La scelta di Donald Trump di esporre il ritratto di James Polk alla Casa Bianca simboleggia un ritorno a politiche espansionistiche, riflettendo ambizioni territoriali e una nuova visione geopolitica per gli Stati Uniti.
L'amministrazione Trump ristruttura il Kennedy Center, mescolando cultura pop e simbolismo, suscitando dibattiti su arte e politica mentre affronta le divisioni culturali negli Stati Uniti.
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, alimentate dalla strategia protezionistica di Trump, stanno causando ripercussioni globali che colpiscono le classi sociali più vulnerabili e il sistema economico internazionale.
Il gigante canadese Empire segnala un calo nelle vendite di prodotti americani, spingendo a riorganizzare le forniture verso articoli locali, in risposta alla crescente preferenza dei consumatori canadesi.
Fratelli d'Italia adotta una posizione cauta sulla crisi ucraina, evidenziando l'importanza del dialogo e della diplomazia, mentre il viceministro Cirielli sottolinea il ruolo cruciale degli Stati Uniti nel conflitto.
Trump minaccia tariffe del 200% su vini e alcolici europei, creando tensioni nelle relazioni commerciali con l'UE e potenziali ripercussioni sul mercato vinicolo e sulle strategie di approvvigionamento.
Le delegazioni americane e russe si incontrano a Mosca per discutere un possibile cessate il fuoco in Ucraina, con Trump che avverte di sanzioni in caso di inattività da parte della Russia.
Qupanuk Olsen, ingegnere minerario e influencer, guida il partito Naleraq in Groenlandia, ottenendo un significativo 23% dei voti alle recenti elezioni grazie a una strategia politica innovativa e coinvolgente.
La globalizzazione, rivalutata dai progressisti sotto l'influenza di Trump, emerge come una risposta cruciale contro il populismo e le politiche protezionistiche, evidenziando l'importanza dei mercati per la democrazia.