la scrittrice Isabel Allende parla delle sfide degli Stati Uniti tra politica, cultura e democrazia

la scrittrice Isabel Allende parla delle sfide degli Stati Uniti tra politica, cultura e democrazia

Isabel Allende riflette sulle tensioni negli Stati Uniti, denunciando attacchi a cultura e scienza, l’ascesa delle destre e il rischio di deriva autoritaria, con un occhio al suo futuro tra Usa e Cile.
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Isabel Allende riflette sulle tensioni politiche e culturali negli Stati Uniti, evidenziando il rischio di una crisi democratica e l’ascesa delle destre, e valuta il suo futuro tra USA e Cile. - Gaeta.it

La scrittrice cilena Isabel Allende ha espresso le sue riflessioni sulle tensioni attuali negli Stati Uniti, soffermandosi sul clima politico, culturale e sociale che attraversa il Paese. Nel corso di un’intervista trasmessa recentemente, ha affrontato temi delicati come l’attacco alla cultura e alla scienza, l’ascesa delle destre in tutto il mondo e il suo futuro personale tra Usa e Cile. Le sue parole evidenziano preoccupazioni condivise da molti, inserendo il dibattito in un quadro internazionale.

Criticità culturali e accademiche negli stati uniti

Isabel Allende si è soffermata sul clima culturale e accademico che si respira negli Stati Uniti attualmente. Ha descritto una situazione di emergenza in cui, a suo avviso, si assiste a un attacco contro la cultura, la scienza e il mondo dell’istruzione. Secondo la scrittrice, c’è una crescente esaltazione di atteggiamenti volgari, che sovvertono il rispetto e la serietà tradizionalmente legati all’università e alla ricerca. Non a caso, ha citato la concreta possibilità che università come Harvard limitino la partecipazione degli studenti stranieri, un segnale che indica mutamenti restrittivi nel campo dell’internazionalità educativa.

La percezione della democrazia minacciata

Allende ha sottolineato come molti americani non abbiano esperienza diretta della perdita della democrazia. Questo aspetto secondo lei ha un effetto profondo sul modo in cui interpretano i segnali di avvicinamento a forme autoritarie. Gli Stati Uniti, ha detto, «non sanno bene cosa significhi la democrazia minacciata perché non l’hanno vissuta». L’idea di un flirt con l’autoritarismo è reale ma allo stesso tempo confusa, visto che manca l’esperienza personale di regimi repressivi. La critica è dura: si inizia a vedere una deriva che potrebbe compromettere molte istituzioni fondamentali per il funzionamento della società.

L’ascesa delle destre e la crisi di fiducia nelle istituzioni

L’intervista ha incluso un confronto sul trend globale della politica, segnato dall’avanzare delle forze di destra. Massimo Gramellini ha chiesto a Allende perché ci sia questo movimento così diffuso e forte. La scrittrice ha detto che molte persone cercano leader che si presentino come risoluti, capaci di affrontare problemi complessi in modo deciso. Questa ricerca è legata a una delusione radicata verso le democrazie tradizionali, viste come inattuali e lontane dalla realtà di oggi, specialmente per i giovani.

Istituzioni e società in mutamento

Secondo Allende, le istituzioni politiche esistenti risalgono a un secolo fa e non rappresentano più i bisogni della società moderna. Molti si chiedono se non ci siano alternative a questo sistema consolidato, senza però trovare risposte precise. La riflessione è aperta e testimonia un senso di smarrimento. Nel corso della sua vita, lunga 82 anni, Allende ha assistito a molti cambiamenti, alcuni anche radicali, e crede che anche adesso avverranno trasformazioni importanti. Resta incerto quale sarà la direzione definitiva di tali mutamenti.

Destinazione e futuro tra usa e cilie

Isabel Allende ha confermato la sua intenzione di rimanere negli Stati Uniti finché la situazione lo permetterà. Ha spiegato che in quel Paese ha la sua famiglia, compreso il marito, il figlio e i suoi cani. La vita quotidiana e i legami affettivi sono profondi, fattori che la spingono a non allontanarsi. Tuttavia ha ammonito che se la situazione politica e sociale dovesse peggiorare in modo significativo, come è successo durante il colpo di stato in Cile, sarebbe costretta a lasciare.

L’intervista mette in luce un equilibrio delicato. Allende resta legata agli Stati Uniti per motivi personali ma non può ignorare i segnali di pericolo che emergono dall’evoluzione politica e culturale del Paese. L’esperienza cilena resta un punto di riferimento per lei, un esempio vivido di come la perdita della democrazia porti conseguenze pesanti sulla vita delle persone. Di fronte a questa eventualità, non vuole restare passiva ma prendere decisioni concrete per tutelare se stessa e la sua famiglia.

L’intervista ha permesso di conoscere un quadro chiaro e senza mediazioni dei timori e delle speranze di una voce importante della letteratura, che si inserisce nel dibattito sugli eventi globali di oggi. Le sue parole offrono spunti per riflettere sui rischi di una crisi democratica e sull’urgenza di trovare risposte, anche difficili, a temi fondamentali per il futuro dei cittadini nel mondo.

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