La tragedia di isola capo rizzuto: morto il giovane ferito in una rissa tra famiglie

Un giovane di 22 anni muore dopo una rissa tra due famiglie a isola capo rizzuto, cinque arresti e indagini in corso per chiarire le responsabilità dell’aggressione mortale
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Rissa a Isola Capo Rizzuto, giovane perde la vita dopo le ferite. - Gaeta.it

Un ragazzo di 22 anni è deceduto dopo essere stato ferito in una violenta rissa che ha coinvolto due famiglie a Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Il fatto, accaduto nei pressi di un lido della località “Le Cannella“, ha scosso la comunità locale e ha portato a una serie di arresti e indagini da parte delle autorità. La vittima, ricoverata e in condizioni critiche, è spirata dopo alcuni giorni, mentre le indagini proseguono.

Lo scontro nel piazzale del lido e la dinamica degli eventi

La rissa è scoppiata lo scorso martedì nel piazzale antistante il lido “On The Beach“, gestito proprio dalla vittima, Filippo Verterame. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’origine della discussione è legata a un diverbio nato quando il giovane arriva con la propria auto percorrendo una strada sterrata della zona, sollevando polvere. Quest’ultimo dettaglio avrebbe irritato uno degli altri protagonisti dello scontro, Giuseppe Paparo, con cui Filippo ha avuto un primo alterco.

La tensione è poi rapidamente cresciuta, coinvolgendo altri membri delle due famiglie e trasformando la lite in una vera e propria rissa. Nel corso dell’aggressione si sono utilizzati calci, pugni e bastoni. In un momento più concitato, uno degli appartenenti al gruppo ha impugnato un coltello, ferendo gravemente Filippo alla gola. Il giovane ha perso conoscenza immediatamente a causa della coltellata.

Sette persone sono rimaste ferite durante la colluttazione, quattro delle quali ancora ricoverate in ospedale. Il fatto si è verificato in piena giornata nel cuore della località “Le Cannella“, punto di ritrovo molto frequentato in zona.

Le conseguenze immediate: ricovero, trasferimento e decesso di Filippo Verterame

Dopo l’aggressione Filippo Verterame è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Crotone. Vista la gravità della ferita, i medici hanno disposto il trasferimento tramite elisoccorso verso una struttura più attrezzata a Catanzaro. Qui il giovane è rimasto in coma per due giorni, ma stamattina è stato dichiarato deceduto.

Prima della morte, le condizioni di Filippo erano state definite senza speranze dai sanitari. La famiglia, a questo punto, ha preso la decisione di donare gli organi del ragazzo, scelta comunicata pubblicamente.

Gli arresti e l’inchiesta sulla rissa: chi è coinvolto

Le indagini sono state avviate dai carabinieri subito dopo i fatti e hanno portato a cinque arresti. Il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Pasquale Festa, coordina le indagini per chiarire la dinamica e attribuire con precisione responsabilità.

Cinque persone risultano ora in stato di fermo. Due di loro, Francesco e Antonio Paparo, rispettivamente di 59 e 40 anni, nonostante le ferite riportate sono già stati portati in carcere dopo esser stati medicati nell’ospedale civile di Crotone. Gli altri tre arrestati, Giuseppe Paparo , Giuseppe Verterame e Alessandro Bianco , sono ancora assistiti in ospedale per le lesioni subite e risultano piantonati da agenti.

La morte del giovane ferito impone una nuova valutazione dell’accusa, che potrebbe trasformarsi in omicidio aggravato per uno o più di loro. La Procura sta cercando di individuare chi abbia inferto il colpo fatale al ventiduenne.

La testimonianza della famiglia e il ricordo della vittima

Nel corso delle ore successive alla tragedia, la madre di Filippo Verterame ha voluto raccontare chi fosse realmente il figlio, rispondendo alle ricostruzioni apparse sui social network. Angela Giaquinta ha descritto il ragazzo come una persona perbene, impegnata da tre anni nella gestione del lido “On The Beach“, definito il primo lido inclusivo di Le Cannella.

Secondo la madre, Filippo mostrava attenzione verso i più fragili, con il progetto del lido che rappresentava per lui una vera passione e un punto d’orgoglio. Questa versione spicca in contrasto con l’immagine di “teppistello” che, a suo dire, qualcuno stava tentando di attribuirgli durante il dolore per la sua condizione.

L’autopsia e i prossimi sviluppi investigativi

A seguito del decesso, il sostituto procuratore Festa ha disposto l’autopsia sul corpo di Filippo Verterame. Questo esame sarà operativo per accertare con precisione cause e modalità del ferimento che si è rivelato letale.

Nel frattempo si continua ad approfondire ogni testimonianza e dettaglio raccolto, nel tentativo di ricostruire l’esatta sequenza degli eventi e stabilire le responsabilità nel sangue versato durante quella rissa. L’attenzione delle autorità rimane alta per evitare che la tensione tra le due famiglie coinvolte possa aggravarsi ulteriormente.