Il corpo senza vita di Tina Sgarbini, 47 anni, è stato rinvenuto nel suo appartamento al primo piano di una palazzina a Montecorvino Rovella, nel Salernitano. La donna probabilmente è stata strangolata in un episodio che le forze dell’ordine stanno trattando come un probabile femminicidio. Il principale sospettato è Christian Persico, 36 anni, il suo compagno o ex compagno, ricercato intensamente e al momento irreperibile. La comunità locale è sconvolta, mentre gli inquirenti stanno raccogliendo prove e testimonianze per chiarire quanto accaduto.
Ritrovamento del corpo e prime ipotesi investigative
Il cadavere di Tina Sgarbini è stato scoperto nella sua abitazione a Montecorvino Rovella, un comune di 12mila abitanti a circa 30 chilometri da Salerno. Sono stati i familiari di Christian Persico, preoccupati per il silenzio dell’uomo, a chiamare i carabinieri della stazione locale, che si sono recati subito sul posto. Il fatto che la donna presentasse segni riconducibili a strangolamento ha posto subito l’attenzione degli inquirenti su un possibile femminicidio, reato drammaticamente frequente in Italia, con oltre cento casi ogni anno confermati dalle autorità.
Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica del fatto. Tina abitava da sola, e non era presente nessuno dei suoi tre figli, nati da una relazione precedente, al momento del delitto. L’ipotesi più accreditata indica che qualche ora prima dell’omicidio ci sia stata una lite violenta, forse scaturita dalla fine del rapporto tra Tina e Christian. Non sono emersi riferimenti a liti frequenti, ma tra loro i rapporti si erano fatti tesi. Le forze dell’ordine hanno avviato una serie di accertamenti tecnici, compreso il controllo delle telecamere di sorveglianza del paese.
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La fuga di Christian Persico e la caccia alle prove video
Christian Persico, di 36 anni, risulta l’unico sospettato dell’omicidio di Tina Sgarbini; tuttavia, non si trova da quando è avvenuto il delitto. I carabinieri, con l’ausilio di elicotteri e altre forze dell’ordine, stanno cercando Persico sull’intero territorio comunale e nelle aree circostanti. Il lavoro di ricostruzione degli spostamenti è complicato dalla presenza in paese di numerosi sistemi di videosorveglianza.
Il sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio, ha spiegato che le immagini delle telecamere sono tante e dislocate in vari punti. Le registrazioni indicate segnano la presenza di Persico in centro al paese, e intorno alle 4 del mattino in zona San Pietro. Questi dati sono fondamentali per comprendere il percorso dell’uomo e i possibili luoghi dove potrebbe nascondersi.
Le forze dell’ordine stanno sentendo persone vicine alla coppia per raccogliere dettagli che aiutino a chiarire la natura del rapporto tra i due e il movente di una possibile lite culminata nel gesto estremo. I profili social di Tina e Christian vengono monitorati per elementi utili alle indagini. In una lettera lasciata alla madre, secondo alcune fonti, Persico avrebbe ammesso il gesto definendolo una «cavolata» prima di allontanarsi e sparire.
Reazioni della comunità e clima nel paese dopo il fatto
La notizia della morte di Tina ha scosso profondamente Montecorvino Rovella. La Pro Loco Rovella ha deciso di annullare la festa prevista quella sera, e il Comune ha rinviato un concerto e l’inaugurazione di un Polo dell’infanzia, proclamando lutto cittadino durante i funerali della donna. Il sindaco Martino D’Onofrio ha voluto esprimere il cordoglio della comunità, ricordando che la tragedia si è consumata in casa, un luogo dove tutti dovrebbero sentirsi al sicuro.
Sui social si trovano numerosi messaggi di dolore e rabbia; le immagini pubblicate su Facebook mostrano Tina sorridente durante momenti con amici e familiari, mentre non è presente nessuna fotografia con il compagno, tranne alcuni scatti dove lei viene taggata in feste o cene. Persico, invece, aveva pubblicato immagini della coppia insieme, felice e unita, come quella del dicembre 2020 dove dichiarava ironicamente “quattro anni che ci sopportiamo”.
La comunità ancora fatica a spiegare quanto successo, mentre le indagini vanno avanti per restituire giustizia a una donna il cui nome si aggiunge alla lista di vittime di violenza di genere, un fenomeno che resta un’emergenza in tutta Italia. Le autorità invitano chiunque abbia informazioni a collaborare per rintracciare il sospettato e fare chiarezza sull’episodio.