Un gruppo di nove giovani denunciato per rissa e Daspo Willy a novi ligure dopo un pestaggio in centro storico

Un gruppo di nove giovani denunciato per rissa e Daspo Willy a novi ligure dopo un pestaggio in centro storico

A Novi Ligure, nove ragazzi coinvolti in una rissa collettiva hanno ricevuto il Daspo Willy, misura che vieta loro l’accesso a locali pubblici per un anno per garantire sicurezza e prevenire nuove violenze.
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A Novi Ligure, una rissa tra nove giovani ha portato all’applicazione del Daspo Willy, che vieta loro l’accesso ai locali notturni per un anno, per garantire sicurezza e prevenire ulteriori episodi di violenza. - Gaeta.it

Un acceso litigio scoppiato nelle ore serali di febbraio nel centro di novi ligure si è trasformato in un episodio di violenza collettiva che ha coinvolto nove ragazzi. Le forze dell’ordine hanno concluso le indagini mesi dopo, identificando i responsabili e adottando il Daspo Willy, misura nata per contrastare questi episodi nei luoghi della vita notturna. Il provvedimento impedirà ai giovani di frequentare bar e locali per un anno, per provare a ridurre le tensioni crescenti in città e garantire sicurezza ai cittadini.

La rissa scoppiata per motivi banali e i dettagli dell’aggressione

La vicenda ha avuto origine una sera invernale nella zona centrale di novi ligure, dove un litigio per motivi che parrebbero insignificanti è degenerato rapidamente in un’aggressione di gruppo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la discussione è presto sfociata in una violenza collettiva che ha coinvolto almeno nove ragazzi tra i 17 e i 26 anni. Il battibecco iniziale è sfociato in colpi e calci, con diversi feriti che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Testimonianze e prove raccolte

I testimoni presenti hanno collaborato con gli inquirenti, fornendo descrizioni utili e dettagli importanti. Inoltre, le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona hanno permesso di ricostruire con precisione la dinamica dello scontro e di accertare i protagonisti dell’episodio. L’attenzione dei carabinieri si è concentrata su questi elementi per rintracciare e denunciare i partecipanti principali alla rissa.

Dall’analisi dei materiali raccolti è emerso che la conflittualità non era un caso isolato, ma rifletteva uno stato d’agitazione crescente tra alcuni gruppi di giovani che frequentano la movida nel centro storico. La violenza, quindi, appare come una manifestazione di tensioni accumulate e non risolte, sfociate in gesti che hanno messo in pericolo più persone e turbato la tranquillità pubblica.

Daspo Willy: una misura preventiva contro le violenze nei luoghi pubblici di novi ligure

Il Daspo Willy, entrato in vigore nel 2020 dopo la tragica morte di Willy Monteiro Duarte, rappresenta uno strumento di prevenzione applicato a chi si rende protagonista di violenze nei pressi di locali pubblici e spazi di aggregazione. Nel caso di novi ligure, la misura è stata adottata nei confronti dei nove ragazzi coinvolti nella rissa, imponendo un divieto di accesso e stazionamento in bar, pub e altre aree pubbliche tra le 17 e le 7 del mattino per 12 mesi consecutivi.

Finalità e impatto del provvedimento

Questa restrizione vuole impedire nuove aggressioni e limitare la possibilità che i soggetti responsabili si ritrovino nuovamente nei luoghi dove hanno già creato problemi. L’effetto immediato è quello di proteggere gli altri frequentatori della movida e ridurre la percezione di insicurezza nel centro storico. Come previsto dalla legge, il Daspo mira a contenere i rischi di recidiva attraverso un provvedimento preventivo che agisce direttamente sul luogo e sugli orari critici.

Benché la validità penale delle accuse verso i ragazzi sia in corso di valutazione dall’autorità giudiziaria, il divieto di accesso è già entrato in vigore, con una conseguente sorveglianza rafforzata da parte delle forze dell’ordine. Questo intervento vuole fungere da deterrente per future condotte violente e inviare un messaggio chiaro sull’intolleranza verso certi comportamenti nella città.

Il ruolo dei carabinieri e delle autorità locali nel presidio del centro storico

A seguito dell’episodio di violenza, i carabinieri di novi ligure hanno intensificato i controlli nella zona interessata dalla rissa. Nei fine settimana e nelle ore serali il movimento nei pressi di piazza dellepiane, via girardengo e le aree limitrofe è fonte di attenzione costante per prevenire nuovi assembramenti sospetti o comportamenti aggressivi.

L’intervento delle forze dell’ordine si svolge in coordinamento con la polizia locale e l’amministrazione comunale, che puntano a contrastare il degrado urbano legato anche a fenomeni come bivacchi e piccolo spaccio. Questa azione unita a servizi di pattugliamento regolari ha l’obiettivo di ristabilire un clima più tranquillo per cittadini e frequentatori del centro storico.

Maggior sicurezza e prevenzione

Non si tratta solo di monitorare e punire, ma anche di garantire un senso di sicurezza che in questi mesi è stato scosso dagli episodi violenti ripetuti. La presenza visibile nelle aree più frequentate durante le ore della movida deve scoraggiare comportamenti lesivi e far sentire protetta la comunità tutta.

I riflessi sulla vita notturna e la risposta della comunità a novi ligure

L’applicazione del Daspo Willy ai nove giovani ha sollevato diverse discussioni in città, soprattutto per le limitazioni pesanti che riguardano la frequentazione dei luoghi di ritrovo abituali. Il divieto di accesso dalle 17 alle 7 comporta l’impossibilità di partecipare alle serate e agli eventi nei locali più frequentati, con un impatto significativo sul modo di socializzare di questi ragazzi.

Per la comunità di novi ligure, questo caso rappresenta un punto di svolta nell’approccio alla sicurezza notturna. La scelta di ricorrere a una misura restrittiva anche senza una condanna definitiva testimonia la volontà di combattere la violenza e prevenire nuovi scontri. Alcuni cittadini hanno sottolineato la necessità di educare i giovani al rispetto delle regole accanto a una risposta decisa a chi le infrange.

Le indagini non sono ancora chiuse e potrebbero emergere altri nomi collegati alla rissa. La speranza è che la stretta sulle frequentazioni riesca a riportare un equilibrio nelle serate del centro, evitando che i casi di aggressione diventino routine. D’altra parte, resta alta l’attenzione sulle dinamiche tra gruppi giovanili della città, che manifestano così disagi e conflitti spesso nascosti nei giorni normali.

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