Lanciato il progetto Infant: una rete informatica per l'oncologia pediatrica in Campania

Lanciato il progetto Infant: una rete informatica per l’oncologia pediatrica in Campania

Il progetto “Infant” in Campania mira a migliorare l’oncologia pediatrica attraverso una rete informatica che consente cure a distanza, mantenendo il legame familiare e facilitando l’accesso alle terapie.
Lanciato Il Progetto Infant3A U Lanciato Il Progetto Infant3A U
Lanciato il progetto Infant: una rete informatica per l'oncologia pediatrica in Campania - Gaeta.it

Un nuovo progetto innovativo si sta formando in Campania, dedicato all’oncologia pediatrica. L’iniziativa, denominata Infant, mira a creare una rete informatica che consenta di fornire cure a bambini affetti da tumore, senza compromettere il legame con le loro famiglie. Ad annunciare l’iniziativa è stato il professor Aniello Murano, docente di Informatica e Intelligenza Artificiale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Questa proposta non solo è destinata a migliorare l’accessibilità alle cure, ma tende anche a promuovere un sistema sanitario più integrato per i piccoli pazienti, utilizzando un approccio innovativo e sostenibile.

Obiettivo del progetto Infant: cura a distanza dal contesto familiare

Il progetto Infant si propone di accogliere i bambini malati di tumore nelle strutture ospedaliere più vicine a loro, evitando trasferte problematiche e lunghe distanze. In Campania, sono circa 1400 i bambini di età compresa tra zero e 14 anni affetti da tumore, e 800 quelli nella fascia tra 15 e 19 anni, secondo i dati forniti dai sette Registri dei Tumori della regione. La possibilità di ricevere assistenza sanitaria senza doversi allontanare dal proprio ambiente domestico rappresenta un passo significativo per migliorare la qualità della vita di questi piccoli pazienti e delle loro famiglie.

Per offrire un’assistenza adeguata, il progetto prevede la creazione di un’infrastruttura che consenta a tutte le strutture sanitarie campane di accedere alle cartelle cliniche dei pazienti. Questo sistema sarà realizzato attraverso un’interfaccia digitale sicura, che non solo faciliterà la condivisione delle informazioni, ma assicurerà anche una comunicazione continua tra i medici e le famiglie, creando un network di supporto e sollievo.

Murano ha sottolineato l’importanza di “muovere i dati, non i bambini”, evidenziando che il trasferimento delle informazioni sanitarie deve essere prioritario durante le fasi di cura e assistenza. Questo approccio mira a snellire il processo di trattamento e a evitare inutili spostamenti che, per un bambino malato, possono risultare stressanti e faticosi.

Finanziamenti e collaborazioni: una rete di esperti e aziende locali

Il progetto Infant ha ricevuto un finanziamento di 6.7 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , grazie a un sistema di partenariato aperto che coinvolge docenti dell’Università Federico II, come il professor Murano, premiato per il suo contributo scientifico in campo di Intelligenza Artificiale. A fianco del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione , diversi altri dipartimenti universitari, come Medicina e Biologia del Secondo Policlinico, sono coinvolti nel progetto. Risorse umane qualificate, inclusi dottorandi e post doc, lavoreranno nel laboratorio scientifico Astrea, incubatore di idee e ricerche innovative.

Le aziende locali di punta nell’ambito della tecnologia, come Lasting Dynamics, Innovaway, Kineton e Nexus, stanno collaborando attivamente all’iniziativa. Queste imprese apportano competenze tecnologiche necessarie per la costruzione della rete informatica, contribuendo a rendere il progetto ancora più robusto e sostenibile.

Un sistema hub & spoke per una migliore assistenza sanitaria

Un elemento distintivo del progetto Infant è l’implementazione di un modello hub & spoke. Questa struttura prevede che gli ospedali di base nella regione siano collegati a una centrale, ovvero a una struttura sanitaria di riferimento. Gli ospedali periferici saranno dotati di alcuni posti letto dedicati all’assistenza di bambini malati di tumore, permettendo loro di ricevere trattamenti nella familiarità e nel comfort del loro contesto abituale.

Il Santobono – Pausillipon resta l’ospedale di riferimento in Campania, ma con il sistema hub & spoke si prevede che i piccoli pazienti possano accedere a cure e assistenza specialistiche più vicino a casa, senza dover affrontare lunghe e stancanti trasferte per ogni visita.

La creazione di un ambiente di cura così integrato ha già ricevuto consensi da chi opera nel settore sanitario. Sono in corso discussioni per garantire che il sistema funzioni in modo sinergico tra le varie istituzioni, aumentando l’efficienza diagnostica e la sicurezza dei dati sensibili dei pazienti.

Il progetto Infant rappresenta, quindi, un traguardo importante non solo per l’oncologia pediatrica, ma anche per l’intero sistema sanitario campano, abbattendo barriere e promuovendo una visione più umana della cura dei mali infanti.

Change privacy settings
×