Jannik Sinner si prepara al Roland Garros ed intanto un annuncio lascia tutti sorpresi: coinvolto anche Carlos Alcaraz
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: numero 1 e 2 al mondo, i migliori tennisti del momento, quelli che sono indicati come i dominatori dei prossimi anni.
Si può immaginare che qualche giovanissimo (vedi Fonseca) possa inserirsi tra i due, ma difficilmente si può pensare ad un futuro del tennis che non veda per qualche anno l’altoatesino e lo spagnolo essere tra i protagonisti assoluti. A Roma, dove Sinner tornava dopo tre mesi di sospensione, si è visto un primo assaggio di quel che potrebbe succedere: Jannik contro Carlitos a giocarsi le finali dei tornei più importanti.
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Lo spagnolo agli Internazionali ha dimostrato di essere superiore sulla terra: non una novità , considerando anche i precedenti, ma una conferma di una prevalenza su una superficie sulla quale Sinner fatica ad essere perfetto come, invece, lo è sul cemento. Non per nulla, lo stesso 23enne ha poi indicato nel rivale il miglior giocatore su terra battuta in questo momento. Servirà migliorare per tenergli testa ed è proprio in questa direzione che vanno le indiscrezioni che riguardano proprio l’italiano.
Sinner, Moya nuovo coach: scelto per battere Alcaraz
Le ultime indiscrezioni, infatti, raccontano che Jannik Sinner avrebbe scelto Carlos Moya, ex coach di Rafa Nadal, come sostituto di Darren Cahill dal prossimo anno.

L’australiano ha deciso di lasciare il tennis, almeno per un po’, e Sinner è alla ricerca di un valido sostituto. Le ultime notizie parlano di Moya come nuovo allenatore dell’altoatesino, una scelta che sarebbe di primissimo livello e che guarderebbe proprio alla terra rossa. Lo spagnolo, infatti, è uno specialista di questa superficie: lo è stato in carriera da giocatore, lo è stato da coach di Nadal che del  Roland Garros è stato dominatore assoluto (lo ha vinto ben quattordici volte).
Il 48enne iberico affiancherebbe Simone Vagnozzi e potrebbe aiutare Sinner a migliorare sul rosso, riducendo dunque il gap rispetto a Carlos Alcaraz. Una candidatura reale, molto più di una semplice indiscrezione di stampa, e forse il profilo perfetto per prendere il posto di Cahill. Al di là dell’aspetto prettamente sportivo, Moya sarebbe l’uomo giusto anche dal punto di vista caratteriale: un coach dal carattere schivo, al quale non piace apparire, ma allo stesso tempo un allenatore che bada al sodo e che sa tirare fuori il meglio dai propri giocatori.