Mestre ricorda Sergio Gori: cerimonia per il 45° anniversario della sua uccisione

Mestre ricorda Sergio Gori: cerimonia per il 45° anniversario della sua uccisione

Mestre commemora il 45° anniversario dell’omicidio di Sergio Gori, vicedirettore del Petrolchimico, con una cerimonia che sottolinea l’importanza della memoria storica e della solidarietà contro il terrorismo.
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Mestre ricorda Sergio Gori: cerimonia per il 45° anniversario della sua uccisione - Gaeta.it

Oggi, Mestre ha dedicato una cerimonia commemorativa per il 45° anniversario dell’omicidio di Sergio Gori, vicedirettore del Petrolchimico di Marghera, assassinato dalle Brigate Rosse. Questo evento ha visto una significativa partecipazione da parte della comunità e delle autorità locali, sottolineando l’importanza della memoria storica e della solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime del terrorismo.

La testimonianza di Maria Grazia Gori

Maria Grazia, figlia di Sergio Gori, ha espresso il suo immenso dolore per la perdita del padre. Le sue parole hanno toccato i presenti, evidenziando come il trauma di quell’evento tragico continui a influenzare la vita della sua famiglia. “Ringrazio realmente la città per esserci stata sempre vicina, per non averci mai fatto sentire soli”, ha affermato, sottolineando che la comunità di Mestre e Venezia rappresenta un esempio di supporto e solidarietà per tutti gli italiani chiamati a fare i conti con il dolore causato da atti terroristici.

La presenza della figlia del vicedirettore ha reso la cerimonia particolarmente significativa. Riportando le esperienze e i sentimenti delle famiglie delle vittime, Maria Grazia ha contribuito a una riflessione collettiva su come la memoria storica possa aiutare a costruire una società più consapevole e unita.

Autorità e rappresentanti al memoriale

Al viale Garibaldi, luogo emblematico dell’omicidio, si sono radunate numerose autorità. Tra i partecipanti c’erano Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale, Darco Pellos, prefetto di Venezia, e Gaetano Bonaccorso, questore della città. Anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e una delegazione della direzione del Petrolchimico “Giuseppe Taliercio” erano presenti per onorare la memoria di Gori.

Questa adesione massiccia da parte delle istituzioni ha evidenziato l’impegno collettivo nel ricordare le vittime del terrorismo, promuovendo valori di giustizia e memoria. La cerimonia ha rappresentato non solo un atto di commemorazione, ma anche un impegno attivo nel mantenere viva la memoria di chi ha subito violenza in nome di ideologie estremiste.

Il significato della commemorazione per la comunità

La commemorazione di Sergio Gori ha assunto una valenza profonda per la comunità di Mestre e Venezia, ricordando non solo il singolo evento, ma anche il contesto di violenza e di paura che ha segnato quegli anni in Italia. Gli eventi commemorativi come questo servono a sensibilizzare sull’importanza della pace e del dialogo, non solo come risposta al passato, ma anche come speranza per un futuro migliore.

La presenza dei familiari delle vittime del terrorismo ha potenziato il messaggio di speranza e di ricostruzione sociale. È fondamentale, secondo i partecipanti, che le nuove generazioni apprendano questo capitolo della storia recente, per evitare che simili tragedie possano ripetersi. La cerimonia si è conclusa con un appello alla memoria, un invito a non dimenticare, ma a usare il passato come una lezione per promuovere valori di pace e amicizia.

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