Francesco Di Cello, 64 anni, ha ammesso di aver sparato un colpo in faccia al figlio trentenne, Bruno, nelle vicinanze della loro abitazione al residence la Marinella, a lamezia terme. La tragedia, avvenuta venerdì mattina, si è consumata in un contesto di tensioni familiari e problemi che duravano da tempo. L’interrogatorio di garanzia, svolto oggi in tribunale davanti al gip e al pm, ha fatto emergere dettagli sulla difficile situazione in casa.
L’interrogatorio in tribunale e la testimonianza di francesco di cello
Durante l’udienza in tribunale a lamezia terme, Francesco Di Cello si è presentato assistito dagli avvocati Renzo Andricciola e Pino Spinelli. Appare visibilmente segnato, dopo il grave episodio. Ha parlato di quella che ha definito una crisi familiare che si protraeva da anni. Ha descritto una convivenza diventata insostenibile con il figlio, fatta di continui litigi e richieste pressanti di denaro ai genitori.
Tensioni e minacce in famiglia
Francesco ha raccontato anche delle minacce dirette rivolte a lui e agli altri familiari. Questi comportamenti avrebbero aggravato una situazione già difficile, sino a farla precipitare. È emersa una tensione insanabile che, secondo quanto dichiarato, lo ha spinto a compiere un gesto estremo. I legali hanno sottolineato come l’uomo abbia cercato di spiegare il proprio stato d’animo e il contesto che lo ha portato a agire in questo modo.
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I precedenti giudiziari e le accuse contro bruno di cello
Nel corso dell’interrogatorio, è stato ripreso il tema dei precedenti problemi giudiziari legati a Bruno Di Cello. I genitori avevano denunciato il figlio che, in seguito, è stato condannato per estorsione nei loro confronti. La vicenda giudiziaria ha contribuito a logorare ulteriormente i rapporti familiari, aggravando la tensione dentro casa.
Tensioni economiche e legali
Questi fatti raccontano un quadro di sostanziali disaccordi e conflitti ripetuti, con ripercussioni anche legali. L’escalation delle richieste economiche e delle minacce sembrava non trovare via d’uscita, mettendo in crisi l’intera famiglia. La situazione è sfociata così in un dramma che ha portato al fermo del padre, che ora attende la convalida da parte del gip.
Le prossime fasi procedurali e l’autopsia su bruno di cello
Delle prossime ore si attendono sviluppi importanti nel procedimento penale. Il gip dovrà decidere sulla convalida del fermo per Francesco Di Cello, che resta sotto custodia cautelare. Parallelamente, è programmata per domani l’autopsia sul corpo di Bruno Di Cello. L’esame necroscopico chiarirà le cause e le modalità del decesso.
I funerali a lamezia terme
Subito dopo l’autopsia, la salma sarà restituita per i funerali, che si terranno nella città lametina. Questo passaggio conclusivo segnerà un momento delicato per la famiglia e la comunità locale, ancora scossa da quanto accaduto. La vicenda resta al centro di un’indagine che coinvolge aspetti personali, giuridici e sociali, e la cronaca di lamezia terme segue con attenzione ogni sviluppo.