La questura di Como ha annullato una serie di biglietti acquistati con dati falsi per la partita Como-Lazio allo stadio Sinigaglia. Alcuni tifosi residenti nel Lazio avevano dichiarato residenze diverse per entrare nei settori riservati ai sostenitori locali, violando così le regole di sicurezza stabilite dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. L’intervento rientra in un controllo più ampio, pensato per evitare problemi negli stadi e assicurare che ogni tifoso sia nel posto giusto, come previsto dalle norme.
Controlli incrociati per scovare false residenze
La questura di Como, insieme all’Ufficio Anagrafe del Comune, ha fatto un controllo preciso sui dati anagrafici forniti al momento dell’acquisto dei biglietti per la partita contro la Lazio. Dai controlli è emerso che diversi tifosi, non residenti in Lombardia, avevano inserito dati falsi per accedere ai settori riservati ai tifosi del Como. La modifica fittizia di queste informazioni serviva a eludere il divieto di accesso ai posti non autorizzati. Questo sistema di verifica incrociata si è rivelato fondamentale per evitare la presenza non autorizzata di tifosi avversari in zone dedicate, facendo rispettare il regolamento con rigore.
Non si è trattato solo di scoprire le frodi: la questura ha chiesto a Como 1907 di annullare i biglietti irregolari, bloccando così l’ingresso a chi non aveva documenti validi. Un segnale chiaro che le autorità stanno usando tutti gli strumenti a disposizione per far rispettare le norme di sicurezza e ridurre il rischio di tensioni o disordini.
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Le regole che vietano i biglietti ai residenti nella regione avversaria
La vendita dei biglietti per i settori di casa è regolata dalla determinazione numero 32/2025 dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Questa norma vieta espressamente di vendere tagliandi a persone residenti nella regione avversaria per partite considerate a rischio, come quella tra Como e Lazio. L’obiettivo è tenere separate le tifoserie, soprattutto quando la rivalità può portare a episodi di violenza o disordini.
Nel caso di Como-Lazio, chi vive nella regione Lazio non poteva acquistare biglietti per i settori riservati ai tifosi locali. Chi ha violato questa regola, fornendo dati falsi, si è visto annullare i biglietti. Ora sono aperte anche possibili sanzioni amministrative e penali per chi ha dichiarato false informazioni. Le forze dell’ordine tengono sotto controllo queste norme per garantire ordine durante eventi con grande affluenza o tifoserie particolarmente calde.
Como 1907 in prima linea per sicurezza e controllo accessi
Su richiesta della questura, Como 1907 ha cancellato i biglietti falsificati, confermando l’impegno a tenere sotto controllo gli ingressi allo stadio Sinigaglia. Il club è stato coinvolto nelle verifiche per assicurarsi che nessun tifoso non autorizzato entri nelle aree riservate ai supporter di casa. L’obiettivo è ridurre il rischio di incidenti e tutelare chi segue la partita rispettando le regole.
Per evitare problemi all’ultimo minuto, la società ha anche attivato una procedura di cambio nominativo per i biglietti, utilizzabile fino alla vigilia della partita. Questo permette di correggere errori o situazioni sospette senza invalidare i tagliandi, garantendo un controllo più preciso delle presenze. Como 1907 collabora quindi attivamente con le forze dell’ordine per limitare gli ingressi abusivi e contribuire a un clima più tranquillo durante le partite.
Al centro di queste misure c’è la volontà di separare le tifoserie per prevenire disordini, un tema che rimane una priorità per le autorità italiane negli ultimi anni. I controlli non riguardano solo i biglietti, ma anche la veridicità dei dati anagrafici, per evitare che falsificazioni aggirino le norme di sicurezza.
Chi ha barato rischia multe e denunce: il messaggio della questura
In queste ore le forze dell’ordine stanno valutando ulteriori provvedimenti contro chi ha acquistato biglietti con dati falsi. Oltre all’annullamento dei tagliandi, si profilano sanzioni amministrative e denunce penali, vista la gravità della violazione in termini di ordine pubblico. L’obiettivo è scoraggiare comportamenti simili e ribadire l’importanza di rispettare le regole, soprattutto in eventi a rischio di tensioni tra tifoserie.
La questura ha sottolineato che nessuno potrà entrare allo stadio senza un biglietto valido. Chi proverà a entrare con dati falsi sarà fermato. Il messaggio è chiaro: la sicurezza viene prima di tutto, e ogni violazione sarà perseguita con rigore. Così si punta a garantire un’atmosfera ordinata e sicura per la partita del Como, nel rispetto delle norme e per ridurre rischi legati alla presenza di tifosi in settori non autorizzati.