Un’operazione dei carabinieri della compagnia di Ostia a Fiumicino ha portato alla denuncia di sette gestori di attività commerciali per furto di energia elettrica. Il controllo, supportato da diverse unità specializzate, ha coinvolto numerosi sopralluoghi sul territorio, con denunce, multe e sanzioni a seguito delle verifiche.
Controlli serrati tra il litorale e il centro di Fiumicino
I carabinieri di Ostia hanno intensificato la loro presenza a Fiumicino, puntando l’attenzione sulle zone segnate da degrado urbano e lungo la costa, su indicazione del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini. All’operazione hanno partecipato il Nucleo Ispettorato del Lavoro , il Nucleo Antisofisticazione e Sanità , il Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria e tecnici della rete elettrica.
Nel corso dei controlli sono state identificate 250 persone e ispezionati 133 veicoli. Tra queste, un uomo è finito in carcere per un’ordinanza di custodia cautelare, che ha sostituito una misura restrittiva precedente. Sono scattate dodici denunce a piede libero e altrettante segnalazioni al Prefetto per uso di droghe leggere.
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Non sono mancati i verbali per infrazioni al Codice della Strada, con multe per un totale di 5.100 euro. Controllati anche tre stabilimenti balneari: qui sono emerse violazioni nelle norme sanitarie e del lavoro, con ammende che superano i 14.000 euro complessivi.
Furto Di Energia: sette gestori nei guai
L’indagine ha coinvolto sette titolari di bar, ristoranti e pescherie a Fiumicino, denunciati per aver manomesso i contatori elettrici. In pratica, avevano installato dispositivi in grado di falsare il consumo, sottraendo energia per un valore stimato intorno ai 473.000 euro.
La scoperta è arrivata grazie al lavoro congiunto dei carabinieri e dei tecnici della rete elettrica, che hanno esaminato i punti di fornitura. Dietro c’è un’operazione fraudolenta che ha causato un danno economico importante.
Questo controllo rientra in un più ampio piano per contrastare abusi e illegalità in una zona molto frequentata da turisti e attività commerciali.
Stabilimenti balneari sotto la lente: lavoro nero e carenze igieniche
Nei tre stabilimenti balneari esaminati sono saltate fuori diverse irregolarità. In uno, l’amministratore unico è stato multato per aver fatto lavorare un dipendente extracomunitario senza permesso di soggiorno. Nello stesso posto, un altro lavoratore risultava assente ma continuava a percepire la disoccupazione NASPI.
Inoltre, per omissioni nelle procedure HACCP e scarsa igiene, è stata inflitta una sanzione da 3.000 euro. Un secondo stabilimento ha ricevuto una multa da 1.000 euro per problemi strutturali e per non aver applicato correttamente il manuale HACCP.
Nel terzo stabilimento sono state trovate altre irregolarità sul lavoro e nelle norme alimentari, con una multa da 10.900 euro e la sospensione dell’attività fino alla sistemazione delle problematiche riscontrate.
Altri interventi: armi, droga e sicurezza nel mirino
Durante i controlli i carabinieri hanno denunciato due cittadini romeni trovati con un coltello a serramanico e un dissuasore elettrico. Un italiano è stato segnalato per possesso di oltre dieci grammi di hashish, insieme a materiale per confezionarla.
Questi interventi fanno parte di un impegno più ampio contro diverse forme di illegalità, dal traffico di droga al possesso di strumenti pericolosi.
L’azione delle forze dell’ordine risponde alla richiesta di maggiore sicurezza in un’area che ha mostrato segnali di degrado e criticità, con problemi come parcheggiatori abusivi e disordini legati alla movida, soprattutto nelle zone di Ostia vicino a spiagge, chioschi e strutture sanitarie.
Le autorità, insieme alla polizia locale, mantengono alta la guardia, anche se garantire una presenza costante non è semplice.
Al momento, tutti gli indagati sono considerati innocenti fino a sentenza definitiva. La Procura della Repubblica segue il caso e monitora l’evolversi delle indagini.