Aumento dei prezzi alla produzione in Italia: gennaio 2025 registra un +1,6% mensile e +4,4% annuo

Aumento dei prezzi alla produzione in Italia: gennaio 2025 registra un +1,6% mensile e +4,4% annuo

A gennaio 2025, l’Italia registra un aumento dei prezzi alla produzione del 1,6% mensile e del 4,4% annuo, principalmente a causa dell’impennata dei costi energetici che influiscono sull’industria.
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Aumento dei prezzi alla produzione in Italia: gennaio 2025 registra un +1,6% mensile e +4,4% annuo - Gaeta.it

A gennaio 2025, l’Italia affronta un significativo aumento dei prezzi alla produzione industriale, con un incremento mensile dell’1,6% e una crescita del 4,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questi dati, forniti dall’Istat, rivelano una dinamica di mercato influenzata in gran parte dai costi energetici, in particolare per elettricità e gas, che hanno impattato significativamente il settore industriale.

Dettagli sull’aumento dei prezzi

L’Istat specifica che il rialzo dei prezzi è principalmente dovuto all’aumento dei costi energetici. Infatti, i prezzi della componente energetica hanno subito forti rialzi, influenzando l’intero panorama produttivo. Trattando il dato al netto di tale componente, emerge che i prezzi sono rimasti praticamente stabili su base mensile, mentre su base annua la crescita è risultata molto più contenuta. Questo suggerisce una certa resilienza dei prezzi in settori non direttamente legati all’energia.

Andamento del mercato interno

Nel mercato interno, i prezzi hanno registrato un aumento del 2% rispetto al mese di dicembre 2024 e una variazione del 6% su base annua, che rappresenta un incremento rispetto al +1,3% di dicembre. Quando si escludono oramai i costi energetici, si osserva un modesto aumento congiunturale dello 0,2% e una crescita annua più bassa, fissata all’0,8% rispetto all’0,5% del mese precedente. Questi dati possono mettere in luce una certa stabilità dei prezzi al di fuori della fluttuazione dei costi energetici.

Variazioni sul mercato estero

Per quanto riguarda il mercato estero, i prezzi alla produzione hanno visto un incremento dello 0,4% su base mensile, con valori simili nell’area euro e un incremento leggermente inferiore nell’area non euro . Annualmente, l’aumento è fissato all’1%, con l’area euro che segna un +0,9% e l’area non euro un +1,1%. Questo scenario suggerisce che le dinamiche inflazionistiche non riguardano solo il mercato domestico, ma influenzano anche le relazioni commerciali internazionali.

Settori industriali in evidenza

Nel mese di gennaio, le attività manifatturiere che hanno registrato gli incrementi percentuali più elevati riguardano i prodotti farmaceutici e i preparati farmaceutici, con una crescita tendenziale del +2,5%. Anche altre industrie manifatturiere, insieme a riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, hanno visto un aumento nel mercato interno rispetto all’anno precedente, segnando un +2,2%. Sul mercato estero, i settori più in crescita includono coke e prodotti petroliferi raffinati, che hanno mostrato un notevole +6,7% nell’area euro, e l’industria del legno e della carta, con un +7,0%. Questi dati evidenziano la vivacità di specifici settori industriali che contribuiscono all’accelerazione dei prezzi.

L’analisi evidenzia come i prezzi alla produzione siano influenzati da una molteplicità di fattori, in primis quelli energetici, che continuano a condizionare il contesto economico italiano e la competitività dei settori industriali.

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