamento lavorativo. Le indagini, dirette dalla Procura di Prato sotto il coordinamento del procuratore Luca Tescaroli, mirano a svelare l’entità delle attività illegali che si svolgono all’interno della stamperia. Al fine di garantire il corretto svolgimento delle operazioni, le autorità hanno coinvolto anche il dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro, evidenziando la gravità della situazione lavorativa per i dipendenti, in gran parte non in regola.
Una realtà da affrontare
La vicenda mette in luce una problematica più ampia legata al lavoro irregolare e alle condizioni di vita precarie a cui molti lavoratori sono sottoposti. Il distretto di Chinatown a Prato, con la sua popolazione cinese in forte crescita, continua ad affrontare sfide significative, dalla sicurezza al rispetto dei diritti lavorativi. Questo tipo di episodi sottolinea la necessità di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni per garantire condizioni di lavoro dignitose e per combattere lo sfruttamento.