È un giorno importante per il trasporto ferroviario nella regione Basilicata, con l’arrivo di un secondo treno diagnostico da parte di Rete ferroviaria italiana. Questo nuovo convoglio rappresenta un passo avanti significativo per l’infrastruttura ferroviaria che collega le due regioni, offrendo nuove opportunità di sviluppo e modernizzazione. Con la sua avanzata tecnologia, il treno si prepara a svolgere un ruolo cruciale nel miglioramento della sicurezza e dell’efficienza della rete.
Il nuovo treno diagnostico e la sua importanza
Il nuovo treno diagnostico, denominato “Tipo 1”, è giunto presso lo stabilimento Mermec Ferrosud dopo aver transitato attraverso il raccordo ferroviario di Jesce, partendo dallo scalo di Casal Sabini, ad Altamura. Questa operazione è stata resa ufficiale dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, che ha spiegato le funzioni essenziali di questo convoglio. Il treno è progettato per monitorare vari parametri tecnici, tra cui l’armamento delle linee ferrate, la trazione elettrica e i sistemi di segnalamento e telecomunicazione.
La tecnologia a bordo non si limita a queste funzioni; essa include anche strumenti per videoispezioni e per analizzare dinamiche di marcia. Tali misurazioni sono fondamentali per garantire la sicurezza e l’affidabilità della rete, elementi essenziali per l’efficacia del trasporto merci e passeggeri.
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Il protocollo d’intesa per il potenziamento della rete
Questa operazione si colloca all’interno di un protocollo d’intesa stipulato tra le Regioni Basilicata e Puglia, il Consorzio per lo Sviluppo industriale di Matera e Rfi. Tale accordo mira ad adeguare la linea ferroviaria che collega il versante pugliese all’area industriale di Matera, un passo cruciale per facilitare il trasporto delle merci e per collegare meglio le due regioni. Uno degli obiettivi principali è la creazione di un hub intermodale presso l’area industriale di Jesce, progettato per rendere più efficiente il cambio di modalità di trasporto delle merci, passando da gomma a rotaia.
In aggiunta a questo, il piano include la riattivazione di un raccordo ferroviario lungo sei chilometri, che riconnetterebbe la stazione di Casal Sabini alla rete ferroviaria nazionale. Questa riattivazione è stata finanziata con un importo totale di 10,8 milioni di euro, con un contributo di 8 milioni dalla Puglia e 2,8 milioni dalla Basilicata.
Investimenti e opportunità per il futuro
L’assessore Pepe ha posto l’accento sull’impatto che questi investimenti infrastrutturali avranno sugli insediamenti produttivi locali. La presenza di un treno nelle strutture industriali come quella di Mermec implica non solo un supporto logistico, ma consente anche di ottimizzare i processi produttivi. Questa sinergia fa ben sperare per il futuro della mobilità in Basilicata, dove l’obiettivo è di estendere queste migliorie anche al trasporto pubblico, oltre a quello merci.
È evidente che il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie non solo contribuirà a un maggiore sviluppo economico della zona, ma porterà anche benefici all’intera comunità, avviando un processo di modernizzazione essenziale per l’accesso a servizi efficienti e sostenibili.
Presente all’arrivo del treno diagnostico anche l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Debora Ciliento, insieme ai rappresentanti di Rfi, ha raccolto questo momento come un segnale di speranza e di progresso per entrambe le regioni. Con questa nuova integrazione nella rete ferroviaria, Basilicata e Puglia si preparano a entrare in una nuova era di trasporti, in grado di rispondere alle esigenze logistiche del futuro.