Roma promuove l'arte sacra: la basilica di Santa Maria in Montesanto come centro di interazione culturale

Roma promuove l’arte sacra: la basilica di Santa Maria in Montesanto come centro di interazione culturale

La Pontificia Accademia di Teologia promuove un dialogo tra arte e fede nella basilica di Santa Maria in Montesanto, creando iniziative per affrontare il degrado sociale attraverso nuovi linguaggi spirituali.
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Roma promuove l'arte sacra: la basilica di Santa Maria in Montesanto come centro di interazione culturale - Gaeta.it

L’importanza di un dialogo tra arte e fede torna al centro delle riflessioni della Pontificia Accademia di Teologia con una serie di eventi che richiamano artisti e visitatori di ogni genere. La basilica di Santa Maria in Montesanto, conosciuta come “Chiesa degli artisti”, diventa un crocevia di iniziative artistiche e teologiche volte a promuovere un nuovo linguaggio capace di superare il distacco tra il mondo della cultura e la spiritualità. Diversi artisti, credenti e non, si uniscono per dare vita a una nuova alleanza che affronti le sfide del degrado sociale attuale.

La basilica degli artisti: un nuovo punto di riferimento

La basilica di Santa Maria in Montesanto a Roma si trasforma in un laboratorio di idee, dove la teologia e l’arte si fondono per dare vita a progetti inediti. Sotto la direzione del presidente della Pontificia Accademia di Teologia, monsignor Antonio Staglianò, che recentemente è stato nominato rettore, questo spazio sacro è diventato un ponte tra i linguaggi della fede e dell’arte. A tal fine, Papa Francesco ha espresso il desiderio di creare un luogo accessibile a tutti, dove il messaggio evangelico possa raggiungere anche coloro che si sentono distanti dalla Chiesa.

Art on Plaza” rappresenta uno dei primi esempi di questo nuovo approccio. Si tratta di un evento che coinvolgerà visitatori e artisti fino al 23 febbraio, attraverso la proiezione di opere sacre digitali. La piazza del Popolo si trasforma in una galleria d’arte a cielo aperto, ridisegnando il modo di percepire l’arte sacra e la sua connessione con la vita quotidiana. Qui, i visitatori non sono semplici spettatori, ma diventano parte integrante di un’installazione dinamica, rompendo così le barriere tra l’arte e il pubblico.

Arte e teologia: nuovi linguaggi per comunicare il Vangelo

Il progetto “Art on Plaza” è stato ideato dagli artisti Paolo Ferigo e Stefano Favaretto, e rappresenta un tentativo di rinnovare il modo di comunicare il Vangelo. Monsignor Staglianò, in una recente intervista, ha enfatizzato come la sempre crescente complessità della società moderna richieda nuovi linguaggi per comunicare la cristianità. La teologia dovrebbe, secondo il presidente della Pontificia Accademia di Teologia, allargare i suoi confini, cercando di rispondere alle problematiche contemporanee attraverso l’estetica e l’arte. In questa visione, la “pop theology”, con la sua capacità di avvicinare le persone alla spiritualità, diventa essenziale.

Staglianò suggerisce che la conversione verso un cristianesimo autentico richiede un cambiamento profondo nell’individuo, spronando le persone a vivere secondo il comandamento dell’amore reciproco. L’intento è trasformare la teologia in uno strumento di comunicazione accessibile, capace di raggiungere non solo i fedeli, ma anche coloro che si sentono lontani dalla Chiesa.

La missione di Papa Francesco e il futuro della Chiesa degli artisti

Il mandato del Papa per la “Chiesa degli artisti” è chiaro: portare la gioia del Vangelo al maggior numero possibile di persone, soprattutto ai giovani. È con questo obiettivo che la basilica sta sviluppando nuove iniziative culturali. Con il recente Motu ProprioAd theologiam promovendam”, il pontefice ha approvato statuti che rimodellano la Pontificia Accademia di Teologia, delineando un percorso accademico, sapienziale e solidale.

Tra i prossimi eventi, si prevede una presentazione dell’opera “Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia” di Aldo Cazzullo, accompagnata da un dibattito teologico. Saranno ospitati concerti di musica classica e riflessioni su come i testi di artisti contemporanei possano essere riletti attraverso la luce del Vangelo. Questo approccio dimostra il continuo impegno della Chiesa nel trovare nuovi modi per rimanere rilevante nella società attuale.

Creare una nuova alleanza contro il degrado sociale

Il profondo disinteresse che si avverte in alcune parti della società verso i valori umani e spirituali ha portato a una situazione di degrado. Staglianò sottolinea l’urgenza di stabilire un’alleanza con artisti di ogni genere, che, utilizzando il loro linguaggio simbolico, possano illuminare il mistero dell’esistenza umana. La comprensione reciproca tra credenti e non credenti, attraverso forme d’arte e di espressione, è considerata un passo fondamentale per affrontare le sfide contemporanee.

Questa nuova alleanza mira a creare una rete di esperienze e di riflessioni che possano contrastare la crescita di una “barbarie dal volto umano”. La bellezza, l’arte e la spiritualità possono rivelarsi strumenti potenti per combattere l’apatia e il disincanto, offrendo un nuovo cammino di speranza e crescita personale.

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