Donald Trump annuncia progressi nei colloqui con l'Iran, aprendo la possibilità di migliorare i rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Teheran e ridurre tensioni nel Medio Oriente.
Il caso giudiziario in Italia evidenzia tensioni tra garantisti e giustizialisti, lentezze procedurali e disinteresse dell’opinione pubblica, trasformando la giustizia in uno spettacolo mediatico superficiale.
Negli Stati Uniti, l’amministrazione Trump adotta il Project Esther della Heritage Foundation per contrastare il movimento filo-palestinese, con misure legali e restrizioni che suscitano divisioni nella comunità ebraica.
Donald Trump sfrutta le debolezze della democrazia liberale americana, mettendo a rischio l’equilibrio istituzionale e favorendo derive autoritarie attraverso il mandato elettorale e il controllo del potere esecutivo.
L’amministrazione Trump usa i dazi come leva negoziale, causando tensioni con Cina e altri paesi; l’Europa deve semplificare le regole per attrarre investimenti e contrastare la fuga di talenti.
Isabel Allende riflette sulle tensioni negli Stati Uniti, denunciando attacchi a cultura e scienza, l’ascesa delle destre e il rischio di deriva autoritaria, con un occhio al suo futuro tra Usa e Cile.
La telefonata tra Donald Trump e i leader europei evidenzia divisioni sulle sanzioni a Mosca e un possibile ridimensionamento del sostegno Usa all’Ucraina, mentre la Germania si prepara a intensificare aiuti militari e economici.
Donald Trump torna a West Point per un discorso rivolto ai cadetti, sottolineando il valore del sacrificio, l’importanza della tradizione militare e il ruolo centrale delle forze armate negli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti perdono attrattività per ricercatori stranieri e vedono aumentare le uscite di scienziati americani a causa di tagli ai finanziamenti, tensioni politiche e indebolimento del soft power internazionale.