Nel cuore delle Langhe, l’arte culinaria si fonde con la storia e la tradizione del territorio. Non è solo un piatto, ma un’esperienza che racconta di gesta antiche e ricette tramandate, come quella proposta da Luca La Peccerella, chef del ristorante L’Orangerie a Bossolasco. Questo locale, situato in un affascinante borgo noto per le sue rose, offre una cucina che celebra la bellezza e i sapori del territorio, proiettando i commensali in un viaggio tra profumi e sapori mediterranei.
La filosofia del piatto: tradizione e creatività
Luca La Peccerella presenta il suo coniglio royale come un’opera d’arte gastronomica. Questo piatto complesso è più di una semplice ricetta; è un omaggio alle sue origini campane e al suo amore per la terra che lo ha accolto. La Peccerella utilizza ingredienti freschi e autentici, ricreando i sapori della sua infanzia, quando osservava sua nonna preparare la pasta fatta a mano. Con la Royale di coniglio grigio di Carmagnola, lo chef combina la tradizione della cucina ischitana con le specialità piemontesi, creando un equilibrio perfetto tra il passato e la modernità. La varietà di ingredienti e il processo culinario sono progettati per evocare immagini di panorami marittimi e colline verdeggianti, facendo emozionare il palato di chi lo assaggia.
L’atmosfera del ristorante è suggestiva, ricreando l’essenza di un vecchio casale ristrutturato, un antico rifugio che ha visto il passare del tempo e delle storie. I dettagli architettonici del XVI-XVII secolo trasmettono un senso di ospitalità e lusso, permettendo ai clienti di immergersi completamente nell’esperienza culinaria. Ogni pietanza viene servita con una cura particolare, dove il fine dining si sposa con l’autenticità della tradizione locale.
La preparazione della royale di coniglio grigio
La preparazione di un piatto così elaborato richiede attenzione e pazienza. Ingredienti come il foie-gras fresco, il tartufo bianco d’Alba e le bacche di ginepro si uniscono per formare un’armonia di sapori unica. La ricetta inizia con la marinatura del coniglio, che deve restare in ammollo per 12 ore insieme a timo, sedano, carota e altri aromi. L’aggiunta di vino Arneis contribuisce a infondere ulteriore sapore.
Il processo di preparazione continua con il foie-gras, che viene lavorato con cura e cotto sottovuoto per garantirne la morbidezza. Integrandolo con una farcia realizzata con i fegatini di pollo, La Peccerella realizza un ripieno richiedente grande abilità tecnica. Il coniglio disossato viene poi farcito e arrotolato, formando un cilindro che viene cotto per diverse ore sottovuoto, un metodo che consente di esaltare i sapori senza alterarne la delicatezza.
Infine, il piatto prende forma attraverso un’accurata sovrapposizione di elementi. Il coniglio cotto viene servito con una salsa realizzata con scalogni, champignon e lardo, che arricchisce il tutto con un tocco di sapidità. Un’ulteriore chicca è rappresentata dalle chips di rabbit, preparate con una miscela di pane e burro, che aggiunge un elemento croccante all’impiattamento.
L’esperienza a tavola e l’importanza del territorio
Scegliere di mangiare alla L’Orangerie non è solo un momento di piacere gastronomico, ma un vero e proprio tributo alla cultura delle Langhe e alla passione dello chef. La Peccerella sottolinea l’importanza delle radici culinarie e del rispetto per il territorio, affermando che ogni piatto è concepito come una forma di donazione, un modo per condividere storie e ricordi tramite il cibo. La Royale di coniglio grigio diventa così un simbolo di questa filosofia, un viaggio sensoriale che va oltre il semplice atto di nutrirsi.
Durante la visita a Bossolasco, non è solo il gusto a essere soddisfatto, ma anche la vista. Il ristorante offre panorami mozzafiato, immerso in una natura che incanta e ricarica. La combinazione di sapori, la bellezza del luogo e l’accoglienza del personale contribuiscono a creare un’esperienza indimenticabile. Un viaggio che abbraccia non solo il palato, ma anche il cuore, trasformando ogni pasto in una festa per i sensi.
La Royale di coniglio di Luca La Peccerella rappresenta perfettamente l’unione tra tradizione e innovazione, dove la cucina diventa raccontare il territorio e le sue storie, creando un legame profondo tra il piatto e chi lo gusta.