Un pitone reale è stato trovato in condizioni critiche lungo il Lungo Po Abellonio a Torino sabato 23 agosto 2025. Il rettile, disidratato e debilitato, è stato segnalato da un passante che ha permesso l’intervento tempestivo delle autorità per il suo recupero in sicurezza. Il caso ha attirato l’attenzione dei residenti, allarmati dalla presenza inusuale di un animale esotico in pieno centro cittadino.
Il ritrovamento del pitone reale nelle aree urbane torinesi: un fenomeno in aumento
Il ritrovamento del pitone reale in un contesto urbano come quello di Torino non è un episodio isolato. Negli ultimi anni sono cresciuti in Italia i casi di animali esotici, in particolare rettili come il pitone reale, avvistati o abbandonati in città. Questi serpenti non velenosi, originari dell’Africa occidentale, sono frequentemente allevati come animali da compagnia grazie al loro carattere docile. La loro presenza in ambiente urbano spesso deriva da smarrimenti o abbandoni, situazioni che comportano rischi sia per il benessere dell’animale sia per la sicurezza pubblica.
Nel caso specifico di Torino, la zona lungo il Po rappresenta una delle aree dove incidenti di questo tipo si sono manifestati ultimamente, spingendo le autorità a dedicare maggiore attenzione al fenomeno. La segnalazione del pitone reale in corso Abellonio ha quindi rilanciato il tema della gestione responsabile degli animali esotici nella città. Le forze di soccorso hanno dovuto intervenire rapidamente per assicurare la sicurezza del rettile e degli abitanti, evitando situazioni di pericolo.
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Le condizioni del pitone reale ritrovato: parametri clinici e cure veterinarie
Il pitone reale recuperato presentava segnali evidenti di disidratazione e uno stato di abbattimento dovuto ad una presumibile permanenza prolungata all’aperto senza assistenza. La specie, pur non considerata pericolosa per l’uomo a causa dell’assenza di veleno e del temperamento generalmente tranquillo, necessita di cure specifiche che in ambiente naturale urbano sono impossibili da garantire.
Il rettile è stato affidato al Centro Animali Non Convenzionali , struttura impegnata nella cura e nel recupero di animali esotici a Torino. Qui il pitone è sottoposto a visite veterinarie e monitoraggio continuo per stabilizzare le condizioni fisiche e garantire il suo recupero. Il CANC è attrezzato per prestare assistenza a esemplari di specie non comuni, offrendo un ambiente idoneo alla loro tenuta temporanea e valutando il reinserimento o trasferimento in strutture adatte.
Ipotesi Sull’origine del pitone reale e le prassi per il futuro affidamento
Le autorità locali ipotizzano che il pitone reale possa essere stato smarrito o, nel peggiore dei casi, abbandonato dal proprietario. L’abbandono di animali esotici è un problema crescente che solleva questioni legate alla tutela della fauna e alla sicurezza cittadina. Se il proprietario non dovesse farsi avanti, l’esemplare verrà affidato ad una struttura specializzata che ne possa garantire il benessere.
Il caso di sabato 23 agosto conferma l’importanza di campagne di sensibilizzazione e controlli più serrati per evitare che animali come il pitone reale finiscano in ambienti non adatti. Il lavoro del CANC e delle autorità ha un ruolo chiave nel gestire le emergenze legate agli animali non convenzionali a Torino, specie in un anno come il 2025 dove gli interventi su rettili e specie esotiche sono aumentati sensibilmente.