Trump annuncia la distruzione di una terza barca sospettata di traffico di droga con almeno tre morti a bordo

Trump Annuncia La Distruzione

Trump ordina la distruzione di una terza imbarcazione sospetta, almeno tre morti a bordo. - Gaeta.it

Marco Mintillo

20 Settembre 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha comunicato la distruzione di una terza imbarcazione sospettata di trasportare sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta il 19 settembre in acque internazionali e ha coinvolto l’uso della forza letale da parte delle forze armate statunitensi. Secondo la Casa Bianca, la missione è stata diretta dallo U.S. Southern Command, responsabile della regione che comprende gran parte dell’America Latina e dei Caraibi.

L’operazione militare e le circostanze della distruzione della barca

L’episodio ha visto l’impiego di un attacco definito dalla Casa Bianca come “cinetico letale” contro l’imbarcazione in questione. Le immagini diffuse mostrano il momento dell’esplosione della barca, anche se non è stato possibile verificarne in modo indipendente l’autenticità. L’evento è avvenuto in acque internazionali, senza indicazioni precise sulla posizione oltre al fatto che rientrava nell’area di competenza del Southern Command.

Secondo quanto riferito, a bordo c’erano almeno tre persone decedute durante l’operazione. Il governo statunitense motiva l’intervento segnalando che la barca stava navigando su una rotta nota per il traffico illecito di droga. L’obiettivo della missione è stato impedire il passaggio di sostanze stupefacenti destinate al mercato americano.

Contesto e precedenti: gli altri due episodi di distruzione di imbarcazioni

Il recente intervento segue due operazioni simili realizzate nelle settimane precedenti. In quei casi, le imbarcazioni distrutte provenivano dal Venezuela, e negli atti militari risultano coinvolte complessivamente quattordici vittime. Anche sulle circostanze di questi episodi precedenti l’amministrazione Trump non ha fornito dettagli completi, limitandosi a indicare la natura sospetta delle barche nel contesto del narcotraffico.

Questi interventi indicano una strategia militare volta a contrastare il transito e la diffusione di droga che, secondo fonti ufficiali, minacciano la sicurezza degli Stati Uniti. L’uso di attacchi letali in acque internazionali rappresenta una misura netta, che sottolinea l’attenzione sul controllo delle rotte marittime lungo l’area caraibica e latinoamericana.

Implicazioni geopolitiche e regionali del ricorso alla forza in mare

L’azione militare ha un impatto significativo sulle relazioni con i paesi dell’America Latina, dove il traffico di droga è un fenomeno radicato che coinvolge diverse nazioni. L’attribuzione alle imbarcazioni di origine venezuelana nei precedenti attacchi può generare tensioni diplomatiche rilevanti, considerando la sensibilità politica nella regione.

La giurisdizione del Southern Command indica che gli Stati Uniti controllano un’ampia porzione di mare, intervenendo direttamente per bloccare le imbarcazioni ritenute pericolose. Tuttavia, il ricorso alla forza letale, con morti a bordo, solleva dubbi sul rispetto delle norme internazionali e sulle procedure adottate per distinguere tra minacce reali e potenziali.

Il caso attuale conferma una linea decisa nella lotta al narcotraffico diretto verso gli Stati Uniti, affrontata sul mare con metodi che aumentano la pressione sui gruppi criminali attivi nella regione. La situazione resta al centro dell’attenzione in vista dei prossimi sviluppi militari e diplomatici.