Nel Parco dei Giganti di San Giuliano Milanese si è svolta una lunga operazione per limitare la popolazione delle lepri. L’intervento ha preso alla sprovvista molti residenti che, sentendo colpi di arma da fuoco, hanno temuto il peggio fino a ricevere chiarimenti ufficiali dal Comune. La zona è stata temporaneamente chiusa per motivi di sicurezza dovuti agli animali selvatici presenti nell’area.
Operazione di contenimento faunistico al Parco Dei Giganti
A partire dalle 9 di mattina, le aree del Parco dei Giganti sono state transennate e blindate dalle forze dell’ordine. Polizia Provinciale, Carabinieri e Polizia Locale hanno coordinato l’intervento diretto a ridurre il numero di lepri presenti nella zona. Questo provvedimento è entrato in vigore dopo una serie di sopralluoghi che evidenziavano danni causati dalle numerose buche scavate dagli animali selvatici, buche che mettevano a rischio la sicurezza del terreno e delle piante confinanti.
L’azione si è protratta per due ore e ha causato notevole rumore dovuto agli spari. Alcuni abitanti, vedendo subito la presenza massiccia degli agenti e sentendo i colpi, hanno ipotizzato scenari accidentali o eventi legati a episodi criminali, ma una nota pubblica ha poi spiegato che si trattava di un intervento consentito e previsto per motivi di tutela pubblica. L’obiettivo principale era evitare danni più gravi a chi frequenta il parco e salvaguardare l’incolumità dei visitatori per il futuro.
Motivazioni e sicurezza: il contesto dell’intervento
Il Comune di San Giuliano Milanese ha spiegato che l’operazione risponde a un piano regionale finalizzato al contenimento di specie considerate invasive o dannose in aree urbane e semi-urbane. Nel parco erano presenti lepri e nutrie che avevano scavato oltre 300 buche nel terreno, compromettendo la stabilità sia delle aree verdi sia delle alberature.
Questa situazione poteva creare incidenti anche gravi per chi passeggia o frequenta quel polmone verde. L’intervento è stato autorizzato dopo una segnalazione alla Città Metropolitana, con l’obiettivo di ripristinare sicurezza e fruizione del parco senza rischi. Le forze dell’ordine hanno avuto il compito di svolgere il lavoro nel modo più veloce e sicuro possibile, operando anche di mattina presto per limitare la presenza di cittadini nell’area.
Scontro con la cittadinanza e difesa delle istituzioni
L’operazione ha incontrato inresistibile e criticità tra i residenti della zona. I più hanno espresso preoccupazione per la modalità d’intervento, descritta da alcuni come troppo cruenta e poco comunicata in anticipo. Il rumore degli spari ha generato paura e sospetto, alimentando reazioni di protesta e richieste di maggiore trasparenza da parte degli enti locali.
Diversi abitanti hanno anche sottolineato come, a loro giudizio, la priorità dovrebbe essere posta su altre questioni di sicurezza, come la prevenzione di furti e vandalismi, prima che sulla gestione della fauna. Il sindaco di San Giuliano Milanese, Marco Segala, ha risposto ribadendo che il provvedimento si inserisce in un quadro di leggi e norme regionali, necessario per proteggere un’area verde pubblica e prevenire rischi per tutti.
Il piano di contenimento adottato, a suo dire, non è un atto isolato ma una misura condivisa con le autorità competenti e finalizzata a garantire la salute del parco, oltre a tutelare la pubblica incolumità in un contesto ormai compromesso dalla proliferazione incontrollata di animali selvatici.
Il Parco dei Giganti resta, dopo l’intervento, chiuso al pubblico almeno fino a quando le condizioni di sicurezza non saranno ristabilite, mentre si attendono ulteriori sviluppi sulle future strategie di gestione della fauna urbana per quella zona.