Denunciato un 26enne per truffa ai danni di un anziano a Monte San Giusto

Denunciato un 26enne per truffa ai danni di un anziano a Monte San Giusto

Un giovane ucraino di 26 anni denunciato per truffa ai danni di un anziano a Monte San Giusto, evidenziando l’aumento delle frodi telematiche che colpiscono le fasce vulnerabili della popolazione.
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Denunciato un 26enne per truffa ai danni di un anziano a Monte San Giusto - Gaeta.it

Un’operazione condotta dai Carabinieri di Monte San Giusto ha portato alla denuncia di un giovane di 26 anni, originario dell’Ucraina ma residente a Battipaglia, per truffa ai danni di un cittadino anziano. Questo caso, che ha sollevato preoccupazioni tra i residenti, si inserisce in un contesto più ampio di truffe telematiche, dove i malintenzionati sfruttano la vulnerabilità degli anziani.

La denuncia e l’indagine

Le indagini sono partite in ottobre 2024 quando un anziano di 76 anni ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri dopo aver subito un raggiro. Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo ha ricevuto un messaggio sul cellulare da qualcuno che si spacciava per il figlio. Questa comunicazione ingannevole ha indotto l’anziano a effettuare due bonifici, per un totale di circa 2.000 euro, a favore di due conti correnti diversi. Gli immediati passi successivi da parte delle forze dell’ordine riguardavano la raccolta di prove e il tracciamento delle transazioni finanziarie.

Le indagini si sono rivelate complesse, ma un buon lavoro di analisi dei flussi finanziari ha permesso di ottenere elementi decisivi. Le autorità hanno esaminato i documenti relativi ai bonifici e hanno intercettato i movimenti pecuniari verso conti collegati al sospettato. È in questa fase delle indagini che il giovane 26enne è stato identificato come il presunto responsabile della truffa ai danni dell’anziano.

Il modus operandi della truffa

Le modalità con cui è stata perpetrata questa truffa sono emblematiche di un fenomeno purtroppo in crescita. I malviventi stanno diventando sempre più esperti nell’uso delle tecnologie per ingannare le persone. Il raggiro ha avuto inizio con un messaggio al cellulare dell’anziano, una strategia conosciuta come “truffa del familiare“. In questo tipo di truffa, gli autori si spacciano per un familiare in difficoltà, creando una falsa emergenza che spinge la vittima a compiere azioni impulsive, come il trasferimento di denaro.

Il fatto che il malfattore abbia scelto un contatto diretto e personale, utilizzando un messaggio di testo, mostra la crescente sofisticatezza dei truffatori. Infatti, questa modalità consente di stabilire una sorta di connessione emotiva con la vittima, che si sente obbligata a rispondere positivamente alla richiesta. La truffa in questione non è isolata, ma si inquadra in un contesto di aumentata vulnerabilità degli anziani, spesso meno familiari con nuove tecnologie e truffe digitali.

L’importanza della prevenzione

Questo tragico episodio di Monte San Giusto mette in luce la necessità di attuare misure di prevenzione efficaci per proteggere gli anziani dai raggiri. Le forze dell’ordine stanno intensificando le campagne informative, finalizzate a sensibilizzare la popolazione, in particolare le fasce più deboli, sui rischi connessi all’utilizzo delle tecnologie moderne e alla gestione delle comunicazioni elettroniche.

Le famiglie, in particolar modo, sono incoraggiate a discutere apertamente con i propri cari riguardo ai segnali di allerta. Dialogare periodicamente su potenziali truffe, insegnare ai propri parenti come verificare informazioni ricevute via messaggio o social media, così come l’importanza di non divulgare dati personali o bancari, si rivela fondamentale. Essere preparati e vigili è il primo passo per prevenire che episodi come quello accaduto a Monte San Giusto si ripetano in futuro.

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