La città della Spezia, nel levante, potrebbe vedere una trasformazione significativa grazie a una proposta progettuale presentata da Confartigianato. Questo piano mira a sviluppare una darsena nell’area dell’ex centrale Enel, contestualmente al canale navigabile che promette non solo valorizzazione economica ma anche sicurezza idraulica per la zona industriale e retroportuale. L’iniziativa, se attuata, prevede un ampliamento della nautica e della viabilità nella regione, con importanti benefici per l’intera comunità.
la progettazione della darsena e del canale navigabile
Il progetto, ideato dagli architetti Cristiano Ruggia e Andrea Schiffini, prevede la creazione di una darsena rettangolare di dimensioni 328×160 metri, integrata da un canale navigabile lungo circa un chilometro. Quest’ultimo non solo faciliterebbe l’accesso al mare per imbarcazioni di diverse grandezze, ma funzionerebbe anche come scolmatore delle acque, prevenendo potenziali allagamenti dell’area.
L’idea è quella di sviluppare un’infrastruttura che supporti la grande nautica, con la possibilità di realizzare capannoni dedicati a questa filiera. L’architetto Schiffini sottolinea l’importanza di questo progetto, che potrebbe attrarre una serie di attività collegate alla nautica. La realizzazione di un anello viario attorno al canale migliorerebbe notevolmente la viabilità, contribuendo a snellire il traffico nelle strade limitrofe al porto commerciale.
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Il potenziale dell’area, attualmente di proprietà di Enel Produzione, è significativo, con l’ente che ha già diviso il terreno in due lotti per gestire i futuri sviluppi. È importante notare che il primo lotto dell’ex carbonile non entrerà nel progetto, poiché è oggetto di interesse da parte di Leonardo, un colosso dell’industria.
l’importanza della ricalibratura urbanistica
Dal punto di vista urbanistico, il progetto necessiterà di una ricalibratura della variante al piano urbanistico, attuata dal Comune della Spezia nel giugno 2022. Questa operazione è fondamentale per consentire la realizzazione delle opere proposte e rispondere in modo efficace alle esigenze della blue economy, che già conta un’importante concentrazione di aziende in quella fascia della città.
L’architetto Ruggia afferma che si tratta di un progetto flessibile che potrebbe soddisfare le richieste di vari attori economici e sociali. L’idea di una darsena accessibile e ben collegata alla rete viaria offre l’opportunità di sfruttare appieno le potenzialità di crescita del territorio, valorizzando ulteriormente la nautica locale e il porto stesso.
prospettive di sviluppo per la comunità
La proposta di Confartigianato non si limita a migliorie infrastrutturali, ma si complessa di visioni strategiche per il futuro. Giuseppe Mencheli, direttore di Confartigianato La Spezia, mette in luce il potenziale di crescita che questa iniziativa potrebbe generare, liberando un milione di metri quadri attualmente soggetti a vincoli geologici. Queste misure potrebbero rappresentare una risposta concreta alle necessità di chi vive e lavora in zona.
Inoltre, l’area complessiva di circa 100 ettari, secondo le stime dei progettisti, garantirebbe una significativa riduzione del rischio di esondazioni, creando un ambiente più sicuro per le attività economiche presenti. Si parla quindi di una riqualificazione dell’intero contesto, che va ben oltre la mera costruzione di spazi nautici, ma abbraccia un concetto più ampio di sviluppo sostenibile e attenzione verso le problematiche ambientali.
Con il potenziale di collegare la darsena e il canale navigabile al sistema economico locale, la proposta di Confartigianato si dimostra un passo importante verso un futuro più integrato e soddisfacente per la comunità spezzina.