Il senato approva la legge di bilancio trump: nuove misure fiscali e tagli sociali sotto accusa

Il senato approva la legge di bilancio trump: nuove misure fiscali e tagli sociali sotto accusa

La nuova legge di bilancio approvata dal Senato americano estende i tagli fiscali di Trump, riduce la spesa sociale e aumenta il debito pubblico, creando tensioni economiche e sociali negli Stati Uniti.
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La nuova legge di bilancio americana amplia i tagli fiscali del 2017, riduce la spesa sociale e aumenta la difesa, aggravando il debito pubblico e accentuando le disuguaglianze sociali, con rischi economici e politici per gli Stati Uniti. - Gaeta.it

La nuova legge di bilancio approvata dal Senato americano segna un punto di svolta per l’economia e la società degli Stati Uniti. La manovra, definita dal presidente Trump come BBB , amplia i tagli fiscali introdotti nel 2017 e introduce pesanti riduzioni alla spesa sociale. Questo provvedimento solleva dubbi per l’impatto sul debito pubblico, sulla distribuzione della ricchezza e sulla tenuta del sistema di welfare americano, creando tensioni non solo interne ma anche nei mercati finanziari globali.

Conferma e peggioramento dei tagli fiscali del 2017 da parte della nuova legge di bilancio

A distanza di qualche anno dalla riforma fiscale targata Trump del 2017, che aveva già abbassato l’aliquota fiscale sulle imprese dal 35% al 21% e ridotto le tasse per i contribuenti più abbienti, la nuova legge di bilancio conferma quei benefici fiscali lasciando però emergere un costo pubblico ancora più alto. La precedente misura aveva prodotto un aumento del debito pubblico americano stimato attorno a 1.500 miliardi di dollari, un effetto scontato ma contestato. Ora i tagli fiscali vengono ampliati e prolungati nel tempo, prevedendo l’estensione oltre il 2025, anno inizialmente previsto per la revisione.

Stime e paragoni sul debito pubblico

Secondo le stime dell’Ufficio di bilancio del congresso, questo decreto potrebbe innalzare il debito pubblico di altri 3,3 mila miliardi nel prossimo decennio, cifra destinata a salire verso i 4 mila miliardi di dollari con possibili revisioni successive. Per fare un paragone, questa cifra supera di oltre due volte e mezzo il prodotto interno lordo dell’Italia. Questa escalation del debito non riguarda solo la crescita quantitativa ma anche la qualità: infatti, si tratta di un debito con caratteristiche peggiori rispetto a quello generato nel 2017.

Tagli alla spesa sociale e aumento della difesa: le nuove priorità del governo trump

La nuova legge di bilancio non si limita a estendere i benefici fiscali ai redditi più alti. Tra le misure più controverse ci sono i tagli alla spesa sociale, che colpiranno milioni di cittadini americani. Servizi essenziali come l’assistenza sanitaria, l’istruzione pubblica e persino programmi di sostegno alimentare subiranno riduzioni significative. Si tratta di un intervento dal forte impatto sociale che già mostra segnali negativi nelle primissime fasi di applicazione.

Aumento della spesa per la difesa

È significativo notare che la riduzione dei fondi non ha interessato la spesa per la difesa, che è invece aumentata di 150 miliardi di dollari. Questo squilibrio tra investimenti militari e servizi sociali alimenta un dibattito acceso sul modello di bilancio scelto dall’amministrazione Trump. La decisione di tagliare welfare e istruzione pone interrogativi sul futuro delle famiglie americane più vulnerabili e sulla capacità dello stato di garantire servizi di base a larga scala.

Effetti attesi sulla crescita economica e sul debito pubblico negli Stati Uniti

L’economia americana viaggia su ritmi di crescita più elevati rispetto a quelli europei e questo, secondo alcuni economisti, renderebbe inutile un aumento del debito così marcato. Generalmente, si contraggono prestiti statali durante fasi di difficoltà economica, mentre in condizioni positive la priorità dovrebbe essere il risanamento finanziario. In questo caso si osserva invece una strategia opposta, che provoca un’espansione del debito proprio quando l’economia non è in crisi.

Conseguenze per i mercati finanziari

La crescita del debito comporta una maggiore pressione sui mercati finanziari. Lo stato americano dovrà cercare acquirenti che acquistino i titoli di stato, e per attrarli, è probabile che aumenti i tassi d’interesse offerti. Questo, a sua volta, può tradursi in oneri aggiuntivi per il bilancio statale e in un clima di incertezza sulle condizioni del credito. L’abbandono della prudenza fiscale dichiarata in campagna elettorale dal presidente si traduce così in scelte potenzialmente rischiose per l’equilibrio finanziario a medio termine.

Impatto sociale: disparità nella distribuzione delle risorse e riduzione dei servizi

Dal punto di vista sociale, la redistribuzione delle risorse contenuta nella legge appare fortemente squilibrata. Il 20% della popolazione più benestante risulta favorito con un alleggerimento fiscale medio di 6.055 dollari mentre il 20% più povero perderà circa 560 dollari di benefici, un peggioramento nettamente percepibile nelle fasce più deboli della società.

Questa scelta sembra guidata da una visione politica che punta a ridurre drasticamente lo stato sociale, visto come un ostacolo da rimuovere. Negli Stati Uniti, rispetto a molte nazioni europee, il welfare pubblico è già molto limitato: la sanità resta per la maggior parte privata, i sussidi pensionistici sono minimi e molte prestazioni sociali sono meno sviluppate. Il taglio di ulteriori risorse in questo contesto rischia di accrescere le disuguaglianze e la precarietà diffusa.

Conseguenze politiche e rischi per la democrazia economica negli Stati Uniti

Più che una misura populista, l’attuale linea economica dell’amministrazione sembra marcare un cambio radicale verso una logica di potere meno vicina alle esigenze dei cittadini comuni. Il presidente, già criticato per aver compromesso certe prerogative democratiche con ordini esecutivi, consegna ora una legge che mina le prospettive di equità economica e sociale.

Il contrasto crescente tra plutocrazia e popolazione, con un sostegno esplicito ai più ricchi, rischia di alimentare tensioni politiche e sociali. La perdita del rating tripla A da parte degli Stati Uniti testimonia come il debito cresca in modo insostenibile, paurosamente vicino a livelli di rischio che potrebbero influire sulla stabilità dei mercati finanziari. Le conseguenze sulle dinamiche di crescita e sulle relazioni commerciali globali—ad esempio quelle derivanti dalla decisione di imporre dazi—preoccupano gli osservatori a Washington e nei principali centri finanziari mondiali.

Il nuovo corso fiscale, quindi, con le sue scelte drastiche, segna un punto delicato nella storia recente degli Stati Uniti. La strada intrapresa dal governo rappresenta non solo una sfida per l’equilibrio economico, ma pone anche in gioco la tenuta delle regole democratiche e la coesione sociale della nazione.

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