Anche il trasporto pubblico di L’Aquila è finito nel mirino dei truffatori online. AMA S.p.A., che gestisce i bus in città, ha lanciato l’allarme per alcune pagine Facebook false che si spacciano per la sua azienda, offrendo tessere a prezzi irrisori. Dietro queste pagine c’è l’intento di raggirare gli utenti, spingendoli a pagare o a fornire dati personali in modo illecito. Una situazione che mette in evidenza quanto sia importante affidarsi solo ai canali ufficiali per non cadere in queste trappole digitali.
Ama svela le pagine fake: offerte sospette su Facebook
AMA S.p.A. ha diffuso un avviso per mettere in guardia i cittadini dai tentativi di truffa via Facebook. Tra le pagine incriminate, “Trasporti Pubblici a L’Aquila” propone tessere al costo di 2,35 euro, un prezzo decisamente inferiore rispetto alle tariffe reali. Le immagini di autobus usate su queste pagine possono confondere chi le visita, facendo credere che siano canali ufficiali. AMA ha già segnalato il problema a Meta, la società proprietaria di Facebook, chiedendo la rimozione di questi profili. Tuttavia, avverte che potrebbero continuare a spuntarne di nuovi.
Si tratta di una tecnica ben conosciuta: i truffatori creano pagine con nomi simili a quelli di enti reali per trarre in inganno. Il pericolo più grande è che le persone possano pagare o fornire dati senza accertarsi dell’autenticità. AMA ricorda inoltre che “non esiste alcuna pagina Facebook ufficiale dell’azienda”, un dettaglio fondamentale che molti truffatori sfruttano.
Come difendersi dalle truffe legate ai trasporti pubblici
Per evitare di cadere in queste frodi, AMA ha condiviso alcuni consigli pratici. Prima di tutto, bisogna fare attenzione ai nomi delle pagine: spesso sono simili, ma mai identici a quelli ufficiali. Dal momento che AMA non ha un profilo Facebook ufficiale, tutte le pagine che si spacciano per tali sono da considerare sospette.
Diffidate anche dalle offerte troppo allettanti, come tessere a prezzi stracciati: spesso sono un modo per attirare le vittime. Occhio anche alle richieste di pagamenti diretti o alla richiesta di dati personali via messaggi o moduli online: sono segnali tipici di tentativi di truffa.
AMA invita tutti a “non inviare mai soldi o informazioni sensibili a profili non verificati” e a segnalare subito qualsiasi pagina sospetta sia alle autorità competenti sia a Meta. Solo con la massima attenzione si può frenare la diffusione di questi raggiri.
Meta e le istituzioni: la battaglia contro le truffe su Facebook
Meta, che controlla Facebook, ha la responsabilità di rimuovere i profili sospetti dopo le segnalazioni di AMA e degli utenti. Però, la continua nascita di nuovi profili fake rende difficile un controllo completo sulle piattaforme social. Questo problema non è solo di L’Aquila, ma riguarda molte altre situazioni simili legate a truffe online.
Oltre all’intervento di Meta, anche le istituzioni locali si stanno muovendo per informare e mettere in guardia la cittadinanza. Polizia e forze dell’ordine stanno lavorando per scovare e fermare chi sta dietro a queste truffe. AMA sottolinea quanto sia importante che aziende, cittadini e piattaforme social collaborino per arginare queste minacce.
Negli ultimi anni casi simili sono emersi in molte città italiane, segno che il problema riguarda soprattutto i servizi pubblici essenziali. A L’Aquila l’invito è chiaro: “diffidate delle pagine non ufficiali e usate solo i canali certificati di AMA, come il sito web, Telegram o WhatsApp, per tutte le informazioni sul trasporto pubblico.”