La vicenda dell’incidente del Mottarone, che ha coinvolto la famiglia di Eitan, unico sopravvissuto allo schianto del 23 maggio 2021, approda a una nuova fase giudiziaria. Nell’udienza preliminare tenutasi a Verbania sono cadute alcune accuse importanti, ma la famiglia, tramite il proprio legale, esprime la volontà di arrivare a un pronunciamento che possa evitare simili tragedie in futuro. Scopriamo cosa è emerso e quali sono le istanze portate avanti dopo questa fase processuale.
La parola del zio hagay biran dopo l’udienza preliminare a verbania
Hagay Biràn si è presentato in aula durante l’udienza preliminare che ha visto sfumare l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti con disastro. Il legale dell’uomo ha riportato all’ANSA una dichiarazione chiara: «la famiglia vuole una giustizia che prevenga il ripetersi di eventi simili a quello che ha colpito il Mottarone». Biràn ha perso in quell’incidente il fratello Amit e il nipote Tom, mentre altro nipote Eitan è rimasto l’unico sopravvissuto di quella giornata tragica.
Le parole di hagay biran
Le parole di Hagay Birán tracciano un percorso che non guarda solo al percorso processuale ma guarda oltre, in direzione di una responsabilità che permetta di mettere in sicurezza i sistemi di trasporto e far sì che i cittadini non debbano più subire simili sciagure. L’uomo ha partecipato a un momento centrale del dibattimento, con un’occhiuta attenzione sui passaggi che riguardano la sicurezza e la gestione della funivia.
Leggi anche:
Dettagli sull’incidente e la perdita della famiglia biran
Il 23 maggio 2021 il disastro del Mottarone ha cambiato per sempre la vita di molte persone, in particolare di quella famiglia. Nell’incidente la funivia tra Stresa e il monte Mottarone ha subito un cedimento che ha causato la morte di quasi tutti i passeggeri a bordo. Tra loro, Amit Biran e Tom, rappresentavano per Hagay legami strettissimi e insostituibili.
Eitan, figlio di Amit e fratello di Tom, era a bordo quel giorno. Aveva pochi anni quando è stato trovato sotto i detriti, gravemente ferito ma in stato di sopravvivenza. Da allora è cresciuto sotto l’ombra di quel trauma, diventando il simbolo della tragedia e di un desiderio diffuso di verità e di sicurezza. La famiglia, negli anni successivi ha continuato a sostenere che la cattiva manutenzione e la negligenza nella gestione della funivia abbiano giocato un ruolo fondamentale nella catastrofe.
Il ricordo della famiglia biran
«La nostra vita è cambiata per sempre quel giorno, e non possiamo accettare che la negligenza venga ignorata» commenta un membro della famiglia.
Implicazioni della caduta dell’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti con disastro
Durante l’udienza preliminare, gli inquirenti si sono trovati di fronte a una svolta significativa: la caduta dell’accusa più grave, quella di attentato alla sicurezza dei trasporti con disastro. Questo significa che il tribunale di Verbania non ha ritenuto pienamente sufficiente il materiale processuale per sostenere questa ipotesi specifica.
La decisione non vuol dire che l’intero caso venga archiviato, ma rappresenta un cambio di passo. Le altre accuse potrebbero andare avanti e la procura continuerà a cercare di ricostruire quanto accaduto con maggiore precisione. La famiglia Biran non sembra voler lasciare che la questione si chiuda con questa notizia, e ha affidato la sua ricerca di giustizia a un percorso giudiziario che punta su nuove prove e responsabilità.
La priorità della famiglia: una giustizia che impedisca altre tragedie
Chiaramente dietro le richieste di Hagay Biran c’è un bisogno profondo di tutela per chi viaggia e per chi si affida a mezzi pubblici o funivie. La volontà espressa da lui e dalla famiglia di Eitan è di evitare che incidenti simili possano verificarsi ancora, mettendo a disposizione del tribunale elementi utili e spingendo per controlli rigorosi.
La vicenda del Mottarone continua a rappresentare un monito per tutta l’Italia. La paura che qualcosa del genere possa spezzare altre vite spinge chi ha perso i propri cari a battere per un quadro normativo più chiaro e per una supervisione migliore degli impianti. I prossimi sviluppi del processo, che vedranno coinvolti tecnici, gestori e responsabili, continueranno a fare luce sulle cause interne dei fatti del 2021.
Memoria e protezione
La custodia della memoria e la protezione dei cittadini diventano quindi i due filoni che la famiglia Biran e chi segue il caso tiene ben stretti, senza fermarsi davanti alle difficoltà del percorso giudiziario, certo che questo possa portare a una sicurezza maggiore nelle funivie e nei sistemi simili su tutto il territorio italiano.