Nel comune di Cittaducale, in provincia di Reati, i carabinieri hanno arrestato un allenatore di basket giovanile accusato di violenza sessuale continuata su tre ragazze minorenni. Le indagini, avviate dopo segnalazioni dei genitori e confermate da testimonianze dirette, riguardano episodi avvenuti durante gli allenamenti tra gennaio e marzo 2025. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi.
Le accuse rivolte all’allenatore del team giovanile di cittaducale
L’allenatore coinvolto è un volto noto nel mondo sportivo giovanile reatino, membro dello staff di una squadra locale di basket. Secondo quanto riferito dai carabinieri, l’uomo avrebbe molestato ripetutamente tre ragazze minorenni del gruppo durante le sessioni di allenamento. Le molestie sarebbero avvenute in più occasioni, con approcci non richiesti e persistenti.
Comportamenti particolarmente gravidi
Le indagini hanno evidenziato che l’allenatore si sarebbe appoggiato anche a comportamenti particolarmente gravidi, come l’accerchiamento delle vittime mentre dormivano, approfittando della loro condizione di vulnerabilità . Sono stati ricostruiti episodi in cui l’uomo avrebbe tentato baci non corrisposti, generando disagio e paura tra le ragazze. Le accuse si riferiscono a interventi che hanno violato l’integrità fisica e morale delle minorenni sotto la sua responsabilità .
Modalità investigative e riscontri ricevuti dai carabinieri
Il primo passo degli inquirenti è stato ascoltare i genitori delle tre ragazze, i quali avevano segnalato comportamenti sospetti durante gli allenamenti. Le dichiarazioni di questi ultimi hanno orientato le indagini verso un’indagine più approfondita e la raccolta di testimonianze e prove.
Le vittime sono state poi sottoposte ad audizioni protette, svolte in ambienti appositamente predisposti per tutelare la loro privacy e sicurezza psicologica. Questi momenti hanno confermato le prime segnalazioni: i racconti delle ragazze sono risultati coerenti e dettagliati, e accompagnati da ulteriori testimonianze di altri soggetti presenti nel contesto sportivo.
Riscontro di testimonianze e ricostruzioni
La convergenza di queste testimonianze ha rafforzato le ipotesi accusatorie. I carabinieri hanno ricostruito la frequenza e le modalità degli episodi, fornendo elementi concreti alla procura. Questi dati hanno spinto gli organi giudiziari a intervenire con tempismo per mettere fine agli abusi.
Intervento della procura e misura cautelare agli arresti domiciliari
I risultati del lavoro investigativo sono stati condivisi con la procura di Reati e con il tribunale competente. A seguito degli elementi raccolti, i magistrati hanno disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’allenatore. La decisione vuole limitare i rischi di reiterazione dei fatti e garantire la tutela delle vittime.
L’ordinanza degli arresti domiciliari è stata emessa dopo aver valutato la gravità delle accuse e la protezione necessaria per le ragazze coinvolte. L’allenatore dovrà rispondere alle accuse penalmente, mentre le indagini continueranno per approfondire eventuali altri aspetti legati al caso.
Il provvedimento rappresenta una fase delicata nell’inchiesta che ha portato alla luce una realtà inquietante nel contesto sportivo cittadino. Le autorità locali monitorano la situazione rispettando la riservatezza necessaria, soprattutto per le minori vittime.